Il petauro dello zucchero può vivere in ambiente domestico?

Il petauro dello zucchero è un simpatico marsupiale che può vivere anche in ambiente domestico, ma richiede tempo, cure e dedizione particolari perché si tratta di un animale con esigenze complesse. Vediamo quali.

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Chiamato impropriamente “scoiattolo volante”, il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps) non è un roditore, ma un opossum appartenente alla famiglia dei marsupiali, che in determinate condizioni può vivere anche in ambiente domestico.

Anatomia del petauro dello zucchero

Il petauro dello zucchero è un marsupiale proveniente dal continente oceanico, con pelliccia folta e morbida, con corpo di circa 12-15 cm di lunghezza e una coda altrettanto lunga.

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Ha orecchie sottili senza pelo e naso rosa (a volte rosso a causa della circolazione, perché ama dormire e mangiare a testa in giù).

Ha occhi grandi con grandi pupille (in quanto animale notturno).

Una delle caratteristiche più peculiari (oltre al marsupio) è il patagio, cioè una membrana che si estende dalle estremità anteriori a quelle posteriori e che viene usato per planare.

In natura, riesce a coprire distanze anche di 50 metri e con l’aiuto del vento può arrivare a raggiungere distanze maggiori.

Per quanto riguarda il dimorfismo sessuale, i maschi sono generalmente più grandi delle femmine.

Il peso di un maschio adulto varia tra 90-160 grammi, mentre il peso di una femmina adulta varia tra i 80-135 g; il peso corporeo medio è di circa 60-150 grammi.

I soggetti maschili si differenziano poi dalle femmine per la presenza di una piccola pallina di pelo sul ventre (i testicoli).

Inoltre, il maschio ha un odore piuttosto acre che perde con la castrazione.

Consigli prima di decidere di scegliere il petauro dello zucchero come animale domestico

Il petauro dello zucchero o Sugar glider è un animale gregario e non può vivere da solo.

Per questo è consigliabile tenere insieme minimo due esemplari (possibilmente dello stesso sesso).

È un animale notturno e non è generalmente adatto a bambini e ragazzi.

In caso di altri animali domestici presenti in casa, non è consigliabile farli socializzare.

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Al momento dell’acquisto scegliere esemplari attivi, con occhi lucidi, pelo secco (non unto), orecchie vigili, coda lunga e vaporosa.

Inoltre, è meglio chiedere all’allevatore di pesare i cuccioli al momento della scelta: il peso minimo di un cucciolo di tre mesi (età minima per separare un cucciolo dai genitori) forte e in salute è di 45-50 grammi.

Si suggerisce di rivolgersi sempre ad allevatori esperti e sempre reperibili e di assicurarsi di avere nelle vicinanze un Medico veterinario esperto in esotici che abbia dimestichezza con la specie.

Il trasporto dei cuccioli deve poi avvenire in un trasportino sicuro, ben coperto ed isolato da sbalzi di temperatura e luce solare.

All’interno del trasportino non ci deve essere segatura o lettiere di alcun genere.

Se il venditore non è provvisto di nidi in doppia stoffa pile (quelli consigliati), procuratene uno prima di andare a prendere i cuccioli.

Il primo consiglio comunque rimane quello di informarsi bene prima di investire tempo e denaro, perché si tratta di un animale complesso, che richiede tempo, cure e dedizione particolari.

Una coppia di Petaurus breviceps (colore basico), insieme a voliera, ruota adatta, accessori, alimentazione, si aggira attorno ai 500,00€/600,00 €.

Comportamento

Prima di prendere in casa una coppia di petauri, bisogna capire bene che sono animali notturni con molti vocalizzi.

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Uno di questi viene definito barking e ricorda il latrato di un cane di piccola taglia, un suono molto acuto che può svegliare anche il sonno più profondo in casa, ma anche quello dei vicini.

In media si sveglia alle 22/23 per andare a dormire alle 6/7 del mattino.

Oltre che della nostra presenza, richiede di poter uscire dalla voliera quotidianamente almeno due o tre ore per notte.

Socializzazione

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La socializzazione è molto importante per i petauri: li aiuterà a vivere tranquillamente nella loro nuova casa; renderà più facile prendersi cura di loro per i diversi compiti quotidiani come nutrirli, giocare con loro, ma anche portarli dal veterinario.

Benché sia incline alla compagnia dell’uomo, il percorso di socializzazione però potrebbe richiedere tempo: sono pochissimi i casi in cui gli animali si lasciano coccolare.

Non bisogna aspettarsi che siano come un gatto o un cane.

Riproduzione

La maturità sessuale varia da esemplare ad esemplare: nella femmina può avvenire dal sesto mese, nel maschio già dal quarto mese OOP (out of pouch = fuori dal marsupio).

Nel caso in cui avvenga la fecondazione, la gestazione uterina avrà una durata di 16 giorni.

La mamma partorirà da uno a due piccoli, rarissimamente tre, che, aiutati da un canale di saliva creato dalla neomamma, troveranno la via per entrare nel marsupio.

