Alimentazione e riproduzione di Calotes calotes

Tutte le indicazioni per la corretta alimentazione e i segreti della riproduzione in cattività della lucertola verde comune della foresta o Calotes calotes.

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riproduzione lucertola calotes
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Dopo aver illustrato in un precedente articolo le caratteristiche di Calotes calotes o lucertola verde comune della foresta e dato indicazioni pratiche sul suo allevamento, vediamo ora la sua corretta alimentazione e i segreti della sua riproduzione in cattività.

Alimentazione della lucertola verde comune della foresta

Questi animali si dimostrano generalmente docili, adattandosi bene all’alimentazione assistita tramite pinze (hand-feeding).

Questo metodo consente di evitare che gli insetti vaghino liberamente all’interno della teca, danneggiando la vegetazione o disperdendo l’interesse predatorio del soggetto.

alimentazione lucertola verde foreste calotes

Gli adulti sono alimentati quasi quotidianamente (oppure a giorni alterni) con insetti di dimensioni adeguate, come cavallette e blatte adulte.

Questo approccio permette inoltre la somministrazione mirata di integratori, quali vitamine e calcio.

Per i baby calotes, le esigenze sono differenti: necessitano di un apporto continuo di piccoli insetti (moscerini, piccoli grilli, microcamole) e mostrano un comportamento alimentare più timido.

Nel loro caso è quindi fondamentale garantire la presenza costante di cibo, oltre a un elevato tasso di umidità e una temperatura controllata, soprattutto nei mesi più freddi.

Riproduzione di Calotes calotes

Il ciclo riproduttivo degli adulti, allevati in teche separate, non segue una stagionalità specifica, poiché la specie è in grado di riprodursi in qualsiasi periodo dell’anno.

La ricettività è dettata esclusivamente dalla femmina, che segnala la propria disponibilità tramite specifici segnali ormonali e cromatici.

Quando la femmina assume una colorazione verde smeraldo è possibile avviare il protocollo di accoppiamento, introducendola nella teca del maschio.

Quest’ultimo risponde con un repentino cambio di colorazione: la testa si tinge di rosso vivo nel giro di pochi secondi, rendendo evidente la reazione.

Se la femmina mantiene la colorazione verde smeraldo, l’accoppiamento può avvenire sotto costante osservazione.

Dopo ogni accoppiamento è essenziale rimuovere immediatamente la femmina e riportarla nella propria teca.

Questo processo va ripetuto per 5-6 giorni consecutivi, con un’unica introduzione giornaliera, preferibilmente nelle ore centrali della giornata.

Una volta che la femmina assume una tonalità più scura alla vista del maschio, si considera avvenuta la fecondazione e non deve più essere introdotta nel suo terrario.

Comportamento riproduttivo e gestione del corteggiamento

Durante la fase riproduttiva, il maschio può manifestare comportamenti estremamente aggressivi, arrivando a infliggere morsi profondi alla femmina per immobilizzarla.

Questo rende necessario monitorare attentamente l’interazione tra i sessi e limitare la convivenza esclusivamente ai tentativi di accoppiamento, per evitare danni fisici e stress cronico alla femmina.

Deposizione e incubazione

In seguito alla fecondazione, la femmina è lasciata in solitaria.

femmina gravida calotes

Lo sviluppo delle uova dura mediamente dai 60 ai 120 giorni, periodo durante il quale le uova risultano visibili all’interno dell’addome, fino a diventare prominenti.

Nelle fasi prossime alla deposizione, la femmina inizia a cercare attivamente un punto umido sul fondo della teca, dove depone e provvede a ricoprire accuratamente le uova.

È fondamentale prelevare immediatamente le uova, poiché le alte temperature ambientali potrebbero comprometterne la vitalità.

schiusa uova calotes lucertola verde foreste

Le uova devono essere trasferite in incubatrice, dove resteranno per circa 60 giorni fino alla schiusa.

Va infine considerato che:

  • la percentuale di schiusa raramente supera il 70%;
  • i baby sono particolarmente delicati nei primi giorni di vita, con una mortalità potenziale elevata;
  • ogni clutch (covata) conta in media 10-12 uova, con un tempo medio di incubazione di circa 60 giorni.

Gestione dei baby

Durante i primi 15-20 giorni di vita, la sopravvivenza dei piccoli è molto delicata e si raccomanda una stabulazione sterile per i baby.

L’inserimento in un ambiente naturale, con piante e substrati quali sfagno, comporterebbe il rischio concreto di perderli di vista, compromettendo la loro capacità di caccia e di alimentazione.

La sistemazione ideale prevede l’utilizzo di carta assorbente (tipo rotolo da cucina) come substrato, una piccola ciotola per l’acqua, una per il mangime, una lampada spot per il riscaldamento e una fonte UV.

La parte superiore della teca dovrebbe essere in rete per permettere il passaggio delle radiazioni ultraviolette.

Si raccomanda, inoltre, nei mesi invernali, l’utilizzo di un tappetino riscaldante esterno per garantire un corretto gradiente termico.

Crescita e separazione

A partire dai 2-3 mesi di età, i giovani iniziano a manifestare i primi segni di dimorfismo sessuale e di dominanza comportamentale.

Da questo momento in poi, la separazione degli individui si rende imprescindibile per garantire una crescita armoniosa e ridurre il rischio di stress o malnutrizione nei soggetti più deboli.

Qualora venissero mantenuti insieme oltre i 3-4 mesi, si osserva una forte competizione alimentare con conseguente deperimento di alcuni esemplari.

riproduzione lucertola calotes gestione piccoli

Considerato il numero contenuto di baby per covata, la gestione individuale rappresenta la scelta più efficace per ottenere soggetti sani, vigorosi e ben sviluppati.

Ciclo vitale e gestione post-deposizione

Una volta completata la deposizione, il ciclo può riprendere.

Le femmine sessualmente mature sono potenzialmente fertili durante tutto l’arco dell’anno, purché siano in buone condizioni fisiche.

Durante i 90 giorni di sviluppo delle uova, la femmina mantiene un’elevata voracità e deve ricevere un’alimentazione bilanciata, ricca di nutrienti e calcio, per supportare la formazione delle uova.

Dopo la deposizione, la femmina risulta solitamente debilitata e necessita di un periodo di recupero di circa tre settimane, durante il quale deve essere mantenuta in una teca separata e non deve più essere reintrodotta con il maschio.

Successivamente, si torna a monitorare i segnali cromatici per valutare un’eventuale nuova fase riproduttiva.

Se la colorazione permane scura, la femmina non è ancora pronta e deve essere lasciata in tranquillità.

L’allevamento di questa specie si configura come un’attività impegnativa, che richiede costanza, osservazione scrupolosa e un approccio metodico.

Non si tratta di un animale adatto a una gestione passiva: ogni fase deve essere seguita con attenzione e precisione.

Articolo di Angelo D’Alessandro & Giuliana Corsino

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