Il criceto e le “altre” malattie

Il criceto può essere interessato da numerose malattie, alcune più frequenti di altre. Vediamone alcune.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini

malattie criceto
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In precedenti articoli abbiamo già trattato alcune delle malattie più frequenti nel criceto.

In particolare abbiamo parlato di problemi ai denti, ectoparassiti, noduli, tasche guanciali, parassiti gastro-intestinali e delle principali affezioni della cute.

Con questo articolo concluderemo la trattazione descrivendo brevemente le altre patologie più frequenti in modo da chiudere il cerchio.

Patologie gastro-enteriche

Le principali cause di patologie gastro-enteriche nel criceto sono gli endoparassiti, dei quali abbiamo parlato in precedenza, le infezioni, lo stress e gli errori alimentari.

Il più delle volte alla base di un problema intestinale c’è più di una delle cause sopra elencate, per questo motivo le affezioni a carico di questo apparato sono per lo più indicate come “plurifattoriali”.

Sindrome della coda bagnata o Wet Tail

Per rimanere in tema di multifattorialità, la prima patologia cui vogliamo accennare è la “Wet Tail” o “ileite proliferativa” o ancora “sindrome della coda bagnata”.

Questa patologia si manifesta soprattutto nei giovanissimi intorno allo svezzamento o nelle settimane immediatamente successive e può essere responsabile di una mortalità molto elevata.

Tra le cause ricordiamo il cambio di alimentazione, lo stress e il sovraffollamento e la concomitante azione patogena di infezioni batteriche, protozoarie e parassitarie.

La sintomatologia è in genere di tipo acuto o iperacuto con diarrea maleodorante, liquida o sanguinolenta, che imbratta il perineo e la coda (da qui il termine “coda bagnata”), con conseguente disidratazione.

Sono presenti anche letargia, debolezza e pelo arruffato.

Malattia di Tyzzer

Simile alla Wet Tail per quanto riguarda la mortalità e i sintomi, ma caratterizzata per lo più da una diarrea giallastra, è la malattia di Tyzzer, una patologia enterica molto grave per questo animale causata da un batterio (Clostridium piliformis).

Altre patologie

Tra le altre affezioni dell’apparato gastro-enterico troviamo varie enteriti di natura infettiva, epatiti croniche e steatosi epatica, quest’ultima frequente nei soggetti obesi.

malattie criceto cibo

Costipazione e ostruzione

La costipazione, cioè il rallentamento o addirittura il blocco del transito intestinale, può essere causata dalla scarsità di acqua a disposizione e dal consumo di cibi secchi.

Nei casi più gravi può evolvere in ostruzione.

Altre cause di ostruzione sono l’ingestione di corpi estranei, fibre tessili o materiale della lettiera.

L’animale costipato od ostruito potrebbe rifiutare il cibo, diminuisce o addirittura interrompe la produzione di feci e non è rara la dilatazione dell’addome, conseguente a fermentazioni del materiale alimentare rimasto fermo.

Disbiosi

Fenomeni di disbiosi con conseguente diarrea possono essere causati dall’impiego inappropriato di antibiotici o più in linea generale da somministrazione di alimenti inadeguati.

Le affezioni dell’apparato gastroenterico, oltre a diarrea (o al contrario stipsi), dimagrimento e disidratazione, possono causare dolore all’animale che si presenta debole, si muove poco, mostra segni di disagio e inarca la schiena.

Malattie respiratorie del criceto

Le affezioni delle vie respiratorie si manifestano solitamente con scolo oculo-nasale, starnuti e respirazione difficoltosa.

Il criceto è una specie a respirazione nasale obbligata.

Pertanto anche problemi apparentemente banali come una semplice rinite possono impedire all’animale di respirare con conseguenze molto gravi.

All’interno dell’apparato respiratorio sono comunemente presenti microrganismi che, in condizioni naturali, convivono con l’ospite senza causare malattia.

In presenza di alcuni fattori però, come ad esempio sbalzi di temperatura, correnti d’aria, stress, condizioni di gestione inadeguate, presenza di polveri o ammoniaca e la concomitanza di altre patologie debilitanti, tali microrganismi possono “scatenarsi” e iniziare a creare problemi.

Dalle alte vie respiratorie, poi, le infezioni possono raggiungere bronchi e polmoni, determinando la comparsa di bronchiti e polmoniti, che si aggravano rapidamente fino a evolvere verso un esito letale.

Lesioni traumatiche

Diverse sono le lesioni traumatiche che possono verificarsi in questa specie e numerose possono esserne le cause.

Delle ferite, provocate causate per lo più da morsi, graffi o contatto con superfici abrasive o taglienti presenti all’interno della gabbia abbiamo già parlato in precedenza.

Fratture agli arti possono verificarsi quando una o più zampe rimangono incastrate in mezzo alle sbarre della gabbia o ai raggi della ruota (per questo si preferiscono le ruote “piene”) oppure nel caso di caduta dall’alto (ad esempio dalle mani di un bambino).

Le fratture dei denti sono frequenti nei soggetti che mordono le sbarre della gabbia in maniera insistente, mentre quelle delle ossa di mandibola e mascella, denti compresi, non sono rare e si verificano facilmente in caso di caduta.

Purtroppo possono capitare anche incidenti più complessi e gravi come gli schiacciamenti per calpestamento o per compressione: ad esempio il criceto sul divano che non viene visto prima di sedersi o schiacciato in mezzo a una porta che sbatte, tutte situazioni evitabili con un po’ di attenzione.

Problemi oculari nel criceto

Altra evenienza non rara sono le problematiche oculari, come ad esempio lesioni da graffio o abrasioni, irritazioni conseguenti a polveri, accumulo di sporcizia o vapori derivanti dalle urine che impregnano la lettiera sporca, spesso conseguenza di scarse condizioni di igiene all’interno della gabbia.

L’occhio si presenza “lacrimoso” e irritato, il pelo circostante umido e la cute arrossata.

Le infezioni secondarie localizzate sono frequenti.

E il criceto anziano?

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Quando l’animale invecchia (a partire da 1,5 anni in poi) può sviluppare diverse patologie a carico di alcuni organi (ad esempio l’amiloidosi o l’insufficienza renale, patologie cardiache, fenomeni trombotici e soprattutto tumori come neoplasie mammarie o linfoma cutaneo), che interessano una percentuale elevatissima di soggetti che raggiungono la terza età.

La visita dal veterinario

Eccoci giunti alla conclusione di questo breve excursus in più puntate sulle patologie del criceto.

In caso di comparsa di segnali di malessere, cambiamenti nel comportamento, rifiuto del cibo o lesioni è sempre consigliabile rivolgersi immediatamente al proprio Medico veterinario di fiducia.

Molti dei sintomi descritti in questo e nei precedenti articoli sottendono infatti a malattie che possono evolvere rapidamente con un esito spesso letale per il piccolo paziente.

La rapidità di intervento, la corretta diagnosi e la terapia prescritta e seguita alla lettera fanno la differenza e vanno a vantaggio del criceto e del suo proprietario.

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