Sempre più spesso i proprietari scelgono diete alimentari raw, preparate autonomamente con ingredienti freschi crudi come carne, frattaglie e ossa, perché le ritengono più salutari e complete rispetto a quelle industriali, umide o secche.
Non esistono però molti studi che confrontino i reali benefici delle due tipologie di diete, o che indichino la superiorità delle diete crude fai da te, mentre ne sono noti i rischi, a partire da quello di squilibri nutrizionali e fino a quelli di tipo microbiologico e zoonosico, soprattutto per gli immunodepressi.
D’altronde la percezione è che per arrivare a questa scelta le persone si affidino più a Internet che al proprio medico veterinario di fiducia.
Un’equipe di ricercatori del Dipartimento di Medicina animale, produzione e salute dell’Università di Padova ha quindi voluto capire quali siano le reali motivazioni che spingono i proprie‐ tari di cani a decidere di alimentare i loro animali con questa tipologia di diete e quali conoscenze abbiano al proposito.
Per questo è stato allestito un questionario distribuito via Internet, al quale hanno risposto 218 proprietari di cani.
Dallo studio, è emerso che i vantaggi che i proprietari riconoscono a queste diete sono principalmente la possibilità di controllarne la composizione (125/218, 57%), il fatto che le proteine animali ne siano il principale componente (51/218, 23%) e che il cane impieghi molto tempo a mangiare con conseguente maggior senso di sazietà (23/218, 11%).
Pochissimi hanno menzionato l’appetibilità (3%), l’assenza di carboidrati (1%) o il fatto che gli ingredienti siano crudi (1%).
Gli svantaggi invece sono dati dal doversi procurare gli ingredienti (38%); la lunga preparazione (22%); il costo (13%).
Sono meno considerati rischi per la salute del cane: ingestione di ossa (5%) o che alcuni ingredienti facciano perdere l’appetito (4%) o provochino diarrea o vomito (2%).
Qualcuno ha menzionato il fatto che gli ingredienti occupino troppo spazio nel frigorifero e che non sia possibile controllare che il cane riceva questa dieta se affidato a qualcun altro.
Sebbene la dieta raw assomigli a quella del lupo più di quelle confezionate e ciò soddisfi i bisogni comportamentali del cane, oggi questo animale grazie all’addomesticamento può utilizzare altri nutrienti, quindi l’uso di una dieta raw solo per escludere i carboidrati può essere semplicistico
Per quanto riguarda i supposti benefici sanitari e terapeutici, nonostante le opinioni dei proprietari, non vi è ancora una validazione scientifica sufficiente.
Sarebbe importante dunque ribadire ai proprietari l’importanza di consultare un medico veterinario o un alimentarista e far conoscere le implicazioni sanitarie delle diete raw per aiutarli a operare scelte più consapevoli.
FONTE: La Settimana Veterinaria