Uno degli argomenti spesso discussi, riguardo agli animali da compagnia, è quello se l’atto di sterilizzare cane e gatto possa avere delle conseguenze sul loro comportamento.
I cani diventano meno aggressivi o più paurosi? E i gatti maschi smettono di marcare con la loro urina in giro per casa se castrati?
Vediamo cosa dicono i dati scientifici.
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Sterilizzare cane e gatto: sì o no?
Negli Stati Uniti circa l’80% dei cani e dei gatti di proprietà vengono sterilizzati, se i proprietari non sono interessati a farli riprodurre.
L’American College di theriogenologists afferma (dato del 2016) che la sterilizzazione è raccomandabile per quegli animali domestici non destinati alla riproduzione.
Sempre però valutando ogni singolo soggetto, soprattutto in base a età, razza, ambiente domestico e temperamento.
Infatti, l’asportazione delle gonadi può produrre sia effetti positivi, sia negativi.
Inoltre, non si devono sottovalutare le eventuali complicazioni chirurgiche e i rischi correlati all’anestesia.
Su tutto questo influiranno la genetica, la razza, la condizione corporea e lo stile di vita.
Risulta quindi chiaro come non esistono linee guida generali che possano dare indicazioni definite su quando sterilizzare un cane o un gatto e sulla necessità o meno di farlo.
La sterilizzazione ha effetti positivi sul comportamento di cane e gatto?
Tra i disturbi comportamentali che si pensa siano più facilmente risolvibili con una sterilizzazione vi sono quelli legati all’aggressività e all’ansia nel cane e i problemi di eliminazione impropria e comportamento aggressivo nel gatto.
Ma quali sono i benefici comportamentali evidenziabili dopo la sterilizzazione?
Con la rimozione degli ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni) si ottengono la scomparsa o una marcata riduzione dei comportamenti legati alla sfera sessuale.
Nei maschi si ha una buona risposta sul vagabondaggio (spesso determinato dalla ricerca della femmina) e sulla monta sessuale.
Anche la marcatura urinaria e l’aggressività intraspecifica sono sensibili alla sterilizzazione, ma gli effetti sono variabili e sono legati all’età in cui si effettua l’intervento, in quanto interviene il fattore “apprendimento”.
Le ricerche sul legame tra sterilizzazione e comportamenti non direttamente legati agli ormoni sessuali hanno però portato a risultati contrastanti.
La castrazione dei gatti maschi
Nei gatti maschi la castrazione tende a ridurre fino al 78% la marcatura urinaria, e questo è un buon risultato!
Ma la percentuale indica anche che esiste un certo numero di felini che, malgrado l’intervento, continueranno o inizieranno a marcare.
È possibile quindi affermare che, per quanto riguarda la marcatura territoriale del gatto, questa non è esclusivamente influenzata dagli ormoni sessuali e dal comportamento sessuale.
Uno studio del 2018 ha evidenziato come questo comportamento sia condizionato anche da situazioni di stress acuto o cronico.
E sull’aggressività, ci sono benefici?
Per quanto riguarda l’aggressività, sia in Europa sia negli Stati Uniti la maggior parte dei cani che manifestano questo comportamento, determinando lesioni molto gravi, è sessualmente integra.
Si è però visto come la sterilizzazione non è risultata efficace nel prevenire i comportamenti aggressivi sia nel cane maschio che femmina.
Il tema “aggressività” è molto complesso e deve essere attentamente analizzato per riuscire a comprendere al meglio le diverse sfaccettature.
Per prima cosa è necessario distinguere l’aggressività verso le persone da quella verso i propri simili.
All’interno di questi due grandi gruppi è poi possibile definire diverse caratteristiche del comportamento aggressivo, che risultano comuni a entrambi gli insiemi: aggressività verso soggetti familiari o estranei, da status, protettiva/territoriale, predatoria, materna, da dolore, da paura o ansia, ecc.
I risultati della sterilizzazione riferiti all’aggressività hanno portato a definire come tale comportamento, dopo l’intervento, è diminuito nei soggetti maschi nei confronti dei propri simili.
È invece aumentato nelle femmine che presentavano già una tendenza al comportamento aggressivo.
Per quanto riguarda l’aggressività verso le persone, soprattutto verso il proprietario, non esistono evidenze scientifiche che la sterilizzazione possa portare alla scomparsa o alla diminuzione del comportamento.
Così come non si osserva la riduzione dell’aggressività nel caso di problemi gerarchici, di predazione o delle altre forme prima elencate.
Paura e sterilizzazione: esiste una relazione?
Per quanto riguarda la paura, uno studio ha cercato di capire se esistesse una correlazione tra questa emozione e la sterilizzazione.
Sono stati considerati diversi aspetti: inadeguata socializzazione e stimolazione ambientale, ambiente urbano, piccola taglia, sesso femminile, sterilizzazione.
Dallo studio è emerso che non esiste una relazione tra paura e sterilizzazione.
I risultati hanno evidenziato come la paura verso persone estranee o conspecifici era maggiormente presente in femmine di piccola taglia, ma la correlazione con la sterilizzazione non è stata evidenziata.