Alterazioni e traumi del becco negli uccelli

Le alterazioni di colore, lunghezza e forma del becco negli uccelli possono essere un campanello d’allarme di alcune patologie. Vediamole insieme.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Oltre ai traumi, anche le alterazioni del becco negli uccelli devono allarmare, perché possono essere un campanello d’allarme di alcune patologie.

Il becco degli uccelli è una struttura complessa, in continua crescita ed evoluzione, costituita prevalentemente da tessuto osseo, vascolare e cheratina.

In particolare, la formazione cornea che lo ricopre e protegge dagli insulti esterni (ranfoteca) è differente nelle varie specie in funzione della diversa alimentazione e del modo di vivere.

Questa è la parte sicuramente più esposta ai traumi e alle lesioni.

La salute del becco è fondamentale per la sopravvivenza di tutti gli uccelli, in particolare per i volatili domestici o gli uccelli ornamentali accolti nelle grandi voliere di parchi e giardini.

Il becco negli uccelli: un organo molto sensibile

Il becco è la parte iniziale di due importanti apparati quali quello respiratorio e quello gastroenterico.

Negli psittacidi, in particolare, il becco è usato per molte azioni quotidiane

I pappagalli lo utilizzano come arma per difendersi da eventuali nemici, per giocare o interagire con gli oggetti circostanti, accudire il piumaggio, pulire, rompere, scegliere il cibo e, ovviamente, mangiare.

Il becco dei pappagalli è robusto, ma è nello stesso tempo una combinazione tra potenza e sensibilità.

Infatti, può rompere una noce oppure sbucciare con perizia e delicatezza un chicco d’uva.

Questo organo presenta numerose terminazioni nervose con funzione tattile (corpuscoli di Herb), di rilevazione della temperatura e della pressione.

Il becco può essere interessato da varie patologie o disfunzioni: malformazioni (soprattutto causate da non corretta gestione nell’allevamento), traumi, infezioni batteriche, fungine, virali, neoplasie, parassitosi.

Le varie alterazioni rilevabili possono essere un campanello d’allarme di altre patologie metaboliche o infettive.

Alterazioni del becco negli uccelli

Alterazioni del colore

La parte cheratinizzata può apparire più chiara o più scura o presenta chiazze di diverso colore.

Può essere causata da ematomi, infezioni, malnutrizione.

Alterazioni della lunghezza

Potrebbero essere dovute a non corretta gestione e quindi ridotta usura ma anche a patologie.

Alterazioni della forma

Talvolta ci si trova di fronte a pappagalli, ma anche canarini, corvidi e altri passeriformi, che presentano un’anomala crescita del becco, sia totale, sia di una sola parte (laterale).

becco uccelli amazona becco lungo

Non sempre la prensione del cibo e quindi l’alimentazione è compromessa.

L’uccello con alterazione del becco, soprattutto se si tratta di un pappagallo, sa adattarsi e impara a conviverci.

Questo fino a che la crescita non causa dolore, fastidio o vero impedimento al movimento o all’apertura della bocca.

In questo come negli altri casi è necessario ricorrere al Medico veterinario, che limerà il becco in modo da riportarlo a una conformazione più simile possibile a quella naturale.

Naturalmente poi andranno indagate le cause scatenanti l’alterazione.

La conformazione e le direzioni possono poi variare.

Ad esempio un becco a “forbice”, ovvero con una deviazione laterale delle due branche, è dovuto in genere a errori durante l’incubazione e l’imbecco dei giovani pulli.

Un rimedio abbastanza efficace, ma che va attuato molto precocemente dallo stesso allevatore, è quello di premere almeno 5 o 6 volte al giorno il becco deviato tentando di raddrizzarlo nella posizione naturale.

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Cercando poi di inbeccare l’animale porgendo la siringa dal lato opposto alla deformazione.

Nel caso questo accorgimento non dia i risultati sperati, il Medico veterinario dovrà agire chirurgicamente o mediante resine per modificare l’assetto.

Il becco può infine alterarsi mostrando un vero e proprio prognatismo.

In questo caso la correzione chirurgica va attuata solo nei casi più gravi, monitorando invece la capacità di adattamento e di prensione dell’alimento, se appare di minor gravità.

Alterazioni della superficie

Ci può essere un’aumentata o diminuita “polverosità” (dovuta ad esempio a mancata pulizia o al contrario a infezione).

Ma anche alterazioni della cheratina, per traumi, mancata pulizia o sfregamento, parassitosi, infezioni, ecc.

Mancanza di parti del becco

Si tratta di situazioni legate a traumi (ad esempio lotte tra conspecifici), fratture, infezioni, neoplasie.

Traumi al becco degli uccelli

Per quanto riguarda i traumi e le conseguenti fratture parziali o totali del becco negli uccelli, principalmente le cause in genere sono riferibili a:

  • traumatismi indotti da collisione o impatto.

Questo può succdere in caso di incapacità al volo con conseguenti cadute del soggetto al suolo, collisioni contro vetrate o muri nel tentativo di guadagnasi una via di fuga, o a causa di una gabbia non idonea;

  • lotte o aggressioni intra o interspecifiche.

Ad esempio, le lesioni causate dal compagno di gabbia-voliera (abbastanza tipico nei Cacatua) oppure da predatori selvatici o domestici.

Traumi da collisione o impatto

Nel primo caso in genere le parti coinvolte sono la punta del becco o porzioni ridotte della parte superiore del becco e la prognosi di solito è abbastanza favorevole.

In genere si genera una frattura parziale o della parte finale (punta) del becco.

Le lesioni non gravi possono però causare un copioso sanguinamento se viene coinvolta la sottostante componente ossea e vascolare, con difficoltà e dolore.

In questi casi è consigliabile avvolgere il pappagallo in una salvietta, lasciandone fuoriuscire solo la testa, e comprimere la zona fratturata e sanguinante con una matita emostatica per uso domestico.

Questo quanto basta per ridurre o fermare il sanguinamento e recarsi poi con urgenza presso la struttura veterinaria per le cure del caso.

In seguito si dovrà provvedere a fornire cibo morbido e facile da ingerire per qualche giorno o addirittura procedere con l’alimentazione forzata con pappe per pappagalli tipo imbecco dei nidiacei.

Traumi al becco causati da lotte o aggressioni negli uccelli

Nel secondo caso le lesioni sono in genere molto profonde e invalidanti, è quindi indispensabile portare il più rapidamente possibile il pappagallo da un veterinario competente.

Come primo soccorso è possibile detergere e tamponare la ferita-frattura con garze sterili bagnate con soluzione salina sterile, evitando di utilizzare disinfettanti ad uso domestico su base alcolica che possono essere estremamente irritanti ed istolesivi.

Bisogna tenere tamponata la parte sanguinante in modo da bloccare l’emorragia.

Sempre controllando che le vie respiratorie siano aperte (grumi di sangue o sporcizia non devono occludere le narici o finire in trachea).

L’animale deve essere tranquillizzato, per quanto possibile, e trasportato dal Medico veterinario per le cure in una gabbia oscurata.

 

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