Il cincillà è ormai diventato un animale domestico frequente nelle nostre case.
Scopriamo insieme come gestirlo rispettando le sue esigenze fisiche e comportamentali.
Il cincillà (Chinchilla lanigera) è un roditore originario delle Ande sudamericane.
In natura vive in zone con altitudine che varia tra i 3.000 e i 5.000 metri, con un picco di attività principalmente nelle ore crepuscolari e notturne.
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Come e dove tenerlo in ambiente domestico
Questo piccolo roditore è un abile saltatore raggiungendo un altezza di circa 1,5 metri, grazie alla lunga e folta coda che permette l’equilibro durante il salto.
Per quest’abilità è necessario che in ambiente domestico si acquisti una gabbia che si sviluppi in senso verticale.
È però consigliabile permettere al cincillà di poter vivere libero in una stanza messa in sicurezza per evitare che possa ferirsi o mettersi in pericolo.
Si raccomanda inoltre di scegliere una stanza priva di rumori troppo forti che potrebbero spaventare il nostro “ folletto delle Ande”.
La gabbia o la stanza deve essere necessariamente fornita di un beverino a goccia, una ciotola (meglio se in acciaio o ceramica), un porta fieno, una casetta e una cassetta per la lettiera.
Inoltre, per una vita quotidiana più serena, si consiglia di provvedere a un efficace arricchimento ambientale, utilizzando un amaca, un tunnel sospeso, giochi in legno non colorati e una ruota.
Questi piccoli oggetti sono importanti stimoli per il nostro cincillà.
Una vaschetta per il bagno di sabbia
Per ultimo, ma non per importanza, è fondamentale arredare lo spazio in cui il nostro amico vive con una vaschetta per il bagno di sabbia.
Il cincillà, infatti, è inodore, ma ha una pelliccia molto folta (da ogni follicolo crescono fino a 60 peli) e per poterla mantenere sempre pulita e priva di umidità questi animali eseguono in natura dei bagni di polvere.
In ambiente domestico è raccomandato acquistare la sabbia specifica per cincillà, presente nei negozi di animali a base di sepiolite.
Bisogna lasciarla a disposizione del nostro amico per circa 10 minuti al giorno, in vaschette spaziose e con bordi alti per potergli permettere di rotolarsi liberamente.
È importante fare attenzione ai tipi di sabbia presenti in commercio, sabbie troppo polverose possono provocare problemi respiratori ed episodi di congiuntivite.
Legno per la cura dei denti
Nell’arricchimento ambientale possiamo inoltre aggiungere dei legnetti, importanti per aiutare il cincillà a limarsi costantemente i denti.
I cincillà, come altri roditori, sono infatti animali ipsodonti, ossia con dentizione a crescita continua.
I legnetti si possono acquistare o trovare in natura, facendo molta attenzione al tipo di legno che deve essere privo di muffa ed essiccato al sole prima di darlo al nostro cincillà.
È inoltre importante ricordare che il legno di alberi resinosi è tossico.
Temperatura ambientale
La stanza inoltre deve essere protetta da correnti d’aria, non essere esposta a temperature troppo elevare, l’ideale è tra i 15 e i 25 °C.
I cincillà infatti gradiscono basse temperature anche vicino allo 0 °C (ricordiamo infatti che in natura vivono ad altezze molto elevate).
A causa della loro folta pelliccia, soffrono invece particolarmente le alte temperature, rischiando soprattutto in determinati periodi dell’anno i colpi di calore, talvolta estremamente pericolosi.
I sintomi di un eventuale colpo di calore sono iperventilazione, letargia e debolezza e devono indirizzare al più presto a ricorrere all’aiuto di un Medico veterinario.
In riferimento a questo problema si consiglia di mantenere, nei periodi più caldi, l’utilizzo di un eventuale climatizzatore, evitando gli sbalzi termici.
Meglio da solo o in compagnia?
Questi animali in natura vivono in comunità, quindi è preferibile farli vivere in coppia, ovviamente prendendo delle piccole precauzioni.
Si consigliano coppie con un maschio e una femmina, castrando precedentemente il maschio.
