
È vero che per avere un pappagallo affezionato a noi, è meglio allevare il soggetto fin da quando è piccolo e implume? No, non è corretto. Questo è un concetto errato per due motivi: uno pratico e uno comportamentale.
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Allevare un pappagallo quando è piccolo non è affatto semplice
Prima di tutto allevare in modo corretto sia dal punto di vista nutrizionale sia medico non è affatto semplice: occorre manualità, esperienza, conoscenza della specie e solo veri allevatori esperti sanno quanto tutto questo comporti dedizione e sacrifici.
La tentazione di avere un piccolo pappagallo da allevare in tenera età come se fosse un bambino induce molte persone a cedere alle proposte dei commercianti che incoraggiano questo tipo di vendita.
Crescere un piccolo di una specie tanto lontana dalla nostra non è solo una questione di pappa: ambiente, nido, pulizie, modo di somministrare la pappa da imbecco, frequenza e rispetto ferreo dei ritmi di crescita, manualità nel gestire esserini così piccoli e delicati, necessità di integrazioni o attenzioni particolari, velocità nel riconoscere deviazione del becco o delle zampe per errata manualità o alloggiamento.
Spesso questi nidiacei vengono venduti ad un prezzo inferiore proprio perché portare allo svezzamento richiede “manodopera specializzata”, quindi un costo.
Impossibilità per un pappagallo implume di imparare i comportamenti tipici della sua specie
Il problema comportamentale invece è legato all’impossibilità per un pappagallo implume di imparare dai suoi simili il “linguaggio” e i comportamenti tipici della sua specie che lo aiuteranno per la sua lunga vita ad affrontare imprevisti e situazioni diverse, con più equilibrio e serenità.
Ricordiamo che oltre alle cure “parentali” i pappagalli necessitano come i bambini umani di maestri che siano loro guide e punti di riferimento.
I pappagalli mangiano semi di girasole?
Come già scritto in svariati articoli, i semi oleosi come quelli di girasole devono essere ridotti a pochi “premietti” durante la giornata ma non essere utilizzati come dieta monotona e continuativa.
Il rischio è quello di causare gravi e irreversibili lesioni epatiche e metaboliche.