Le tartarughe o testuggini mediterranee sono animali domestici frequentemente presenti nei giardini, dove spesso al momento giusto depongono le uova. Vediamo cosa fare in questi casi.
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Riproduzione delle testuggini mediterranee
Le tartarughe mediterranee sono animali docili e, se si riesce a ricreare un ambiente idoneo alla loro vita, sono animali relativamente facili da gestire.
Come tutti i rettili non hanno bisogno di mangiare grosse quantità di cibo tutti i giorni e vivendo sull’erba del giardino riescono a trovare da sé il loro nutrimento ideale.
Se si allevano testuggini è facile incappare nella nascita di una nuova generazione di piccoli.
La femmina infatti è in grado di fare fino a 3 deposizioni l’anno (più frequentemente due).
Alcune specie, come la Testudo hermanni hermanni, depongono circa 3 uova per covata, mentre la sua controparte, la Testudo hermanni boettgeri, fino a 8 uova per covata.
Anche la Testudo marginata, grossa testuggine mediterranea originaria della Sardegna può deporre molte uova (dalle 6 alle 9).
Al risveglio dal letargo le femmine sono già pronte per l’accoppiamento e la conseguente ovodeposizione che avviene all’incirca tra aprile e maggio.
Una seconda deposizione avviene fra fine giugno e inizio agosto.
L’incubazione delle uova delle tartarughe mediterranee
L’incubazione delle uova può avvenire in due modi: a terra o in incubatrice.
Incubazione a terra
In questo caso si lasciano le uova nella buca scavata ad arte dalla femmina e si aspetta che maturino e da queste nascano i piccoli di tartaruga, secondo i dettami della natura.
Incubazione in incubatrice
Nel caso si utilizzi un’incubatrice le uova vengono prelevate dalla terra e messe in un apposito macchinario che attraverso una sapiente regolazione della temperatura e umidità porta a maturazione e alla schiusa le uova.
Deposizione delle uova nelle tartarughe
Nel momento dell’ovodeposizione la femmina è spesso irrequieta, cammina molto e cerca il punto migliore dove fare la buca.
In alcuni casi, invece, l’animale può restare molto fermo e non mangiare per parecchi giorni.
Se doveste notare questo comportamento, c’è qualcosa che non va e probabilmente la femmina ha in atto una distocia.
Una visita medico veterinaria darà modo di capire la natura del problema.
Una volta trovato il punto ideale la femmina si mette a scavare con le zampe posteriori.
Lo scavo può durare diversi minuti e in realtà può anche fare più scavi prima di rilasciare definitivamente le uova all’interno.
Dopo aver plasmato una bella buca comincia a rilasciare le uova, infine, sempre con le zampe posteriori, chiude tutto.
Se non vedete dove ha deposto, probabilmente non capirete dove ha scavato in quanto la chiusura è impeccabile.
Il tempo che intercorre fra la deposizione delle uova e la nascita dei piccoli è variabile e dipende molto dalla temperatura e dall’umidità del periodo.
Con temperature e umidità elevate la schiusa avviene prima a circa 60 giorni, mentre più diminuiscono le temperature e l’umidità più si allungano i tempi.
Indicativamente a terra si schiudono a 70/80 giorni a volte anche a 90 giorni.
Un consiglio: bagnare ogni tanto il terreno, soprattutto se c’è un lungo periodo senza piogge.
Se avete visto dove la testuggine ha deposto, ma volete lasciar fare a Madre Natura il suggerimento è quello di fare un piccolo recintino intorno alla zona di deposizione, così da rendere più facile il recupero una volta nate le baby tartarughe.