In condominio, la presenza degli animali domestici, come cane e gatto, non deve creare disturbo, pericolo o altri problemi ai residenti o a chi viene in visita nello stabile.
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La responsabilità è a carico dei proprietari
Gli animali possono accedere agli spazi comuni (comprese le scale e l’ascensore) purché non creino problemi di igiene o sicurezza.
Rimane comunque valida la responsabilità civile, vigente a carico dei proprietari o dei detentori degli animali, in caso questi causino danni o lesioni a persone, altri animali o cose.
Significa che il proprietario o il detentore, che aveva il compito di vigilare sull’animale nel momento in cui questo ha causato il danno, dovrà risarcire il danneggiato.
Cane e gatto, ecco le regole da rispettare in condominio
Esistono alcune norme di comportamento da rispettare. Vediamole insieme:
- gli animali non possono essere lasciati liberi nelle aree comuni senza adottare le opportune cautele;
- i cani devono essere tenuti al guinzaglio e, se aggressivi, devono indossare la museruola;
- i proprietari devono garantire che i loro animali non disturbino la quiete e non compromettano l’igiene dei luoghi;
- gli animali non possono essere lasciati soli in casa o sul balcone, se da questo derivano danni alla loro integrità psico-fisica oppure disturbo ai condomini; in questi casi, a carico del proprietario si possono configurare i reati di abbandono di animali o di disturbo della quiete pubblica, qualora siano superati i limiti della normale tollerabilità (per odori, derivanti da cattiva igiene oppure rumori causati dall’abbaiare continuo). Per stabilire con certezza questi limiti siano superati, sarà necessario procedere ad un accertamento tecnico.
Quando si possono allontanare gli animali dal condominio?
Un animale può essere allontanato da un condominio solo in casi di particolare gravità, quando ad esempio, sia causa di problemi igienico-sanitari o di disturbo in forme particolarmente intollerabili oppure qualora sia riconosciuto come pericoloso. Tutte queste condizioni devono essere documentate e, allo scopo, si può chiamare il Servizio veterinario pubblico.