Roditori: alimentazione e gestione per un corretto mantenimento

Analizziamo le principali nozioni sull'alimentazione e la gestione di roditori come topo, criceto, gerbillo, cavia, cincillà, scoiattolo.

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roditori con bambino
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L’ordine dei roditori comprende 3 sottordini principali: sciuromorfi (scoiattolo, cane della prateria, citello, marmotta), miomorfi (criceto, gerbillo, topo e ratto), istriomorfi (istrice, cavia, cincillà).

Qui di seguito verranno riportati le principali indicazioni sull’alimentazione e la gestione di topo, ratto, criceto, gerbillo, cavia, cincillà, citello, cane della prateria e scoiattolo.

Scoiattolo

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Alimentazione

Gli scoiattoli sono roditori che si cibano di semi, pinoli, noci, castagne, ghiande, bacche, frutta e, saltuariamente, insetti e pellet per roditori da laboratorio.

Devono avere a disposizione rametti di alberi da frutto da rosicchiare.

Non si devono somministrare mandorle e legumi.

Gestione

Come gabbia è indicata un’ampia voliera, per consentire agli scoiattoli di arrampicarsi sui rami.

Deve contenere una casetta nido, un abbeveratoio, ciotole per il cibo, pigne e rametti da rosicchiare.

La lettiera deve formare uno spesso strato, in quanto i tamia sono animali scavatori e terricoli.

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Cane della prateria o citello

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Alimentazione

Il cane della prateria è un erbivoro stretto e si ciba di fieno (preferisce quello di trifoglio e di “coda di topo”, noto anche come fleolo pratense), paglia, corteccia di betulla, diversi tipi di vegetali (insalate miste, tarassaco, crescione, mela, uva, melone) e pellet appositi.

I pellet per i cani della prateria hanno un diametro di 1,5-2 cm, contengono solo il 3% di grassi e il 28-30% di fibra.

Gestione

Sono animali gregari e, quindi, la vita in coppia o in piccoli gruppi è più indicata (un maschio e due femmine).

Questi roditori devono potersi muovere molto e non possono essere tenuti costantemente in gabbia.

Infatti, hanno bisogno di interagire costantemente con i propri simili e il proprietario, sia fisicamente sia con giochi e richiami sonori.

Si possono allevare anche in recinti con ampie tettoie e casette nido, senza mai dimenticare che sono animali scavatori.

La pavimentazione deve quindi prevedere uno spesso strato di terra su una base di cemento, per evitare le fughe.

Il recinto, in cui si consiglia la semina di erbe di campo, valerianella e tarassaco, deve essere circondato da alberi e arbusti per fornire ombra: i cani della prateria sono molto sensibili al calore.

Il maschio, nel periodo riproduttivo, può diventare molto aggressivo.

Se questo comportamento persiste per più di 2-6 settimane, può essere necessario ricorrere alla sterilizzazione chirurgica.

Criceto

criceto - roditori

Alimentazione

In natura i criceti sono animali onnivori e si nutrono di vegetali, di cui consumano tutta la pianta (foglie, frutti, semi, radici), e piccoli invertebrati.

In cattività, quindi, l’alimentazione deve essere varia: si devono lasciare a disposizione alimenti secchi (pellettati di fieno, miscele di semi), alimenti freschi (frutta e verdura) e, con parsimonia, pezzetti di carne, formaggio, grissini e frutta secca.

Le leccornie per roditori vanno contenute al massimo.

I criceti, in particolare quelli russi, sono predisposti all’obesità.

L’alimentazione scorretta favorisce anche l’insorgenza di altre patologie, come il diabete, la degenerazione epatica e le patologie delle tasche guanciali (costipazione, infezione, prolasso).

I criceti sono animali coprofagi.

Gestione

I criceti non sono animali sociali e in natura vivono solitari, tranne nella stagione riproduttiva.

Di conseguenza, due o più soggetti nella stessa gabbia possono dar vita a lotte furibonde.

La convivenza è possibile solo tra due fratelli o sorelle, a condizione che siano sempre stati insieme, fin dalla nascita.

Gli scontri avvengono anche tra maschio e femmina. La femmina di criceto dorato, se disturbata o costretta a convivere con altri individui, nel periodo dell’allattamento può attuare il cannibalismo nei confronti dei cuccioli.

La gabbia deve misurare almeno 40 x 30 x 30 cm e le sbarre devono essere in metallo (rischio di fughe).

In caso di individui molto piccoli (cuccioli o criceti Roborovsky), è possibile utilizzare anche gabbie in plexiglas, con apertura superiore.

La gabbia deve essere dotata di accessori quali: contenitori per il cibo, abbeveratoio, casetta nido apribile superiormente con fieno o carta assorbente (non cotone), lettiera adatta per roditori (tutolo di mais, segatura grossa), giochi (tunnel, casette, palline di fieno, ecc.).

