Esistono veramente pappagalli centenari? Quanto vive un canarino o un merlo indiano? Qualche curiosità e la verità su qualche mito metropolitano riguardante la longevità degli uccelli.
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Quanto vive in media un canarino?
Il fringillide da compagnia per antonomasia, uno dei volatili domestici preferiti degli italiani per la sua allegria, rusticità.
Presente nelle case o sulle terrazze da almeno un secolo, e allevato con cura sia dal punto di vista nutrizionale che gestionale, il canarino vive in media dai 7 ai 10 anni.
Si contano però esemplari coccolati che hanno raggiunto i 14-15 anni di età. I canarini di colore o sassoni sono i più adattabili e longevi.
Miti e leggende sulla longevità degli uccelli: i pappagalli vivono più di 100 anni?
Esistono più di 350 specie di pappagalli distribuiti in natura in Africa, America meridionale, Autralia, Asia. Ovviamente vista la grande diversità di dimensioni, abitudini, caratteristiche fisiche, la durata della vita è estremamente variabile.
Piccoli psittacidi, come pappagallini ondulati o forpus, vivono in media una decina di anni (14 le cocorite).
Parrocchetti di medie dimensioni, come calopsite, lori, conuri, parrocchetti monaci, hanno una vita media di 20-30 anni.
I piu longevi sono i pappagalli di dimensioni maggiori come cacatua, cinerini, amazone o ara. Se ben allevati e accuditi raggiungono in media 50-60 anni di vita. Alcuni soggetti hanno però raggiunto anche gli 80 anni di età.
È da sfatare la diceria che i pappagalli che tenevano compagnia ai pirati (in genere ara o amazona) vivevano 200 anni.
La vita media di un merlo indiano
Un altro uccello apprezzato come pet e che sta rivivendo un nuovo interesse (grazie anche ad alcuni abili allevatori che sono riusciti a far riprodurre in cattività questi affascinanti uccelli) è la Gracula religiosa o merlo indiano, che nelle notre case vive in media 14-20 anni.
La longevità degli uccelli ospitati nei parchi faunistici o allevati
Passeggiando in un parco faunistico si trovano cartellonistiche riguardanti le specie ospitate, la provenienza, l’alimentazione, lo stato di conservazione in natura, ma talvolta vengono aggiunti dati anagrafici e curiosità come ad esempio l’età dell’animale particolarmente longevo.
Così si può scoprire che i fenicotteri e gli albatros possono vivere fino a 30 anni. Oppure che l’aquila reale mentre in natura può vivere 15-20 anni, in cattività raggiunge talvolta i 50 anni.
I piccoli colibri dalla gola rubino (Archilochus colubris) in cattività vivono fino a 9 anni, mentre in natura in genere sopravvivono solo 3-5 anni, con alcune eccezioni.
I maestosi struzzi allevati per le uova, la carne, ma anche ospiti di parchi faunistici, vivono invece in media 60 anni.
Quanto vivono gli uccelli da cortile?
Tra i volatili da cortile i più longevi sono sicuramente le oche e i cigni: in media 25 anni.
Le docili galline invece hanno sopravvivenze diverse a seconda della razza e della rusticità: le ovaiole vivono in media solo 3-5 anni, mentre le galline livornesi, mediterranee e le razze nane raggiungono i 12 anni e in alcuni casi anche molti più (citati casi di galline di 20 anni).
Come sempre la corretta alimentazione, la cura e prevenzione delle malattie, il riparo da predatori e pericoli aumenta notevolmente la vita degli animali.
La longevità degli uccelli selvatici che vivono in ambiente urbano
Alcuni studi hanno dimostrato che i pettirossi, simpatici insettivori che vivono in tutta Europa e allietano i nostri giardini col loro canto melodioso, vivono 3-4 anni.
I cardellini che in natura emulano i pettirossi, in cattività, seppur siano abbastanza delicati, possono raggiungere i 10 anni di età.
Anche i merli in natura sopravvivono per 3 o 4 anni, ma in cattività possono raggiungere i 20 anni.
Le intelligenti e impertinenti cornacchie vivono in media 4 anni, in natura contro i 16 anni in cattività.
Per detenere in cattività questi uccelli selvatici però occorrono speciali permessi e autorizzazioni.
Non è possibile infatti allevare pulli rinvenuti in natura (magari orfani) e poi trasformarli in pet domestici senza incorrere in sanzioni penali.
Appena svezzati e indipendenti (lavoro in genere svolto nei CRAS) vanno reintrodotti in natura.