Petauro dello zucchero: le malattie più frequenti

Spesso le malattie che interessano il petauro dello zucchero che vive in ambiente domestico originano da condizioni di allevamento non idonee e da un'alimentazione non corretta. Vediamo quali sono e come evitarle.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Diverse malattie, spesso causate da errata gestione o alimentazione, possono colpire il petauro dello zucchero. Tra queste anche alcune neoplasie.

Cura del petauro dello zucchero

Il petauro dello zucchero è un piccolo marsupiale che ha un certo successo come animale da compagnia.

Questo animale non necessita di vaccinazioni, ma è opportuno programmare, all’acquisto e poi con cadenza annuale, una visita di controllo dal Medico veterinario per valutarne lo stato di salute e la gestione.

Le cure quotidiane sono abbastanza semplici in quanto i petauri si puliscono meticolosamente il pelo ogni giorno, motivo per cui non vanno lavati.

Saltuariamente si dovrà invece provvedere al taglio delle unghie, se non sono adeguatamente consumate (solo la punta, per evitare sanguinamenti).

Per approfondire la corretta gestione e alimentazione del petauro dello zucchero leggi questo articolo.

Malattie da errata gestione del petauro

Alimentazione sbagliata

In genere, le cause di malessere in questi animali sono rappresentate da un’errata alimentazione.

Miscele di semi (anche se talvolta gradite dal petauro), frutta secca, carboidrati in eccesso e grassi, uniti alla scarsità di calcio contenuto in questi alimenti, concorrono allo sviluppo di gravi problemi metabolici, dislipidemie (soprattutto epatiche) e gravi problemi allo scheletro e all’apparato locomotorio.

Anche l’uso di crocchette per cani e gatti deve essere evitato perché troppo ricche in vitamine A e D, con pesanti conseguenze a livello di apparato scheletrico.

Diete con un eccesso di grassi, sbilanciate e/o povere di fibra, oltre a causare obesità, con tutto ciò che ne consegue come in tutte le altre specie animali, possono essere concausa di problemi intestinali come diarrea o costipazione.

Inoltre, femmine obese che durante la gravidanza ricevono una dieta iperlipidica e iperproteica generano cuccioli ciechi oppure che presentano macchie bianche che gradualmente si espandono in tutta la cornea.

Problemi intestinali

La diarrea può essere molto subdola proprio perché dovuta diverse cause: stress, malnutrizione, malattie metaboliche, disordini epatici o renali causano molto facilmente diarree.

In caso di diarrea o dissenteria è opportuno controllare la presenza di sangue nelle feci e portare il petauro a una visita veterinaria, dove sarà effettuata un’analisi completa anche delle feci per escludere la presenza di parassiti interni.

Anche alcuni batteri possono causare severe enteriti, con gravi perdite di liquidi, disidratazione e prolasso intestinale.

Problemi dentali

L’inadeguata alimentazione può causare anche gravi disturbi dentali che possono sfociare in ascessi.

Attenzione quindi a diete troppo ricche di carboidrati o troppo morbide e vischiose.

Spesso infatti, per favorirne l’assunzione, vari tipi di frutta o verdura vengono frullati.

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I petauri possono anche sviluppare gengiviti e malattie dei denti per accumulo di tartaro, traumi, ascessi.

Ipocalcemia

I petauri non alimentati adeguatamente possono essere soggetti a gravi forme di carenze di calcio, rachitismo, fratture patologiche che portano alla paralisi degli arti posteriori e alla morte.

Anche il mancato esercizio fisico a causa di alloggi inadeguati o ambienti stressanti, che inducono il petauro a restare quasi sempre rintanato e quindi fermo, possono creare problemi ossei e alla massa muscolare.

Come visto in precedenza, gli alimenti da fornire al petauro dello zucchero devono essere bilanciati nel rapporto calcio/fosforo (rapporto 2:1); se necessario si deve dunque integrare correttamente la dieta.

Non tutti gli integratori, però, sono adeguati: quelli già formulati in rapporto 2:1 non apportano alcun miglioramento in una dieta povera di calcio e ricca in fosforo.

Pertanto, la dieta dovrà essere integrata secondo indicazioni del Veterinario con fonti di solo calcio carbonato come osso di seppia, carbonato di calcio ad uso umano, prodotti per rettili integrati con solo calcio e vitamina D3.

