Il sonno nel cane: quando è normale e quando ci sono disturbi

Nel cane, come nell'uomo e in altri animali, il sonno gioca un ruolo importante per il suo benessere. Diverse condizioni possono però provocare alterazioni e disturbi del sonno stesso.

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La ricerca sul sonno negli animali da compagnia, soprattutto nel cane, è aumentata negli ultimi anni.

Dagli studi effettuati al riguardo si è visto come anche nei cani possono verificarsi alterazioni della qualità del sonno, con insorgenza di disturbi e conseguente riduzione del benessere dell’animale.

Sonno e benessere

Il sonno è definito come uno “stato reversibile di immobilità con reattività notevolmente ridotta” (Siegel, 2009).

Questo comportamento può riflettere la capacità dell’animale di adattarsi all’ambiente, così come il suo livello di benessere.

La privazione o una grave alterazione del sonno possono compromettere le prestazioni neuro-cognitive e fisiche dell’individuo, interferire con la risposta immunitaria indebolendola, aumentare la sensazione di dolore, indurre alterazioni metaboliche con un aumentato rischio di obesità e di insorgenza delle malattie cardiovascolari.

Nonostante il ruolo evidente del sonno sul benessere sia dell’essere umano, sia degli animali, in ambito veterinario sono stati fatti solo pochi studi per esplorare questo aspetto.

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Origine e funzioni del sonno

Il ciclo sonno-veglia è un processo fisiologico fondamentale che si è fortemente conservato attraverso l’evoluzione animale.

È, inoltre, uno dei ritmi circadiani più evidenti nei mammiferi e negli uccelli.

Le funzioni esatte del sonno non sono ancora state totalmente chiarite dalle neuroscienze e il dibattito è ancora aperto.

È risultato chiaro però che si tratta di un comportamento estremamente importante per il benessere psicofisico di un individuo.

Mentre si dorme non si mangia, non si beve, non ci si riproduce e si è vulnerabili alla predazione, a causa della ridotta reattività agli stimoli ambientali.

Il sonno dovrebbe quindi fornire un vantaggio al di là degli aspetti apparentemente negativi che comporta.

Infatti, il sonno ha diverse e importanti azioni, come: il rifornimento e la reintegrazione di riserve di energia, la riparazione del danno fisico, l’eliminazione dei prodotti di scarto accumulati e l’aiuto nel consolidamento della memoria e dell’apprendimento.

Esistono però variazioni nella natura e nella quantità di sonno riscontrate in specie non umane e queste variazioni suggeriscono che le funzioni del sonno possono essere diverse tra le specie.

Il sonno nel cane

I cani trascorrono una media di 8-10 ore al giorno a dormire.

Come animali diurni, la maggior parte del loro sonno avviene tra le ore 21:00 e le 6:00, oltre a momenti di breve o occasionale riposo o inattività soprattutto nel pomeriggio, in particolare tra le ore 12:00 e 14:00.

Il comportamento del sonno nei singoli cani può variare in base a diversi fattori:

  • la struttura del sonno, cioè la durata del primo periodo di sonno, della sequenza di rapid eye movement (REM) e del sonno non-REM, il numero di fasi REM e non-REM e la struttura delle onde cerebrali associate con REM, non-REM e sonnolenza;
  • il cambiamento di durata in risposta agli eventi durante la veglia.

Le cause dei disturbi del sonno nel cane

Studi recenti hanno evidenziato come i cani possono soffrire di disturbi del sonno come narcolessia (eccessiva sonnolenza diurna, con attacchi di sonno improvvisi nel corso della giornata), episodi di apnea durante il sonno e disturbi comportamentali del sonno.

Questi ultimi possono presentarsi in cani iperattivi e ipereccitabili (dormono meno di 8 ore e hanno fasi di attività notturna), ansiosi (si svegliano al minimo rumore reagendo con lamenti o abbai) o depressi (hanno il sonno agitato, poco riposante e talvolta si alzano e camminano durante la notte).

Malattie dolorose e croniche (ad esempio artrosi) possono inoltre causare alterazioni del sonno.

I cambiamenti del sonno nel cane possono essere causati anche dall’invecchiamento.

I cani anziani possono, infatti, mostrare una suddivisione del sonno notturno associato a un aumento degli episodi di sonno durante il giorno.

Inoltre, i cani anziani sono inclini a sviluppare la sindrome da disfunzione cognitiva canina (DISHA): una malattia neurodegenerativa sovrapponibile per molti aspetti al morbo di Alzheimer dell’uomo.

Questa sindrome è caratterizzata da molteplici alterazioni neuro-comportamentali compresi i cambiamenti nel ciclo sonno-veglia.

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Cosa provoca la mancanza di sonno nel cane

Alla luce di quanto emerso da diverse ricerche, risulta che una mancanza di sonno è un potenziale fattore di rischio per il benessere del cane.

La carenza di sonno nell’uomo può causare disturbi cognitivi, sensoriali e comportamentali.

Si ipotizza che lo stesso accada anche nel cane e negli animali in generale.

Infatti, anche se il meccanismo non è ancora completamente compreso, gli animali privati del sonno per un tempo sufficiente hanno mostrato disturbi delle funzioni fisiche e psicologiche, con anche drastiche conseguenze come la morte.

I disturbi del sonno nelle razze brachicefale

Come precedentemente affermato, anche il cane può soffrire di apnee durante il sonno e ciò risulta evidente soprattutto nelle razze brachicefale.

L’allevamento selettivo per caratteri estremi di brachicefalia ha infatti dato origine al disturbo respiratorio correlato alla conformazione noto come sindrome brachicefalica ostruttiva delle vie aeree (BOAS).

I cani colpiti presentano una deformazione del tratto respiratorio superiore, così come altre anomalie strutturali che coinvolgono il tratto respiratorio inferiore.

Questa conformazione, causata da un accorciamento della componente ossea del cranio a cui non corrisponde una diminuzione proporzionale nei tessuti molli della testa, va a influire negativamente anche sul sonno.

Infatti, i cani brachicefali come il Bulldog inglese, il Carlino, il Bouledogue francese e il Cavalier King Charles spaniel possono manifestare un sonno più disturbato rispetto a soggetti con conformazione del cranio allungata o intermedia.

Questa situazione può avere implicazioni negative sul benessere e sugli schemi comportamentali correlati al sonno.

È frequente infatti osservare come i soggetti brachicefali tendano a dormire in posizione seduta o con la testa sollevata o, nei casi più gravi, possono dormire con un oggetto in bocca allo scopo di tenerla aperta ed evitare così l’apnea.

Inoltre, il russare è il primo campanello di allarme della presenza della BOAS con conseguente possibile alterazione del sonno.

In questi soggetti sono frequenti episodi di apnea anche durante il riposo.

In questa situazione i cani non sono in grado di dormire o comunque di avere un sonno adeguato e ciò ha gravi conseguenze sulla loro qualità di vita e sul loro benessere.

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Possibili conseguenze

Come è stato ben osservato nell’uomo, una grave alterazione del sonno può favorire l’insorgenza di problematiche cliniche, come ad esempio, ipertensione, disordini metabolici e infiammatori, ecc.).

Si possono verificare anche possibili problematiche comportamentali (ad esempio ansia generalizzata, aggressività correlata all’ansia).

Infine, anche le capacità cognitive di questi soggetti sembrano risentirne.

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