Il pappagallo ecletto: alloggio e riproduzione

Il pappagallo ecletto ha necessità ambientali e sociali particolari, soprattutto in caso di sua riproduzione. Vediamo quali.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Dopo aver parlato della gestione domestica e dell’alimentazione del pappagallo ecletto in un altro articolo, vediamo ora quali sono le sue necessità ambientali e le particolarità della sua riproduzione.

L’alloggio giusto

Il pappagallo ecletto è di indole molto socievole, ma necessita di molto tempo di interazione e soffre la solitudine, che manifesta facilmente con segni di stress come l’autodeplumazione.

Per questo molti appassionati proprietari di questa specie adottano in coppia o comunque più esemplari.

L’alloggio deve quindi tenere conto del numero e delle dimensioni dei pappagalli.

La volieretta minima per una coppia deve misurare 2 x 1 x 1 metri, ma solo per i momenti di riposo o in cui per sicurezza non possono restare liberi in una stanza o nella casa.

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Alcuni allevatori fanno vivere all’esterno tutto l’anno gli ecletti in un’ampia voliera con ripari, tettoie e un nido in cui rifugiarsi sia per la riproduzione, sia per un po’ di privacy.

In questi casi è però necessario che le temperature non scendano mai sotto i 15 °C.

Le voliere vanno corredate di giochi in legno, corda, ciotole per cibo e acqua fresca e possibilmente una bacinella di acqua per il bagno, che in alternativa può essere offerto in un altro luogo, anche tutto l’anno, con ovviamente i dovuti accorgimenti.

Gli esemplari femmina possono essere piuttosto territoriali e aggressive.

In particolare nella formazione della coppia va osservato e se necessario bloccato il comportamento indesiderato per salvaguardare il soggetto più debole.

Si consiglia in genere di accoppiare una femmina giovane con un maschio più vecchio (anche solo di un anno), oppure formare una coppia con due soggetti giovani che crescono insieme formando un buon legame.

Si sconsiglia invece far convivere due femmine assieme.

Riproduzione del pappagallo ecletto

La riproduzione in cattività del pappagallo ecletto è abbastanza semplice e i soggetti di 2-4 anni di età possono già essere fertili e pronti ad affrontare l’evento.

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Per avviare la riproduzione però è necessario assicurare un buono spazio di azione, quindi il mantenimento della coppia in una voliera di almeno 3,5 metri, provvista di cassette nido in cui inserire trucioli di legno.

È importante anche assicurare una buona aereazione (per evitare ristagni di umidità nel nido), ma proteggere da correnti d’aria.

In genere la femmina depone 2 uova che cova per 28 giorni.

Gli ecletti sono genitori molto premurosi e allevano con cura i loro piccoli.

Poiché in natura nidificano nelle cavità dei tronchi, sarebbe una buona idea ricreare in voliera un ambiente simile.

Inizialmente i piccoli sono imbeccati solo dalla madre, mentre il padre aiuterà dalle 11 settimane di età fino allo svezzamento attorno ai 3 mesi.

La riproduzione può avvenire tutto l’anno, ma i mesi migliori in genere sono quelli estivi (luglio e agosto).

La femmina di ecletto può arrivare a deporre quattro volte all’anno, ma può anche continuare a oltranza!

È quindi cruciale interrompere il ciclo ogni 4 covate per evitare che si affatichi troppo e rischi di compromettere il suo metabolismo, nonché esacerbare la sua aggressività restando perennemente nel nido.

Possibili patologie

Gli ecletti sono pappagalli dalla costituzione robusta, ma possono essere più sensibili a patologie fungine respiratorie, come ad esempio l’aspergillosi.

Se l’alimentazione non è ben bilanciata, anche le patologie epatiche possono essere un grave problema, come lipidosi ed emocromatosi.

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