Se si è deciso di andare in vacanza portando in viaggio con sé il proprio canarino o altro volatile domestico, molti possono essere i dubbi su come fare e quali sono gli accorgimenti da tenere per mantenerlo in benessere e salute.
Fortunatamente, molti hotel, camping e appartamenti pet-friendly assecondano il desiderio di molti proprietari di soggiornare insieme ai propri amici animali.
Se però per cani e gatti o conigli può essere più semplice trovare una comoda sistemazione e un viaggio abbastanza confortevole, non sempre è così per canarini, pappagalli grandi e piccoli.
Valutiamo quindi bene tutte le opportunità.
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Domande prima di affrontare l’avventura di una vacanza con amici pennuti
Molti si chiederanno se il proprio pet, abituato a una routine e a un certo ambiente, non soffrirà per lo stress del viaggio (in auto, treno, aereo, ecc.), così pure se si abituerà o si troverà a suo agio in un posto differente (casa, stanza o giardino).
Anche il clima del luogo di vacanza va attentamente valutato: troppo caldo o troppo freddo?
Per non parlare di uccelli abituati a “sgranchire le ali” in casa o in voliera, non soffrirà se per un tempo limitato, ovvero la vacanza, dovrà restare chiuso in gabbia per sicurezza o per regolamenti del luogo di villeggiatura?
Rischia di contrarre malattie infettive?
In vacanza insieme al canarino o altri volatili domestici: il viaggio e i preparativi
Nel caso si opti per la vacanza insieme allora il primo step sarà pianificare il viaggio.
Occorre quindi procurarsi un trasportino idoneo in tela e rete, facilmente reperibile in commercio oppure on-line, che consenta aerazione, ma al tempo stesso con lati oscurati e protettivi anche se traspiranti.
La tela permette anche di attutire eventuali colpi da brusche frenate.
Un’alternativa per il trasporto può essere una gabbietta abbastanza spaziosa in cui il canarino o altri volatili soggiorneranno durante la vacanza.
Questa andrà inserita durante il viaggio in uno scatolone forato e lasciato aperto per metà nella parte superiore.
La semioscurità tranquillizza infatti i piccoli ospiti; inoltre, lo scatolone non permette surriscaldamento, ma protegge dall’aria diretta (condizionatore o finestrini).
Nel caso si noti che durante il trasporto il volatile abbia comunque caldo, lo scatolone può essere facilmente smontabile almeno in parte per permettere maggior aerazione.
È opportuno far familiarizzare con il trasportino il piccolo ospite almeno qualche giorno prima della partenza.
All’interno del trasportino/gabbia vanno lasciati a disposizione semi e beverini.
Questi ultimi non devono essere troppo pieni e devono essere schermati con plastica o materiali impermeabili per non allagare la gabbietta e bagnare il vano auto.
All’occorrenza l’acqua può essere aggiunta o cambiata durante la sosta.
I canarini e i pappagalli sono in genere piuttosto curiosi, se si trovano a loro agio durante il viaggio sbirceranno all’esterno e beccheranno i loro semini.
All’arrivo ambientarsi con calma
Arrivati a destinazione è meglio non aprire subito la gabbia, ma lasciar tranquillizzare il piccolo ospite nel luogo prescelto per il suo soggiorno ancora dentro il trasportino.
Le regole di base sono comunque quelle di casa: finestra schermata, non vicino ai fornelli, luogo riparato e non esposto a correnti d’aria o troppo calore, ecc.
Mentre si disfano le valige e ci si riprende dal viaggio si dovranno di tanto in tanto osservare il comportamento e le le reazioni dei pet nel loro nuovo “alloggio”.
Potendo vedere il loro compagno umano, avendo a disposizione cibo e acqua e un riparo i piccoli ospiti, già confidenti in ambiente domestico, si calmeranno e a poco inizieranno a interagire con fischi e richiami familiari.
Sempre meglio evitare lo stress di un viaggio e un nuovo ambientamento, per giunta breve, se invece i canarini o pappagallini anche a casa si mostrano piuttosto paurosi e stressabili.
E se devo andare in un paese straniero?
In caso di viaggio all’estero con un canarino o altro volatile domestico, è importante valutare sempre molto attentamente la scelta e informarsi per tempo (almeno 2 mesi prima) delle restrizioni, normative, richieste e pericoli sanitari presenti nel Paese scelto per le vacanze.
È imperativo chiedere una relazione scritta dall’ambasciata e dall’ATS locale per evitare spiacevoli situazioni, sia in uscita che in rientro in Italia.
Nel Paese estero potrebbero essere richiesti, oltre al certificato di buona salute (redatto dal Medico veterinario di fiducia la settimana precedente alla vacanza, a seguito di visita clinica), anche esami di laboratorio (coprocultura, parassitologico, PCR per Clamidia, influenza aviaria o pseudopeste), identificativi come microchip o anelli inamovibili, documentazione CITES.
Importante, per salvaguardare i vostri amici volatili, informarsi prima della partenza di eventuali focolai di malattie infettive aviarie e conseguenti restrizioni di movimentazione o di detenzione!
Compagnie aeree e di trasporti
Analogamente, prima di intraprendere il viaggio vanno chieste le necessarie autorizzazioni e normative (ad esempio tipo di trasportino richiesto per la cabina) alle compagnie aeree, treno, navali, per non rischiare annullamenti all’ultimo minuto o ritardi nelle partenze.
La valigia di Titti e Coco
Ecco un elenco delle cose da portare con sé quando si va in vacanza con un amico pennuto:
- cibo sufficiente per la vacanza (semi, estrusi, spighe, una ciotolina di frutta fresca per il viaggio e l’arrivo);
- qualche posatoio, beverino, mangiatoia di ricambio;
- farmaci in uso con ricetta e prescrizione veterinaria;
- libretto sanitario, se presente, e numeri utili (ad esempio riferimenti di Veterinari aviari nella zona in cui andrete in vacanza);
- teli oscuranti e materiale per la lettiera;
- eventuali farmaci o parafarmaci chiedendo consiglio al Medico veterinario di fiducia (ad esempio, aereosol, vitaminici, disinfettanti o antiparassitari, ecc.);
- vaschetta per il bagnetto.