Inserimenti tra individui dello stesso sesso sono possibili, ma spesso con possibili episodi di aggressività.
Per questo motivo è importante eseguire gli inserimenti in modo molto graduale, meglio se da cuccioli.
Nel caso di due individui dello stesso sesso è preferibile due maschi anziché due femmine, poiché queste ultime possono essere molto aggressive tra loro.
Si predilige in ogni caso unità poligame con un maschio e più femmine.
È inoltre importante sapere che nel caso di inserimenti tra due maschi si raccomanda di non inserire una femmina nella coppia per non provocare competizioni e successive aggressioni tra maschi.
Riproduzione del cincillà
Le femmine raggiungono la maturità sessuale a circa 3-5 mesi.
La gravidanza del cincillà dura 110-120 giorni e al termine sono dati alla luce 1-5 cuccioli.
Durante l’allattamento il maschio può restare con la femmina, poiché non dimostra aggressività verso i cuccioli.
Per evitare che possa ingravidare la femmina nuovamente si consiglia però di allontanarlo già dalle 24 ore dopo il parto.
Si raccomanda inoltre di separare i cuccioli maschi dalla madre dopo lo svezzamento, poiché già a 10 settimane possono ingravidarla.
Alimentazione del cincillà
I cincillà sono rigorosamente erbivori, richiedono alti livelli di fibre e basse quantità di grassi.
L’alimentazione in ambiente domestico comprende il fieno (evitare tipologie di fieno troppo polverose) e pellet per cincillà presente in commercio.
Per ciò che riguarda le verdure, al contrario di conigli e cavie, si raccomanda di somministrarle in piccolissime quantità per non provocare disturbi digestivi.
Si può utilizzare delle frutta disidratata (uvetta, mirtillo, banana) come premio occasionale.
Inoltre ogni cambio di alimentazione va effettuato in modo graduale miscelando per qualche giorno il vecchio con il nuovo mangime, modificando le rispettive quantità gradualmente fino ad arrivare completamente al mangime definitivo.
Cambi bruschi di alimentazione non sono ben tollerati e possono causare pericolosi blocchi gastro-intestinali, preceduti da letargia, inappetenza e assenza di feci ben formate, in queste circostanze è fondamentale l’intervento di un Medico veterinario.
Gestione comportamentale
Il cincillà è un animale molto timido che instaura legami con l’essere umano con il quale interagisce, ma può spaventarsi molto facilmente.
È opportuno avvicinarsi sempre con cautela, non accarezzarlo mai quando è di spalle, potremmo fargli prendere un bello spavento!
Nel caso fosse necessario prendere in braccio il nostro cincillà si raccomanda di carezzarlo, mettere una mano sotto la sua pancia e l’altra sotto le zampe posteriori per trasmettere all’animale un senso di sicurezza.
Sollevare il cincillà dalla collottola o dalla coda sono comportamenti estremamente errati.
Curiosi comportamenti del cincillà e loro significato
Uno dei comportamenti più conosciuti è il “pop-corning“: si osserva l’animale bloccarsi, restare fermo per qualche istante e successivamente saltare improvvisamente.
È un comportamento di gioco e osservarlo è sintomo di serenità dell’animale.
Un comportamento sociale diffuso tra animali che vivono in coppia è il “grooming“, importante per stabilizzare e approfondire un legame sociale.
In questa circostanza si osservano gli individui mordicchiarsi delicatamente sul corpo.
Un altro comportamento è la “dominanza”. Si riconosce nel comportamento di monta tra individui dello stesso sesso: l’individuo che monta è dominante, mentre l’altro è recessivo.
Come conseguenza di questo comportamento si potrebbe notare nell’animale sottomesso la presenza di vibrisse più corte rispetto al dominante, perché spesso quest’ultimo rosicchia le vibrisse dell’individuo recessivo.
Tra i meccanismi di difesa troviamo il “fur slip”, ossia la perdita di ciuffi di pelo per permettere di fuggire più facilmente.
Questo comportamento spesso è conseguente a una manipolazione domestica, mentre è messo in atto in natura quando questi animali vengono predati dai rapaci.