Il botulismo nel cane: una patologia non così rara

L'intossicazione botulinica, anche se di difficile identificazione, può interessare anche il cane. La comparsa dei sintomi si ha dopo poche ore e fino a una settimana.

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Il botulismo può colpire anche il cane ed è una patologia che merita di essere conosciuta, per evitare che la sua evoluzione abbia un esito negativo.

Cosa provoca il botulismo?

Il botulismo è causato dalla tossina botulinica prodotta dal batterio Clostridium botulinum.

Si tratta di un bacillo Gram-positivo anaerobico che è presente nel terreno, nei sedimenti marini o d’acqua dolce, nei liquami e occasionalmente nel tubo digerente di alcuni animali (pesci, uccelli o mammiferi).

Sulla base delle loro proprietà antigeniche, si distinguono sette tipi di tossine che non colpiscono la stessa specie e nel medesimo modo.

Nei cani predomina il tipo C e, più raramente, il tipo D. Lo stesso vale per il pollame, mentre i bovini sono più colpiti dal tipo D.

Per finire, nell’uomo le intossicazioni sono legate ai tipi A, B ed E, raramente F.

Il batterio si sviluppa preferibilmente tra i 25 e i 37 °C, in ambiente anaerobico, ma ha la capacità di resistere, in maniera duratura, a condizioni meno favorevoli (sbalzi di temperatura, ossigeno, siccità, ecc.).

L’intossicazione avviene per ingestione della tossina preformata o più raramente di spore che colonizzano il tubo digerente (tossinfezione).

La tossina botulinica non attraversa la barriera cutanea, ma può essere assorbita attraverso le mucose.

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La tossina è distrutta dal calore, mentre le spore sono termoresistenti.

L’intossicazione avviene generalmente attraverso l’ingestione di cibo (in particolare carne di pollame ingerita cruda o poco cotta) o di carne avariata, animali morti contaminati, ecc..

Non ci può essere invece contagio tra un animale e l’altro.

Il botulismo nelle diverse specie oltre all’uomo

A causa della difficoltà nella sua identificazione, è possibile che nel cane sia una causa di intossicazione sottodiagnosticata.

Per quanto riguarda le specie interessate, pur essendo le segnalazioni riferibili al bovino un dato non trascurabile, quelle che interessano i cani rimangono la maggioranza.

Il gatto, invece, è molto meno rappresentato (circa sei volte in meno rispetto al cane).

Infine, la maggior parte degli uccelli è particolarmente suscettibile al botulismo.

Sintomi di intossicazione botulinica nel cane

Tra le sostanze note, le tossine botuliniche sono tra le più tossiche. La tossina agisce legandosi alla membrana presinaptica delle terminazioni nervose, a livello di giunzioni neuromuscolari, rendendo i muscoli incapaci di contrarsi.

I disturbi compaiono tra le poche ore e i 6-8 giorni dopo l’ingestione.

All’insorgenza dei primi sintomi occorre subito fare visitare l’animale dal Medico veterinario di fiducia.

I segni clinici sono caratterizzati da paralisi flaccida che si estende gradualmente dagli arti posteriori a quelli anteriori e, nei casi più gravi, ai muscoli facciali, faringei ed esofagei con difficoltà a deglutire.

L’interessamento del diaframma e dei muscoli intercostali, a volte, rende difficile la respirazione.

Si possono osservare anche bradicardia, costipazione e ritenzione urinaria.

Terapia e prognosi del botulismo nel cane

Attualmente non è disponibile alcun farmaco specifico. La somministrazione di siero antibotulinico, entro cinque giorni dall’ingestione, può risultare efficace se la tossina non è penetrata nei neuroni.

veterinario deve garantire le cure urgenti

La terapia consiste essenzialmente nel supportare le funzioni principali dell’animale, in attesa dell’eliminazione spontanea delle tossine: fluidoterapia, nutrizione assistita, ossigenazione, nonché terapie complementari.

La prognosi rimane inizialmente riservata per via dell’intensità variabile dei sintomi.

Questi dipendono dalla quantità di tossina ingerita e dalla sensibilità individuale dell’animale, ma anche per le possibili complicanze.

Il recupero può richiedere da due a tre settimane, ma anche di più.

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