Le piume e le penne degli uccelli sono soggette a usura, logorio e possono subire danni.
La Natura ha dato loro la possibilità con la muta di rinnovare fisiologicamente a cadenza annuale il piumaggio in modo totale o parziale.
Indice dei contenuti
Funzioni delle penne e piume negli uccelli
Le piume e le penne sono fondamentali per la regolazione della temperatura corporea, per la protezione della cute, dell’idratazione, nella difesa dalle intemperie e dall’acqua.
Oltre a permettere il volo o il nuoto (ad esempio nei pinguini).
I colori delle varie livree sono fondamentali nel mimetismo, ma anche nella ricerca del partner.
Cure e manutenzione del piumaggio
Gli uccelli dedicano molte ore del giorno alla cura, alla pulizia, all’idratazione o protezione delle piume.
Il grooming diventa anche un momento sociale, in cui scambiare cure e attenzioni al partner.
La muta degli uccelli: ormoni e stagionalità
La diminuzione di ore di luce e temperature esterne stimolano la ghiandola tiroide degli uccelli inducendo la caduta del piumaggio e il successivo o contemporaneo rinnovamento.
La fine dell’estate con il passaggio alla stagione autunnale, la fine della stagione riproduttiva, prima della migrazione o all’arrivo nel luogo di svernamento sanciscono l’inizio di questa fase fisiologica comune a molti uccelli.
Molti ma non tutti. Alcuni uccelli infatti mutano gradualmente il loro piumaggio come ad esempio i canarini, verso la fine dell’estate.
I pappagalli invece mutano il piumaggio durante tutto l’anno.
Altri, come i rapaci, cambiano solo parzialmente il piumaggio per poi completarne la muta nelle stagioni successive.
Altri ancora come anatre e pinguini, invece, perdono tutte le penne contemporaneamente, restando quindi privi della possibilità di volare (o nuotare) efficacemente.
In primavera alcuni uccelli mutano alcune piume in modo da esibire una livrea più appariscente e accattivante per il corteggiamento.
Questo avviene ad esempio nei fagiani, che prima della stagione riproduttiva mutano le piume del petto in altre dalle tonalità rosso mattone e brillanti.
Oppure nei pavoni, che perdono la coda in autunno e la rinnovano in primavera.
Infine, altri uccelli mutano in inverno per mimetizzarsi maggiormente nel paesaggio innevato.
Le pernici, ad esempio, mutano le piume marroni e rosse più appariscenti assumendo un’uniforme colorazione bianco candida.
I cambiamenti climatici possono influenzare la muta degli uccelli?
Con l’allungamento delle temperature miti nella prima parte dell’autunno o per il caldo torrido estivo che stiamo subendo negli ultimi anni anche gli uccelli mostrano segni di sofferenza e squilibrio.
Molto spesso si notano infatti mute anomale, fuori stagione, troppo lunghe o parziali, con notevole stress per gli animali.
Soprattutto gli uccelli che vivono in ambiente domestico subiscono maggiormente lo squilibrio dei ritmi circadiani e lo sbalzo termico (condizionatori, riscaldamento, luci artificiali), mostrando alterazioni della muta fisiologica.
Un aiuto è dunque doveroso, sia apportando oligoelementi e vitamine specifici per sostenere lo sforzo del ricambio, ma anche lo stress e la compromissione dell’immunità aspecifica, sia cercando di riequilibrare le ore di luce-buio naturali, le temperature ottimali senza troppe forzature.
Infine, una corretta idratazione e difesa cutanea va stimolata e incentivata permettendo bagni salutari anche a cadenza giornaliera.