Gatti e acqua: un rapporto di amore e odio senza tempo
Il gatto odierno ha come progenitore un piccolo felino originario delle zone deserticole dell’Africa settentrionale, quindi i gatti sono poco inclini all’approvvigionamento idrico.
I gatti che si cibano di mangimi umidi (contenenti fino all’80% di acqua) non hanno bisogno di molta acqua da bere.
Acqua e organismo: la sua funzione come strumento di protezione
L’organismo è costituito prevalentemente di acqua e soffre moltissimo della sua carenza perché quest'ultima non ha il solo compito di dissetare ma svolge un gran numero di funzioni. Vediamo quali.
Segni di dolore nel cane e nel gatto – II^ parte
In linea di massima, le principali modificazioni psicomotorie che vengono messe in atto in presenza di dolore acuto o persistente riguardano postura del corpo, attività, andatura, movimenti, umore, espressioni facciali, vocalizzazioni, comportamenti evocati, abitudini alimentari o eliminatorie.
L’acqua: fonte di benessere per il cane e il gatto
L'acqua non ha solo il compito di dissetare ma svolge un grande numero di funzioni insostituibili e per alcuni versi ancora sconosciute. L’organismo è costituito prevalentemente di acqua e soffre moltissimo della sua carenza. Mentre può essere sopportato un digiuno di settimane, la privazione per pochi giorni di acqua provoca gravissimi scompensi.
L’intelligenza nel cane e nel gatto
Il termine intelligenza deriva dal latino: dall’avverbio “intus”: dentro, e dal verbo “legere” che vuol dire leggere, comprendere. Quindi, etimologicamente, con il termine intelligenza si intende la capacità di comprendere e capire messaggi che vanno al di là dell’evidenza.
Intossicazione da rodenticidi negli animali domestici – II parte
L’intossicazione da rodenticidi anticoagulanti non causa sintomi apparenti per un periodo di tempo variabile da poche ore a 1-3 giorni (in genere) dal momento dell’assunzione del tossico; questo perché anche se il veleno ingerito comincia subito a svolgere la sua azione tossica a livello del fegato, le “riserve” di vitamina K presenti all’interno dell’organismo al momento dell’intossicazione, in quanto precedentemente introdotte con la dieta, svolgono la loro azione protettiva.
Segni di dolore nel cane e nel gatto – I^ parte
E’ anche stato stabilito che, nell’uomo e negli animali, nocicettori e fibre nervose sono virtualmente identici. A seguito di tali acquisizioni è possibile asserire che anche gli animali sono in grado di percepire il dolore a livello cosciente e non solo come stimolo riflesso: stimoli dolorosi per l’uomo lo sono dunque anche per gli animali e il luogo comune che gli animali percepiscano il dolore in minor misura rispetto all’uomo è pertanto da considerare obsoleto.
Alcune riflessioni per un futuro proprietario di gatto
Il gatto è un piccolo carnivoro molto sensibile e di grande longevità: alcuni soggetti vivono per più di 20 anni! La maggior parte raggiunge facilmente i 15 anni.
Si tratta di un animale territoriale, molto...
Intossicazione da rodenticidi (i così detti veleni per topi) – parte I
L’intossicazione da rodenticidi ad azione anticoagulante (i così detti “veleni per topi”) rappresenta purtroppo un’eventualità piuttosto frequente nei nostri animali domestici; in genere ciò si verifica quando la derattizzazione viene effettuata in modo superficiale e/o da parte di personale non specializzato, con conseguente disseminazione di esche pericolose nei luoghi frequentati dall’uomo e/o dagli animali.
La tritrichomonosi felina: una parassitosi emergente nel gatto
Tritrichomonas foetus è un protozoo in grado di parassitare le cellule intestinali del grosso intestino del gatto. Il parassita presenta una forma biologica infettante (definita anche “trofozoite”); sebbene non vi siano evidenze dell’esistenza di forme cistiche di resistenza di Tritrichomonas, si sospetta la presenza di una forma “pseudocistica” in grado di giustificare una parziale resistenza nell’ambiente esterno.