Perché è importante proteggere cane e gatto dai flebotomi?

La profilassi antiparassitaria del tuo animale è importante, ma la regola aurea è sempre una: segui sempre le prescrizioni e le indicazioni del Medico veterinario.

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Proteggere la salute del tuo cane e del tuo gatto attraverso una corretta profilassi antiparassitaria significa garantire benessere al tuo animale domestico e salvaguardare il vostro rapporto quotidiano, ma è importante anche per la sanità pubblica, in particolar modo quando si parla di flebotomi.

Cosa sono i flebotomi?

Detti anche pappataci, i flebotomi (Phlebotomus spp.) non sono zanzare, ma piccoli insetti volanti, presenti in molte aree del bacino del Mediterraneo, e vettori di malattie.

Le malattie da vettori

In generale, per malattie da vettori s’intendono quelle causate da agenti infettivi (come batteri, virus, e parassiti) trasmessi da artropodi vettori.

Questi possono essere diversi, come zecche, pidocchi, pulci e ditteri ematofagi (insetti volanti che “succhiano il sangue”, quali flebotomi e zanzare).

Le malattie da vettori sono importanti sia perché possono colpire gravemente gli animali d’affezione, sia perché possono riguardare anche l’essere umano (zoonosi).

Inoltre, non è possibile prevederne sempre la trasmissione, anche a causa del cambiamento climatico e dell’aumentata mobilità globale.

Significa che se il vettore di un determinato patogeno si diffonde in aree geografiche in cui non era presente, si potrà avere anche un’espansione dell’area per la malattia trasmessa da quel dato vettore.

Il Medico veterinario, considerando diversi fattori, inclusi eventuali spostamenti, il periodo stagionale e l’area geografica in cui vive il pet, darà i migliori consigli su come comportarsi.

Flebotomi e leishmaniosi

I flebotomi sono vettori del protozoo che causa la leishmaniosi e sono quindi considerati insetti d’importanza clinica.

La leishmaniosi è una malattia da vettore che può colpire gravemente il cane, animale che in Europa ne è anche il principale serbatoio.

La leishmaniosi canina ha una maggior prevalenza, ma esiste anche nel gatto, nel quale però solitamente si presenta in forma subclinica.

Il protozoo che causa la patologia (Leishmania infantum) è però agente di zoonosi (può essere trasmesso all’uomo) e rappresenta, quindi, un problema di sanità pubblica.

L’animale domestico trasmette la leishmaniosi all’essere umano?

No, sono le punture dei flebotomi a trasmetterla, sia all’uomo che all’animale domestico.

Per questo è importante la protezione dalle punture dei pappataci, sia nel pet che nell’essere umano (con particolare attenzione a soggetti a rischio e bambini).

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Come evitare la leishmaniosi?

Per limitare il rischio di leishmaniosi, attualmente nel cane viene raccomandato l’uso combinato del vaccino e di sostanze considerate repellenti contro flebotomi e zanzare.

Come indicato dall’Esccap (European scientific counsel companion animal parasites), “nelle aree endemiche per l’infestazione da leishmania, i cani devono essere trattati mensilmente con prodotti repellenti per i flebotomi.

E nel gatto?Nei gatti la necessità del trattamento preventivo dovrebbe essere consigliata in base al rischio individuale”, sarà sempre il Medico veterinario a dare le giuste indicazioni in base alla specie e al singolo caso.

Esistono anche altre misure di controllo, che possono aiutare a ridurre il rischio di punture da parte di questi ditteri ematofagi, come:

  • tenere i cani al chiuso all’alba e al tramonto (quando i flebotomi sono più attivi), nel periodo dell’anno a maggior rischio di punture;
  • utilizzare insetticidi ambientali e applicare su porte e finestre zanzariere a maglie strette (< 0,4 mm², impregnate di repellenti per i ricoveri notturni).

Cosa significa attività repellente?

Con azione repellente si indica un’attività “anti-puntura” nei confronti di insetti ematofagi quali sono i flebotomi (Phlebotomus perniciosus) e le zanzare (Culex pipiens, Aedes aegypti), che consiste essenzialmente nell’impedire il contatto tra questi insetti e l’animale.

Quali sostanze hanno un’attività repellente?

I piretroidi, come ad esempio la permetrina, da usarsi topicamente nel cane, ma mai nel gatto.

Esistono anche formulazioni combinate di fipronil e permetrina (destinate solo al cane), che determinano un’attività insetticida e acaricida contro:

  • pulci (Ctenocephalides spp.), contro le quali l’attività sarà immediata e persistente;
  • zecche (Rhipicephalus sanguineus, Dermacentor reticulatus e Ixodes ricinus);
  • flebotomi e zanzare (attività repellente).

Attenzione al gatto

Nella profilassi antiparassitaria a uso esterno, in particolare, nel gatto va evitato il fai-da-te e l’uso di prodotti destinati al cane sul gatto.

Questo perché per l’azione protettiva topica contro le punture di flebotomi e zanzare, nel cane è contemplato l’uso di piretroidi.

Nel gatto però i prodotti contenenti piretroidi sintetici o amidine (a meno che queste ultime non siano appositamente registrate in questa specie) risultano tossici.

In ogni caso, è importante sempre chiedere un consiglio medico-veterinario sul prodotto giusto da usare ed evitare il fai-da-te.

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