Gatto europeo: il gatto domestico per antonomasia

Apprezzato e allevato da anni in molti paesi d’Europa, ha avuto problemi ad affermarsi in Italia a causa delle mode che nei vari periodi hanno privilegiato il sontuoso persiano o l’esotico fascino dell’orientale.

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A cura di: Dott.ssa Francesca Serena

gatto europeo fuori casa
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L’origine dell’europeo è quella del gatto domestico e la sua storia, da millenni, si accompagna a quella degli uomini.

Il primo paese che gli ha dato degno rilievo è la Gran Bretagna che fu la prima ad iscrivere questi gatti in una specifica razza definendone lo standard.

Questo avvenne nel 1925 a seguito di una decisione presa dal Governing Council of the Cat Fancy, la prima associazione felina britannica, che fiera di spirito nazionalistico ribattezzò “britannico” il comune gatto di casa.

La disastrosa Seconda Guerra Mondiale causò la quasi totale scomparsa della razza riducendola a pochi soggetti magri e indeboliti.

Con il rinascere delle varie attività si ripresero anche gli allevamenti e si pensò di ridare forza e possanza ai soggetti rimasti ibridando con i gatti persiani dalla forte struttura.

Il risultato, però, fu un gatto dalla fisionomia molto diversa da quella dell’europeo anteguerra.

Per un periodo il nuovo gatto inglese si identificò come europeo ma, dopo qualche anno, la situazione si chiarì e il nuovo gatto britannico ebbe un suo standard come british mentre l’europeo riprese la sua originaria identità.

Apprezzato e allevato da anni in molti paesi d’Europa, ha avuto problemi ad affermarsi in Italia a causa delle mode che nei vari periodi hanno privilegiato il sontuoso persiano o l’esotico fascino dell’orientale.

Da qualche anno però nelle esposizioni, i gatti europei hanno avuto una rivincita e, contemporaneamente, vi è stata una rivalutazione del mantello “tabby” in tutte le razze.

Per anni gli allevatori hanno combattuto le righe che, invincibili nella loro forza ancestrale, riaffiorano sempre con disegni fantasma nei mantelli monocolori delle varie razze.

Il disegno tabby, comunemente indicato come “soriano” è presente in tutti i mantelli del felini selvatici e l’origine del nome deriva da Soria, antica denominazione della Siria, mentre “tabby” pare provenga da “Attibya”, distretto di Bagdad dove si fabbricavano sete marezzate che nel disegno ricordavano il mantello selvatico dei felini.

CHI È IL GATTO EUROPEO?

È un gatto robusto e muscoloso di struttura compatta con zampe robuste e piedi rotondi.

La testa, abbastanza larga con guance ben sviluppate soprattutto nei maschi, ha un naso lungo e diritto, occhi grandi e rotondi e orecchie alte e larghe alla base.

La coda affusolata è più spessa alla base. Il pelo, corto, lucido e folto.

L’europeo viene oggi riconosciuto in tutti i colori sia uniti che bicolori e in tutti i disegni.

Il più noto è il classico tabby, che può essere: “tigrè” se il gatto presenta sul corpo delle righe continue, “spotted” se presenta delle macchie o “blotched” se sui fianchi presenta un disegno marmorizzato.

Gli occhi possono avere diverse sfumature dal giallo al verde in armonia con il mantello. È un amico brioso e vivace ma sempre ricco di dignità. Non è impegnativo, è pulito ed educato; ha il gusto della libertà nel rispetto di quella altrui, è riservato ma socievole, ama e si fa amare.

FONTE: ANFI

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