Perché il merlo indiano parla?

Il merlo indiano è in grado di imitare e ripetere una vasta gamma di suoni, ma da dove arriva questa sua incredibile capacità linguistica? Vediamolo insieme.

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A cura di: Dott.ssa Federica Fanicchia

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Il merlo indiano, noto anche come Gracula religiosa, è ampiamente conosciuto per una delle sue caratteristiche più sorprendenti: se addestrato, parla e riproduce diversi suoni.

Questo uccello è in grado di imitare e ripetere una vasta gamma di suoni, tra cui il canto di altri volatili, voci umane, suoni ambientali e addirittura melodie musicali.

I merli indiani sono infatti tra gli uccelli imitatori più conosciuti, alla pari del pappagallo cenerino.

Il comportamento vocale del merlo indiano

Il merlo indiano appartiene alla famiglia degli sturnidi e, come molti altri membri di questa famiglia, si caratterizza per le diverse e complesse vocalizzazioni modificabili in funzione all’ambiente in cui vive.

Con la sua straordinaria abilità nel linguaggio ha sviluppato un talento straordinario per l’imitazione.

È noto infatti per la sua capacità nel riprodurre con precisione i suoni che sente intorno a sé, sia naturali che artificiali.

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Comprensione del linguaggio e ambiente

Ciò che rende però più sorprendente l’abilità linguistica del merlo indiano è la sua capacità di comprendere il significato dei suoni che ripete mentre “parla”.

Non si limita a una semplice ripetizione meccanica, ma è in grado di associare determinati suoni a determinate situazioni o eventi.

Ad esempio, può imparare a rispondere a specifiche parole o frasi con comportamenti appropriati.

Questo livello di comprensione del linguaggio è unico tra gli uccelli.

In natura possiede un repertorio che va dai 3 ai 13 richiami, che sono appresi in giovane età e che condivide con alcuni uccelli vicini.

Con l’aumentare della distanza i richiami si differenziano sempre di più: due merli indiani che vivono a più di 15 km di distanza tra loro non hanno alcun richiamo in comune l’uno con l’altro.

Questo conferma l’importanza del contesto ambientale in cui vivono.

Dalle parole alle frasi

Gli esempi dell’abilità linguistica del merlo indiano sono numerosi e impressionanti.

Ci sono stati casi di merli indiani che sono stati addestrati a rispondere a comandi vocali umani, come “saluta” o “salta”.

Alcuni uccelli sono stati in grado di imparare una vasta gamma di parole e frasi, e persino di mettere insieme parole per formare frasi semplici.

Tuttavia, è importante notare che l’abilità linguistica del merlo indiano non è innata, ma acquisita attraverso l’esperienza e l’apprendimento.

Questi uccelli devono essere esposti a un ambiente ricco di suoni e vocalizzazioni fin dalla giovane età per far crescere le loro abilità linguistiche.

E l’addestramento da parte degli esseri umani gioca un ruolo fondamentale nel favorirne lo sviluppo.

Un sistema cognitivo sofisticato

L’abilità del merlo indiano di imitare e ripetere una vasta gamma di suoni, associata alla comprensione del loro significato, è una testimonianza della ricchezza e della diversità delle capacità cognitive degli animali.

I risultati di una recente ricerca effettuata sulle cornacchie, ad esempio, hanno confermato la capacità dei corvidi di controllare le vocalizzazioni in modo volontario.

Secondi i ricercatori quindi è possibile insegnare a questi animali a controllare la vocalizzazione come fanno i primati, a conferma di quanto sia sofisticato il sistema cognitivo di molti uccelli.

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