Il canarino anziano: come mantenerlo in salute

Il canarino è un animale abbastanza longevo. In età avanzata necessita però di qualche attenzione in più per mantenerlo in buona salute.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

il canarino
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Il canarino è molto presente nelle famiglie degli italiani e si adatta facilmente alla vita sia in gabbia che in voliera.

Molti appassionati lo considerano un vero e proprio “pet di famiglia”, allegro, vivace, che a modo suo sa corrispondere l’affetto di chi lo ha adottato.

È anche abbastanza longevo, vive in media dai 10 ai 14 anni.

In età avanzata necessita però di qualche attenzione in più.

Il canarino anziano: i problemi legati all’età e come prevenirli

Nel canarino gli acciacchi più comunemente riscontrati in età avanzata sono legati al suo aspetto fisico (piumaggio, scagliosità nelle zampe), ma anche a malattie o degenerazioni tipiche degli anziani, come problemi articolari, oculari e maggior suscettibilità alle infezioni.

I canarini più avanti con l’età infatti possono soffrire di alterazione della normale muta di piume/penne e ricambio cutaneo.

Mostrano un piumaggio più disordinato o con eccessiva produzione di scaglie a livello delle zampette.

Tutto questo lo porta a mostrare maggiori difficoltà in volo.

Le piume infatti, ricordiamolo, oltre ad assicurare calore si sono evolute in modo da sostenere e facilitare lo spostamento in volo.

La mancanza o l’imperfezione di penne remiganti rende quindi più impegnativo e faticoso il movimento.

Le squame accumulate a livello delle zampe riducono l’elasticità e l’integrità della cute, favorendo infezioni, ragadi, ferite.

Si può avere anche un’ischemia della zampa se presente un anello.

Il canarino domestico

È fondamentale quindi aiutare il piccolo volatile con adeguate integrazioni vitaminiche, bagnetti salutari addizionati anche di qualche goccia di aloe vera e la pulizia delicata delle zampe.

Può essere utile inoltre l’applicazione di pomate specifiche indicate dal Medico veterinario.

Nel canarino anziano anche il sistema immunitario può subire qualche deficit.

Questo può favorire in lui infezioni anche banali sostenute da saprofiti che normalmente abitano in cavità orale, cute o apparati respiratorio o digerente, e che prolificano senza più un controllo da parte delle cellule immunitarie del canarino.

Importante quindi ridurre le esposizioni accidentali a correnti d’aria, curare in modo scrupoloso l’igiene e adeguare l’alimentazione alle necessità del volatile.

Problemi articolari o cronicizzazione di malattie ricorrenti possono inoltre indebolire o rendere sofferente il piccolo uccellino.

Particolare attenzione va dunque posta all’ambiente in cui vive, all’alimentazione e alle integrazioni di farmaci o parafarmaci.

Alimenti salutari e adeguati all’età

L’alimentazione deve adeguarsi al minor movimento e al minor volo.

Devono essere quindi ridotti i semi oleosi e più energetici, ma devono essere assicurati i nutrimenti di buona qualità, digeribili e assimilabili.

Utili in questa fase i semi di erbe officinali che si trovano nelle miscele per cardellini o passeriformi selvatici, definite commercialmente “semi condizionati o della salute”.

Carota selvatica, finocchietto, echinacea, cardo mariano, tarassaco sono molto utili a mantenere in salute uccelli di ogni età e quindi anche gli anziani.

Frutta, verdure ed erbe di campo commestibili devono completare la varietà dell’alimentazione.

il canarino in mano

Una “casa” accessibile per il canarino avanti con l’età

Alcuni canarini anziani sviluppano problemi al cristallino (cataratta) con possibile cecità completa.

I canarini sono abitudinari. Quindi meglio cominciare subito a modificare i posatoi e l’ordine delle mangiatoie quando ancora presente la capacità visiva, in modo da rendere semplice poi la vita nella sua gabbia dove tutto è noto e sicuro.

Posizionamento dei posatoi

I posatoi devono essere lasciati nello stesso ordine dopo ogni pulizia.

È meglio se occupano l’intera gabbia per il lato lungo per consentire, zampettando e non volando, di raggiungere le varie mangiatorie e beverini.

Anche l’altezza va ridotta man mano la vista cala, per evitare traumi per accidentali cadute.

I posatoi devono essere scrupolosamente igienizzati, di dimensioni differenti e non sdrucciolevoli, per aiutare la presa e consentire una sorta di “ginnastica” al piede.

Fondo della gabbia e mangiatoie

Con l’avanzare dell’età e le difficoltà di spostamento o di permanenza sui posatoi, alcuni canarini preferiscono sostare più a lungo sul fondo della gabbia o su mensoline piatte dove potersi accovacciare.

L’igiene deve essere quindi ancora più attenta e il fondo della gabbia ricoperto non più da sabbietta, ma da carta morbida e assorbente.

Il grit, utile per l’integrazione di calcio e per la digestione dei semini deve essere posto in apposite piccole mangiatoie a “linguetta”.

 

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