La razione può essere addizionata in maniera approssimativa con un pizzico di calcio in polvere, cosparso sulle verdure e sulla frutta come già in uso per i rettili erbivori.

Grilli e insetti che serviranno da pasto per i petauri dovranno alimentarsi per almeno un giorno con cibo addizionato
di calcio e vitamine, infine offerti cosparsi di polveri di carbonato di calcio.

Patologie dell’apparato urinario

Nel petauro sono state riscontrate cistiti e calcoli urinari.

In animali anziani o alimentati in maniera scorretta si può riscontrare insufficienza renale, evidenziata da sintomi quali debolezza, dimagramento, poliuria (frequente minzione) e polidipsia (eccesso di sete).

Parassiti cutanei

I petauri possono essere attaccati da acari e/o pulci.

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Nel caso si rinvenga un’infestazione, questi animali possono essere trattati con prodotti specifici consigliati dal Medico veterinario.

In caso di parassitosi cutanee, si consiglia di controllare e trattare anche i nidi e i rifugi.

Malattie delle ghiandole paracloacali del petauro

Entrambi i sessi possiedono ghiandole paracloacali (molto simili alle ghiandole anali dei mammiferi domestici), le quali possono infettarsi o riempirsi di secreto.

Accumuli di liquido e pus ricorrenti delle ghiandole paracloacali sono in genere rimossi chirurgicamente, ma come primo intervento terapeutico il veterinario può tentare di rimuovere il secreto indurito detergendo la regione con soluzione salina e soluzione disinfettante per poi medicare con pomata antibiotica e/o impostare una terapia con antibiotici sistemici.

Problemi neurologici

I petauri possono manifestare sintomi neurologici come perdita di coordinazione dei movimenti, tremori, paresi o paralisi.

Tra le possibili cause: traumi, malattie metaboliche, parassiti, meningiti batteriche, otiti, carenza di vitamina E.

La prognosi in genere è riservata o infausta.

Neoplasie

I petauri dello zucchero non sono esenti da neoplasie, segnalate soprattutto negli animali anziani.

Le più frequenti sono adenocarcinomi mammari e linfomi epatici. A livello cutaneo sono stati rilevati melanomi e linfomi.

Problemi oculari

Questi piccoli marsupiali sono soggetti soprattutto a ulcere corneali, cataratta, glaucoma, lipidosi corneale, traumi e danni da esposizione eccessiva alla luce solare diretta.

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Ulcere corneali

Gli occhi grandi, sporgenti, con orbite poco profonde, rendono i petauri suscettibili di sviluppare ulcere corneali di vario grado di gravità causate da materiali abrasivi, graffi da parte di compagni, traumi.

Ulcere profonde o infette sono molto dolorose e possono causare grave compromissione dei tessuti circostanti.

Tutte le ulcere vanno trattate con urgenza e con colliri adeguati.

Cataratta

Questa patologia è abbastanza comune ed è facilmente evidenziabile come “una lente biancastra” nell’occhio.

Talvolta la patologia è confusa con il tapetum lucidum che si illumina in condizioni di scarsa luminosità, se l’occhio è colpito da una fonte luminosa.

Il cristallino è molto sensibile ai livelli di zucchero presente nel sangue, infatti la cataratta è più comune negli animali diabetici (uomo compreso).

Essa si forma più di frequenza nei marsupiali quando sono nutriti con diete ricche di zuccheri e carboidrati o latte di vacca (che contiene lattosio).

Glaucoma

Causato da un’alterata pressione all’interno dell’occhio, si può sospettare in caso di strabismo e colorazione biancastra o azzurrognola dell’occhio.

Il glaucoma causa dolore e ipertensione intraoculare cronica, e senza una cura adeguata porterà alla cecità permanente.

Lipidosi corneale

Si tratta di un accumulo di grasso bianco a livello di cornea ed è legato a diete ricche in lipidi.

Questo accumulo adiposo è riscontrabile negli individui adulti, ma si può osservare anche in cuccioli partoriti da femmine obese.

Traumi, esposizione solare eccessiva

Il contatto diretto con la luce solare diretta ed eccessiva può causare in maniera immediata e permanente danni alla retina.

Anche traumi, infezioni, congiuntiviti possono essere invalidanti per l’organo della vista dei petauri.

Per ogni caso deve essere quindi formulata una diagnosi e instaurata un’adeguata terapia.

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