La transumanza si candida a diventare patrimonio Unesco

Oggi il fenomeno della transumanza si riscontra nelle regioni montuose dei Paesi circummediterranei. In Italia è presente prevalentemente in Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.

0
transumanza
Annuncio

La transumanza è il complesso delle migrazioni stagionali su largo raggio territoriale, e con accentuato dislivello verticale, con cui animali di grossa o media taglia si spostano dalle regioni di pianura alle regioni di montagna e viceversa.

La trasmigrazione di animali lungo i tratturi dagli Abruzzi alle zone pianeggianti del Tavoliere e viceversa risale a tempi antichissimi. Poiché la locazione dei pascoli costituiva una voce importante per l’erario dello Stato, la pastorizia venne incentivata e disciplinata con la costituzione di una grande organizzazione.

Nel Mezzogiorno d’Italia, la pastorizia venne strutturata e favorita con l’istituzione della “Regia dogana della mena delle pecore in Puglia” voluta da Alfonso I d’Aragona nel 1447: un’azienda statale capace di rendere ingenti somme di denaro.

Nel 1806 Giuseppe Bonaparte sancì la fine della dogana, la transumanza declinò progressivamente, a partire dal 1840 il numero degli animali transitati è andato decrescendo passando da 1.200.000 capi a 205.000 nel 1958.

Oggi il fenomeno della transumanza si riscontra nelle regioni montuose dei Paesi circummediterranei. In Italia è presente prevalentemente in Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.

Perché patrimonio dell’Unesco?

Questa attività ha fortemente influenzato la storia delle terre coinvolte, con evidenti effetti sia sui luoghi che sulla vita delle persone, con inevitabili riflessi sui modi di dire, sugli usi, costumi e tradizioni locali. Di fatto la transumanza, quella “civiltà del tratturo”, è un elemento culturale dal forte contenuto identitario che va preservata.

L’Italia, come capofila insieme alla Grecia e all’Austria, ha presentato il 27/3/2018 presso la sede dell’Unesco a Parigi, la candidatura transnazionale de “La transumanza” a patrimonio immateriale dell’umanità. La decisione da parte del Comitato di Governo dell’Unesco è attesa per il mese di novembre 2019.

Fattori di minaccia per la transumanza: quali?

Fattori di minaccia al mantenimento della transumanza sono il costo eccessivo dei pascoli e gli adempimenti burocratici richiesti. Di conseguenza, devono essere intraprese azioni di salvaguardia quali iniziative pubbliche e varie azioni culturali. Determinante per la valorizzazione di questo “patrimonio” comune è la ricerca di possibili sinergie con altri settori: turismo in particolare.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

Annuncio