Movimenti della coda nel cane: qual è il loro significato?

Sapere quali sono i diversi significati dei movimenti della coda nel cane ci aiuta a capire cosa prova il nostro fedele compagno e cosa ci vuole comunicare in quel momento.

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A cura di: Dott.ssa Irene Cassi

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La coda con i suoi movimenti ha un ruolo decisamente importante nella comunicazione del cane.

In base, infatti, a come l’animale la porta e la muove è possibile capire il suo stato emotivo.

Da quanto emerge da più studi la coda del cane rappresenterebbe infatti lo “specchio della sua anima”, assumendo un ruolo decisamente importante nella comunicazione, perché consentirebbe a chiunque di capire il suo stato emozionale.

La maggior parte delle persone se vedono un cane scodinzolare pensano che sia felice. In realtà, questo movimento non sempre ha quel significato.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i diversi significati dei movimenti della coda nel cane per poter capire cosa prova il nostro fedele compagno e cosa ci vuole comunicare in quel momento.

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I diversi significati dei movimenti della coda nel cane

Posizione della coda

La posizione della coda è un elemento utile e di facile osservazione per comprendere cosa prova il cane in quel momento.

Se l’animale tiene la coda tra gli arti posteriori, la cosiddetta “coda tra le gambe”, vuole esprimere la sua estrema sottomissione o paura.

Una coda portata in alto, sopra la linea del dorso, è un segnale di minaccia, accentuato se viene inarcata o tenuta in posizione verticale.

Tuttavia, la coda arrotolata sul dorso non sempre significa minaccia, perché può anche essere una caratteristica intrinseca di razza (pensiamo allo Spitz di Pomerania che la porta così naturalmente).

Movimenti della coda del cane

Anche il movimento della coda è un indice utile per capire lo stato emozionale del pet.

Se un cane tende a muovere la coda lentamente e sotto la linea dorsale indica che è rilassato, è felice e ha buone intenzioni.

Se invece il cane tiene la coda alta e rigida e la muove rapidamente è nervoso.

L’emozione sta nella coda

Per gli studiosi attraverso la coda sarebbe possibile comprendere lo stato emotivo di un cane.

Secondo, infatti, una ricerca condotta in Italia dai professori Quaranta, Siniscalchi e Vallortigara, e pubblicata sulla rivista Current Biology la direzione della coda avrebbe un ruolo decisamente importante.

Consentirebbe infatti di capire immediatamente se il cane in quel preciso momento sta provando un’emozione positiva o negativa.

Da quanto indicato nello studio, la direzione della coda dipenderebbe dall’area cerebrale attivata.

Stimoli positivi attiverebbero l’emisfero cerebrale sinistro, determinando un movimento della coda dal centro verso destra.

Stimoli negativi, invece, attiverebbero l’emisfero destro determinando un movimento della coda verso sinistra.

Quindi, se la coda si muove verso destra il cane proverebbe un’emozione positiva, se a sinistra negativa.

Questo spiegherebbe il motivo per cui molte volte il cane reagisce male quando gli si avvicina un conspecifico, scodinzolando.

Il pet in quel momento, secondo gli studiosi, capirebbe infatti ciò che spesso, per non conoscenza o per scarse capacità di osservazione, sfugge all’uomo.

Cioè quello scodinzolio non rappresenta un segno positivo, ma è indice di nervosismo e di cattive intenzioni.

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Coda a destra o coda a sinistra

Per questo studio sono stati presi in esame 30 cani, 15 femmine e 15 maschi di razze diverse, di età compresa tra 1 e 6 anni.

Ciascun cane è stato collocato in un box e sono state valutate le sue reazioni alla vista di un gatto, di un estraneo, del proprietario e di un cane dominante di grossa taglia.

Tramite una telecamera è stata registrata la reazione di ciascun cane riprendendo i movimenti della coda, la sua velocità e la sua direzione.

Dallo studio è emerso che i cani, sia quando vedevano il proprietario sia un estraneo o un gatto, muovevano la coda verso destra anche se con un’ampiezza diversa, rispettivamente alta, media e bassa.

Quando vedevano un altro cane sconosciuto, invece, la coda si muoveva verso sinistra.

I risultati di tale esperimento rivelano, dunque, che i due emisferi del cervello nei cani controllerebbero emozioni opposte.

L’emisfero di destra dominerebbe nelle reazioni di allontanamento agli stimoli negativi, quello di sinistra nelle reazioni di avvicinamento agli stimoli positivi.

Due emisferi con funzioni diverse anche nel cane

Grazie a numerosi studi, oggi sappiamo che il cane, proprio come l’uomo, ha il cervello diviso in due emisferi e che ciascuno è deputato a svolgere funzioni diverse.

L’emisfero destro è deputato alle abilità spaziali e a creare ed elaborare emozioni e immagini.

Quello sinistro svolge, invece, funzioni logiche e analitiche.

Inoltre, oggi sappiamo, grazie ai numerosi studi che questa lateralizzazione non riguarda solo il cane e l’uomo, ma è un fenomeno ampiamente documentato nel regno animale.

Avere un cervello asimmetrico è sicuramente vantaggioso, perché consente di elaborare informazioni, svolgendo compiti cognitivi diversi contemporaneamente, di risparmiare energia e di avere un’autonomia decisionale.

Neanche il cane muove la coda per niente

Quindi, il popolare proverbio “Neanche il cane muove la coda per niente”, oggi potrebbe essere utilizzato per dire che il cane non muove la coda a caso, ma con uno scopo ben preciso: per comunicare agli altri il suo stato emotivo.

Per farlo utilizzerebbe quindi un linguaggio ben determinato, rispondendo in modo chiaro con uno scodinzolio a destra in caso di emozione positiva e a sinistra in caso di emozione negativa.

Conoscere quindi i diversi significati dei movimenti della coda del cane può aiutare a evitare alcuni problemi, anche durante la passeggiata, dovuti a fraintendimenti che possono portare a dare risposte sbagliate ai segnali dell’animale.

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