Quando si adottano canarini, cocorite, pappagalli o altri volatili da compagnia non si deve pensare solo alla loro alimentazione o pulizia, ma anche ai giochi e al loro movimento.
Perché anche gli uccellini da compagnia hanno le loro esigenze.
Difatti, gli uccelli hanno necessità di fare molto movimento e di volare, questo è fondamentale per la loro salute sia psichica che fisica.
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Motivarli al movimento con piccoli premi
I canarini non giocano come i pappagalli, non imitano e non distruggono giochi o materiali per conoscere il contenuto o cercare all’interno qualche premio. Però anche loro necessitano di stimoli.
L’attività fisica è molto importante per il canarino. Per stimolarlo nel movimento può essere utile appendere rametti, erbe aromatiche, verdure, ecc., distribuiti in vari punti visibili e raggiungibili.
Molto spesso questi punti devono essere variati, aumentando la difficoltà, senza però rendere inaccessibile il premio per non demotivare e frustrare il canarino.
Offrire ciotoline contenenti piccole macedonie di frutta e verdura, tagliate in modi diversi e abbinando colori diversi può essere un’ottima stimolazione visiva e gustativa.
Stimoli diversi e giochi adatti al canarino
I posatoi non devono essere tutti fissi. Per sviluppare la muscolatura e al contempo divertire il canarino è utile sostituire alcuni posatoi con rametti flessibili su cui appendersi e altalenarsi, ma anche forniti di gemme o foglie da poter beccare e mangiare.
Rompere, staccare, pulire, cercare diventa un ottimo esercizio contro la noia, che attiva le capacità mentali e favorisce il comportamento etologico tipico della specie.
Anche le corde di canapa o i giochi per piccoli pappagalli con corde naturali e legni sono alla portata dei canarini.
Un trucco per convincerli a fare ginnastica sulle corde è appendere alle stesse qualche foglia di tarassaco, piantaggine o centocchio.
Le corde di cocco o canapa possono essere annodate e appese a guisa di piccole scale.
Importante è anche il materiale, perché le corde in nylon o cotone hanno fibre che rischiano di annodarsi sulle zampe o le dita, causando ischemia e necrosi.
In gabbia o anche nella stanza dedicata al volo libero si possono appendere piccole fascine di erbe o paglia o cortecce, in cui inserire pezzi di verdura (ad esempio carote o cetrioli tagliati a julienne) per stimolare la ricerca del cibo.
Infine, un gioco che non può mancare in una voliera o nella stanza dove i canarini possono volare liberamente è un piccolo albero su cui arrampicarsi.
Questo è realizzabile con un capiente vaso da fiori ripieno di torba specifica per ornitologia o sabbia di fiume (sterilizzata in forno qualche minuto) e alcuni rami, anche secchi, piantati all’interno.
Questo intrattenimento può essere quindi posizionato sia in casa che in voliera.
Ai rami si possono poi appendere spighe di panico, cordicelle con cibo, nastrini di carta, verdura, palline ecc.
Il bagno in acqua per pulirsi ma anche per giocare
Per la loro igiene e per gioco i canarini devono avere a disposizione un’adeguata vaschetta, con base non scivolosa, contenente acqua in cui poter fare il bagno.
Va messa a disposizione ogni giorno per pochi minuti, meglio di mattina.
L’acqua deve essere a temperatura ambiente o appena tiepida, sia in estate, sia in inverno.
Dopo il bagno la vaschetta va rimossa e pulita per evitare che i canarini bevano l’acqua ormai sporcata.
Molti canarini non entrano in una vaschetta con base trasparente, per ovviare al problema è possibile adattare un tappetino in plastica tipo “erba finta”.
Volo libero e ritorno in gabbia
Gli uccelli come detto hanno bisogno di fare movimento e soprattutto di volare.
Dare loro la possibilità di fare questo movimento influisce positivamente sulla loro salute sia fisica, sia psichica.
Prima di lasciar volare libero un canarino, in una stanza o veranda, occorre aver stabilito con lui un buon rapporto.
Deve essere abituato all’ambiente, all’uomo, ai rumori, colori e odori della casa, ad essere avvicinato o addirittura al contatto fisico, che per un canarino significa appollaiarsi volontariamente e fugacemente su un dito.
Se non è possibile per l’indole o la scarsa socializzazione (l’uccellino conosce l’uomo ma non è confidente), la scelta migliore è mantenerlo in una voliera.
Se invece ci sono buone possibilità di convivenza e contatto, l’ideale sarebbe poter creare un angolo della casa dove poter dare libertà di volo, esplorazione dell’ambiente e interazione con gli altri abitanti della casa.
La stanza deve essere messa in sicurezza. Finestre e porte chiuse, vetri protetti con tende in tessuto o a listarelle per attutire eventuali errori di frenata, animali domestici possibili predatori allontanati in un’altra stanza, contenitori (pentole, ecc.) con acqua devono essere chiusi o rimossi (rischio annegamento o ustione).
Così come tutte le sostanze potenzialmente tossiche o nocive (medicinali, sigarette, cioccolatini, detersivi, concimi per piante, ecc.), cassetti o piccoli spazi dietro i mobili vanno chiusi o protetti.
Inoltre, l’ora del volo libero deve divenire un rituale noto a tutti, per evitare incidenti come schiacciamenti o urti potenzialmente fatali.
Infine, conoscendo le abitudini e la curiosità innata dei canarini è opportuno predisporre nella stanza cibo, acqua e giochi interessanti e sicuri su cui potranno posarsi, cibarsi e divertirsi.
Come convincerlo a rientrare
Il rientro in gabbia deve essere gestito in modo da non traumatizzare o spaventare l’uccellino.
Un trucco in genere molto efficace è quello di lasciare sfogare il volatile richiamandolo alla sua gabbia con un cibo a lui molto gradito.
Un altro sistema è abbassare gradatamente la luminosità della stanza. Il canarino interpreterà l’imbrunire come ora del riposo notturno e si recherà sul suo posatoio abituale spontaneamente.
La porticina deve essere poi chiusa senza fare rumore.
Come ultima ratio il volatile deve essere accompagnato alla gabbia sempre blandendolo con del cibo e senza avvicinarsi alla gabbia, chiudendo lo sportello mediante un lungo spago.
Va evitata la cattura con retini o strofinacci per non venir classificati dall’uccello come pericolosi predatori.
Attenzione, infine, alla convivenza con altri animali domestici potenziali predatori quali cani, gatti o furetti, per evitare morsi e ferite anche molto gravi.
Anche altri uccelli, come pappagalli, per competizione, gelosia o anche solo per carattere possono infliggere gravi lesioni ai conviventi se non monitorati attentamente.
Il testo del presente articolo è stato tratto da: E. Ghelfi: Canarini, conoscerli e allevarli. Point Vétérinaire Italie editore, 2020.