Perché il cioccolato è un alimento pericoloso per il cane?

Perché il cioccolato è pericoloso per cane, gatto e altri animali? Cosa posso fare se il mio animale domestico lo mangia per errore? Ecco le risposte.

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A cura di: Prof. Agostino Macrì

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Il cioccolato, come il tè e il caffè, contiene delle sostanze che esercitano effetti benefici e stimolanti per l’uomo, ma che allo stesso tempo lo rendono un alimento pericoloso per cane, gatto e altri animali.

Gli effetti tossici del cioccolato

Rispetto al tè e al caffè, il cioccolato ha un buon valore nutrizionale per la presenza di grassi, proteine e  carboidrati.

Inoltre, sono presenti sali minerali, vitamine, antiossidanti che sono utili complementi alimentari.

Gli effetti stimolanti sono dovuti a delle sostanze chimiche naturali appartenenti al gruppo delle xantine.

Fanno parte di questo gruppo caffeina, teobromina e teofillina che, rispettivamente, troviamo nel caffè, nel cacao, con cui si prepara il cioccolato, e nel tè.

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Queste sostanze sono però dei veri e propri veleni per i cani e per i gatti.

La tossicità è dovuta al fatto che esse sono rapidamente assorbite attraverso la parete intestinale, entrano nel circolo sanguigno e raggiungono il fegato.

Nel fegato umano le xantine sono metabolizzate e trasformate in derivati idrosolubili che sono poi eliminati con le urine.

Il fegato dei cani e dei gatti non è invece in grado di metabolizzare queste sostanze.

Rimangono quindi inalterate per diverso tempo provocando effetti tossici, la cui gravità dipende dalla dose assunta.

La pericolosità del cioccolato dipende dalla dose assunta da cane o gatto

Per la teobromina, ma anche per la caffeina e la teofillina,  100–200 mg per kg di peso corporeo possono risultare letali.

Se le dosi assunte sono di 40–50 mg per kg di peso corporeo si possono avere effetti negativi sul sistema cardiocircolatorio.

Dosaggi di circa 20 mg causano disturbi gastrointestinali, quali vomito e diarrea.

Il cioccolato non è tutto uguale

Un grammo di cacao in polvere contiene poco meno di 30 mg di teobromina.

Nel cioccolato fondente scende a circa 16 mg per grammo, mentre nel cioccolato al latte si scende da 2 a 5 mg, in funzione della quantità di cacao presente.

Nel cioccolato bianco la quantità di teobromina è invece trascurabile.

La taglia dell’animale è importante

Facendo riferimento a questi dati si può facilmente calcolare che un cane di piccola taglia se mangia qualche quadratino di cioccolato fondente può morire.

Ovviamente il pericolo è minore se la stessa quantità viene mangiata da un cane che pesa qualche decina di kg.

Attenzione a quello che mangiano o bevono i nostri animali da compagnia

Anche se il pericolo di un’ingestione accidentale di tè o caffè è inferiore a quella del cioccolato bisogna ricordare che una tazzina di caffè può contenere oltre 50 mg di caffeina.

Infine, ricordiamo che alcune bevande “energetiche” e anche le “cole” contengono quantità importanti di caffeina.

Ovviamente bisogna evitare assolutamente che siano bevute dai nostri amici a quattro zampe.

Anche se la stragrande maggioranza dei proprietari di cani o gatti conosce il pericolo dell’ingestione di cioccolato, tè, caffè e bevande energetiche è opportuno ribadire l’invito a fare la massima attenzione a quello che mangiano (o bevono) i nostri animali.

Non si può dimenticare che anche l’alcol e il dolcificante xilitolo sono pericolosi.

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Cosa fare in caso di ingestione di cioccolato?

Se però nonostante le precauzioni gli animali dovessero ingerire alimenti o bevande pericolose è necessario rivolgersi nel più breve tempo possibile al Medico veterinario fornendo le informazioni sulle modalità di assunzione.

Nel caso del cioccolato è importante riferire se si è trattato di fondente, al latte oppure bianco.

Infine, si ricorda che i trattamenti terapeutici richiedono interventi professionali piuttosto complessi.

Pertanto si raccomanda di non tentare cure improvvisate, che potrebbero peggiorare la situazione.

Autore: Agostino Macrì, Unione Nazionale Consumatori

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