Fratture e problemi ortopedici negli uccelli

Cosa fare e cosa non fare in caso di fratture dei volatili domestici? Ecco le indicazioni per il primo soccorso in casa in caso di incidenti con lesioni dell'apparato schelettrico.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

fratture uccelli
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Sia in casa che in allevamento agli uccelli possono capitare incidenti lievi o gravi, con lesioni e fratture dell’apparato schelettrico.

Le cause possone essere diverse: attacco da parte di predatori (gatti o rapaci), lotte gerarchiche, cadute accidentali della gabbia, ferite o fratture agli arti perché intrappolati tra sbarre o posatoi poco sicuri, traumi da urto accidentale (finestre, soprammobili).

Le ferite superficiali possono essere medicate, disinfettate e trattate localmente.

Le fratture o le ferite che causano imponenti emorragie mettono in serio pericolo la vita il volatile e vanno trattate rapidamente presso una struttura veterinaria.

Fratture negli uccelli

Prima di tutto occorre fare una distinzione di specie e dimensione.

Fratture uccelli canarino

Nei piccoli passeriformi come canarini o piccoli esotici la risoluzione di una frattura difficilmente potrà essere mediante chirurgia (osteosintesi).

In questi casi possono essere attuati bendaggi contenitivi che svolgono egregiamente la loro funzione.

fratture uccelli gheppio omero 17

Per uccelli di dimensioni superiori ai 150-200 grammi possono essere prese in considerazione le tecniche di chirurgia ortopedica.

In tali casi si utilizzeranno ad esempio fissatori interni o esterni con chiodi in acciaio chirurgico di varie dimensioni.

Il primo soccorso in casa in caso di fratture: cosa fare e cosa non fare

Il primo soccorso del proprietario non deve essere un goffo tentativo di “steccaggio” con materiali fantasiosi reperiti in casa.

È consigliato eseguire un tamponamento delicato, ma sicuro di ferite ed emorragie.

Questo può essere fatto mediante compresse di garza possibilmente sterile e soluzioni disinfettanti adeguate.

A tal fine si possono utilizzare, ad esempio, soluzioni diluite a base di iodio (in ragione di 1 parte di soluzione iodata e 9 parti di acqua o soluzione fisiologica) o perossido di idrogeno.

Si può effettuare una contenzione leggera dei monconi, in modo da evitare rotazioni o gravi dislocazioni.

Questo però solo se ben in grado di creare fasciature temporanee.

In caso contrario, molto meglio confinare l’infortunato in una scatola di cartone, sul cui fondo adagiare un buon strato di carta assorbente, e portarlo urgentemente dal Veterinario.

Bendaggi mal eseguiti possono causare ischemia, disallineare i monconi ossei fratturati, causando ulteriori fratture.

Se eseguiti comprendendo anche il corpo del volatile, possono inoltre impedire una corretta escursione toracica e addominale con insufficiente ventilazione e asfissia.

Fratture in piccoli uccelli

In genere in piccoli fringillidi o passeriformi esotici fratture di ali o zampe vengono immobilizzate mediante bendaggi leggeri.

A tal fine si possono utilizzare cerotto carta, rinforzato da strati sovrapposti, oppure fasciature elastiche non compressive.

In alcuni casi si ricorre a “steccature” con materiali leggeri ma rigidi, interponendo sempre però un tessuto morbido che assicuri la corretta circolazione sanguigna.

I monconi ossei bloccati in posizione fisiolgica restano in posizione per almeno 10-15 giorni, fino a risoluzione.

In genere per fratture distali degli arti come tibia o tarso sono applicati cerotti sovrapposti, in modo tale da bloccare in posizione fisiologica l’arto.

In tal modo si agevolano sia i movimenti del volatile, sia il suo riposo sul trespolo.

Per fratture di omero o femore invece è preferita una fasciatura a 8 che tenga in posizione di riposo l’intero arto ripiegato al corpo.

fratture uccelli fasciatura

Psittacidi piccoli e grandi: cosa fare in caso di fratture

Il discorso cambia davanti a un robusto becco e un caparbio soggetto in grado di togliersi ogni costrizione.

Per piccoli psittacidi come cocorite e inseparabili possono essere attuati gli stessi bendaggi illustrati nei piccoli passeriformi.

Questi volatili devono però essere protetti con un collare elisabettiano di peso e lunghezza adeguato da lasciare in sede fino alla rimozione del bendaggio.

In caso di psittacidi o volatili di peso superiore il discorso è diverso.

Si deve considerare l’opportunità di coinvolgere un Medico veterinario specializzato in ortopedia che sappia applicare la tecnica più appropriata per la riduzione dei monconi.

 

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