Ratto e topo

ratto e topo - roditori

Alimentazione

Sono onnivori e possono essere alimentati con mangime specifico, contenente una determinata percentuale di proteine (20% per il topo e 27% per il ratto), che deve essere incrementata in riproduzione.

La dieta casalinga può essere a base di riso integrale, pane o fette biscottate integrali, vegetali, frutta, carne scottata, yogurt e formaggio.

Bisogna porre particolare attenzione ai cibi grassi e ricchi di zuccheri, in quanto i ratti e i topi sono predisposti all’obesità.

Gestione

Sono animali sociali e, se possibile, è bene alloggiare nella stessa gabbia almeno due soggetti dello stesso sesso.

In caso contrario, è necessario sterilizzare il maschio.

I ratti sono abili scavatori, arrampicatori e nuotatori e, se vivono in colonia, non serve separare le madri.

I piccoli infatti possono essere accuditi anche da altre femmine, esattamente come avviene nei topi.

La gabbia deve essere spaziosa e allestita come per i criceti, con abbeveratoi, casette nido, tubi e corde per arrampicarsi.

Gerbillo

gerbillo

Alimentazione

I gerbilli possono essere alimentati con mangime in pellet per topi o criceti, con un contenuto di proteine pari al 16-22%, oppure con piccole quantità di frutta e verdura, occasionalmente crocchette per gatti e cereali.

Si devono evitare o fornire in minime quantità i semi di girasole, in quanto i gerbilli sono predisposti all’obesità e alla lipemia.

Gestione

In natura, i gerbilli vivono in colonie, anche se solo una coppia e si riproduce regolarmente.

Sono animali scavatori, quindi la gabbia deve essere spaziosa (per una coppia, almeno 60 x 30 x 30 cm) e deve poter dare ai gerbilli la possibilità di scavare.

Sono quindi più indicate le gabbie in plexiglas, fornite anche di una zona per i bagni di sabbia.

Dato che producono pochissime urine, la lettiera può essere rinnovata una sola volta al mese.

I gerbilli devono avere a disposizione abbeveratoi a goccia, rametti da rosicchiare, tubi e casette nido.

La temperatura ideale è di 15-20 °C, con un’umidità relativa del 50%.

Cavia

cavia

Alimentazione

La cavia è un erbivoro stretto, quindi si deve fornire fieno a volontà, vegetali e verdure, pellet per cavia contenenti il 16% proteine e almeno il 16% di fibra.

La dieta deve essere integrata con vitamina C (pellet integrati e vegetali che contengono vitamina C come peperoni, fragole, cavoli, agrumi, bietole, broccoli, carote, kiwi, erbe di campo).

È necessario tener presente che la vitamina C è molto labile e si degrada facilmente, soprattutto se esposta alla luce e al calore.

I pellet commerciali, anche se integrati, spesso non sono sufficienti ad assicurare l’adeguata dose giornaliera.

Anche il metallo è in grado di inattivare questa vitamina, quindi, se somministrata nell’acqua, deve essere rinnovata almeno una volta al giorno (inattivazione da parte del metallo degli abbeveratoi, luce e calore).

Non devono essere forniti mangimi fioccati con semi (in particolare girasole), in quanto favoriscono l’insorgenza di patologie dell’apparato digerente (costipazione, stasi, meteorismo e malocclusione).

La cavia è un animale coprofago.

Gestione

È un animale gregario e molto socievole, che comunica con i suoi simili e il proprietario tramite suoni e vocalizzi.

Vive bene in coppia o in piccoli gruppi con un maschio alfa, anche se, quando le condizioni ambientali e la disponibilità di cibo sono motivo di competizione, sono possibili lotte tra individui dello stesso sesso.

Dato che la cavia non scava e non si arrampica, può essere allevata in recinti aperti, anche in giardino, prestando attenzione ai predatori.

Le gabbie devono essere spaziose (80 x 60 cm), a bordi alti, per non disperdere la lettiera, che deve essere morbida e non abrasiva (evitare trucioli fini di legno).

Nella gabbia devono essere presenti abbeveratoi a goccia, ciotole per il cibo, portafieno e casetta rifugio.

Cincillà

cincillà

Alimentazione

Il cincillà è prevalentemente erbivoro, il cincillà ha un’alimentazione simile a quella della cavia e del coniglio e può consumare frutta e qualche bocconcino (uvetta).

Non si deve fornire frutta secca, pane e biscotti.

Il cincillà è un animale coprofago.

Gestione

È un animale piuttosto docile, che interagisce con il proprietario con particolari vocalizzi.

Può essere tenuto in coppia o in gruppi (non da solo). Necessita di gabbie spaziose (60 x 40 x 100 cm), dotate di ripiani ad altezze intermedie (almeno due) e abbeveratoi, ciotole per il cibo, una casetta nido e una vaschetta con sabbia fine per i bagni di sabbia.

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