L’acqua: fonte di benessere per il cane e il gatto

L’apporto di acqua viene troppo spesso trascurato nell’alimentazione dei carnivori domestici, ma si rivela importantissimo perché l’acqua è il principale costituente dell’organismo, e perché i carnivori riescono a regolare la propria temperatura corporea solo mediante la sua eliminazione attraverso la lingua e la respirazione.

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A cura di: Prof.ssa Giorgia Meineri

fonte di benessere
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L’acqua non ha solo il compito di dissetare ma svolge un grande numero di funzioni insostituibili e per alcuni versi ancora sconosciute.

L’organismo è costituito prevalentemente di acqua e soffre moltissimo della sua carenza. Mentre può essere sopportato un digiuno di settimane, la privazione per pochi giorni di acqua provoca gravissimi scompensi.

Nell’organismo animale vi è una condizione di equilibrio fra entrata e uscita di acqua; in tal modo è garantito un volume costante dei fluidi corporei.

Durante gli sforzi intensi, quando le perdite idriche per evaporazione non sono compensate da apporti idrici sufficienti oppure in caso di emorragie, si possono verificare preoccupanti episodi di disidratazione.

L’APPORTO IDRICO

L’assunzione di acqua nei carnivori avviene tramite l’acqua di bevanda, il recupero di acqua contenuta negli alimenti e il recupero di acqua liberata dalle reazioni metaboliche.

1. Acqua di bevanda

La quantità di acqua assunta con le bevande è regolata da meccanismi di controllo volontario.

Nell’organismo animale sono dislocati diversi recettori che, in caso di disidratazione, vengono stimolati e inviano segnali al centro della sete situato nel cervello a livello ipotalamico. In questo modo l’animale avverte la sensazione di sete.

L’acqua di bevanda deve essere: limpida, aerata, priva di odori e sapori sgradevoli, fresca d’estate e temperata d’inverno; non deve ovviamente contenere sostanze tossiche o agenti patogeni.

Alcuni parametri importanti influenzano la qualità dell’acqua:

– la quantità di solidi totali disciolti (STD) (o salinità), che rappresenta il grado di mineralizzazione dell’acqua. Un eccesso di solidi disciolti nell’acqua può rendere l’acqua inadatta al consumo.

– la durezza, che indica la tendenza dell’acqua a formare incrostazioni sulle superfici riscaldate. È stato dimostrato che un’acqua dura, con elevate quantità di magnesio, può favorire l’insorgenza di calcoli urinari;

– la temperatura: le acque notevolmente fredde, con temperatura inferiore a 12 °C, possono provocare disturbi gastrointestinali negli animali.

2. Acqua contenuta nei cibi

Anche ciò che gli animali mangiano contribuisce alla loro idratazione. L’acqua, come le vitamine e i minerali, è considerata un costituente non energetico dell’alimentazione, in quanto non apporta calorie, ma rappresenta una fonte preziosa di sali minerali.

La quantità di acqua contenuta nei cibi è variabile, e dipende dal tipo di cibo: i cibi secchi, ad esempio, contengono circa il 10% di acqua, mentre i cibi in scatola ne contengono fino all’80%.

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