Una volta dentro, si agganceranno a una mammella.

La gestazione marsupiale può durare 8-9 settimane, in base a quanto sono grandi i cuccioli.

Alimentazione del petauro dello zucchero in natura e in ambiente domestico

In natura si nutre di linfa liquida e gommosa (gomma arabica-acacia, eucalipto, melata), che estrae dagli alberi attraverso i denti squarciando la corteccia.

Gran parte delle proteine durante l’anno derivano dal polline che estrae da svariati fiori; in primavera ed estate per un buon 5% da insetti vari e piccoli vertebrati; uova di uccelli; lucertole e piccoli roditori.

Considerando che la linfa e il nettare (alimenti liquidi) sono il cardine principale della dieta di un esemplare durante l’autunno e l’inverno, con non più del 22% della dieta composta da proteine provenienti dagli insetti, questo mette in luce quanto sia il cibo molle il principale sostentamento alimentare.

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L’alimentazione in cattività è un argomento molto complesso e in base al paese variano le indicazioni a disposizione.

Esistono varie soluzioni per alimentare correttamente questi piccoli marsupiali.

Nel nostro Paese sono presenti la Fresh diet e da qualche anno anche la SGS2 diet.

Affinché la dieta risponda correttamente al fabbisogno giornaliero, gli animali non devono poter scegliere gli alimenti con i quali nutrirsi: questo determina l’esclusione di un alimento piuttosto di un altro e conseguentemente una carenza o un sovradosaggio di uno o più nutrienti.

Se alimentato correttamente l’odore di feci e urine è impercettibile.

Questo animale può essere quindi facilmente soggetto a patologie legate alla scorretta alimentazione come, ad esempio, i fecalomi (masse dure di feci che si formano negli ultimi tratti dell’intestino e possono provocarne l’ostruzione) e la carenza di calcio.

L’importanza di calcio e fosforo

Il calcio e il fosforo rappresentano oltre il 70% di tutti i minerali corporei.

Nelle ossa dei mammiferi il rapporto calcio:fosforo (Ca:P) è di 2,2:1.

Quando si approntano i piani alimentari è necessario che i due minerali abbiano sempre un rapporto di circa 2:1 per non alterare il loro assorbimento e la loro utilizzazione.

Il petauro dello zucchero non si esime da questo equilibrio, anzi, essendo un animale notturno ed estremamente attivo necessita di mantenere le ossa forti, ma soprattutto sane e funzionali.

In ogni alimento vi è contenuta una certa dose di calcio e di fosforo, quest’ultimo è utile per l’assorbimento del calcio stesso, ma se in dose pari o superiore ne inibisce l’assorbimento.

Bisogna, quindi, scegliere alimenti corretti, ma anche e soprattutto integrare con il calcio in polvere o liquido per prevenire qualsiasi possibile malattia legata alla sua carenza.

L’habitat necessario

La voliera dev’essere un luogo sicuro, caldo e accogliente.

La sua grandezza dipenderà dal numero di esemplari che la abitano.

Per due esemplari la voliera standard può essere alta 160-170 cm x 60-70 cm di larghezza, ma più alta e larga è meglio sarà per gli animali.

Bisogna considerare 1 metro quadro per ogni esemplare, mentre le sbarre devono essere distanti 10 mm l’una dall’altra.

Deve contenere almeno due beverini a goccia (quelli per criceti), vari nidi in doppia stoffa pile dove possa poter dormire al caldo, giochi, liane, passerelle (amache).

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Una o due ruote sono fondamentali: la ruota deve avere un diametro non inferiore ai 28 cm e deve essere sprovvista del perno centrale.

La voliera va posizionata in un luogo tranquillo, non di passaggio, senza correnti d’aria, ma soprattutto non a contatto con la luce solare diretta.

Va coperta su 3 lati più soffitto per evitare spifferi d’aria, ma gli animali devono poter percepire l’imbrunire per regolare il ciclo sonno-veglia, quindi è importante non lasciarli al buio di giorno.

L’intero ambiente deve avere una temperata minima di 20-22 °C con un tasso d’umidità compreso fra il 45 ed il 60%.

Non è un animale adatto a vivere fuori casa, quindi la voliera non può essere lasciata all’esterno, nemmeno in estate.

Il petauro dello zucchero, come la maggior parte degli animali, vive più a lungo in cattività.

L’aspettativa di vita, se alimentato correttamente e impegnandosi quotidianamente nelle sue cure, è in media 12 anni.

Classificazione scientifica
Nome comune Petauro dello zucchero o Sugar glider
Classe Mammalia
Ordine Diprotodontia
Famiglia Petauridae
Genere e specie Petaurus breviceps

 

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Articolo e foto di Alan Pasotti

www.sugarglideritalia.com
FB. Petauro dello zucchero | Sugar Glider Italia
IG. @SugarGliderItalia – @ThePasottis
info@sugaglideritalia.com

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