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Cane e gatto in condominio, quali regole rispettare?

In condominio, la presenza degli animali domestici, come cane e gatto, non deve creare disturbo, pericolo o altri problemi ai residenti o a chi viene in visita nello stabile. Gli animali possono accedere agli spazi comuni (comprese le scale e l’ascensore) purché non creino problemi di igiene o sicurezza.
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Novità per il riconoscimento degli animali come membri della famiglia

L'orientamento della giurisprudenza verso il riconoscimento degli animali come membri della famiglia sembra aver fatto un altro passo in avanti. Compiuto nella direzione della valorizzazione delle loro esigenze al punto da subordinarle a quelle umane, a meno che queste ultime non siano “comprovate esigenze di tutela di altri interessi costituzionali (ad es. la salute umana)”. (Corte d’Appello di Palermo, Sent. n. 1557/2020).
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Attenti al gatto in condominio! Cosa dice la legge?

La riforma della normativa sulla presenza di animali in condominio ha stabilito che i regolamenti condominiali non possono vietare di possedere o detenere animali domestici come cane e gatto all'interno delle abitazioni private (art. 1138 c.c.). Dagli ultimi dati raccolti (Rapporto Assalco – Zoomark 2019), è risultato che circa il 39% degli italiani ha almeno un cane o un gatto.
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Cosa fare se un cane disturba la quiete del vicinato?

La presenza di animali in famiglia è, per alcuni, irrinunciabile. Ma per altri, può diventare insopportabile. Succede, ad esempio, quando un cane disturba la quiete del vicinato uggiolando o abbaiando di continuo e magari anche di notte. Cosa si può fare, in questi casi?
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Macellazione rituale, tra libertà religiosa e rispetto del benessere animale

La macellazione rituale degli animali è una pratica eseguita nel rispetto di metodi dettati da prescrizioni religiose in base alle quali gli animali devono essere abbattuti quando sono ancora coscienti, perché le carni prodotte possano essere considerate edibili da parte di chi professa le religioni ebraica ed islamica (rispettivamente, carni kosher e halal).
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Calpesto (accidentalmente) la coda del cane e mi morde, di chi è la colpa?

Un bambino passa con la ruota della bicicletta sopra alla coda del cane, procurandogli dolore. Il cane reagisce e morde il bambino a una gamba. La proprietaria del cane viene denunciata e il Giudice di Pace la condanna per il reato di lesioni derivanti dalla omessa custodia del proprio animale (art. 672 c.p.).
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Danni causati dal cane? È responsabile il proprietario o chi lo detiene

In tema di responsabilità per i danni causati dal cane (o dagli animali in generale), la legge stabilisce una stretta relazione tra questi ultimi e il proprietario degli animali stessi o il soggetto che li detiene e ne fa uso. La responsabilità è esclusa solo se i danni si verificano per una causa esterna, eccezionale, imprevedibile e inevitabile (caso fortuito).
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Cane senza microchip ritrovato vagante, tenerlo è un reato?

La Cassazione penale, nella sentenza 11700 del 2012, ha sancito che non è punibile come appropriazione indebita l’acquisizione di un cane ritrovato vagante e privo di segni di riconoscimento - come il microchip - idonei a riconoscerne la proprietà.
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Posso usare l’ascensore con il cane? Cosa dice la legge

E' possibile vietare che il cane (o anche un altro animale d’affezione) sia portato nelle zone comuni come giardino, atrio, scale e anche ascensore? Il codice civile sancisce espressamente il divieto di inserire nel regolamento condominiale qualsiasi norma che impedisca il possesso o la detenzione di animali domestici (quinto comma dell’art. 1138).
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Cane imbratta il muro di un edificio: il proprietario è colpevole?

Cane che imbratta il muro di un edificio, colpevole o non colpevole? Alla Suprema Corte è stato presentato il caso del proprietario di un cane ritenuto colpevole di aver permesso al proprio animale “di orinare sulla facciata di un edificio dichiarato di notevole interesse storico architettonico”, imbrattandolo.
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