La vista e gli occhi degli uccelli

Che tipo di vista hanno i volatili? Tutti gli uccelli hanno la stessa acutezza visiva e gli stessi occhi di un falco o di un'aquila? In verità no. Vediamo quali sono le caratteristiche delle varie specie.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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La vista è uno dei sensi più importanti negli uccelli, ma ogni specie ha le sue peculiarità, non tutti gli uccelli hanno gli stessi “occhi” e la stessa acutezza visiva.

Gli occhi grandi degli uccelli

Un uccello è un’ala guidata da un occhio”  scriveva nel 1943 Andrè Rochon-Duvigeaud, famoso medico oculista umano.

Anatomicamente l’occhio degli uccelli è molto grande, se messo in relazione con il resto del corpo.

Rispetto ai mammiferi risulta essere grande il doppio.

Ne è un esempio l’occhio dello struzzo che misura 50 mm, più del doppio di quello umano (solo 24 mm).

occhi uccelli aquila

L’aquila è l’uccello con l’occhio più grande rispetto alle dimensioni del corpo: nell’aquila di mare misura 46 mm, ma il corpo è 18 volte più piccolo di quello di uno struzzo.

Cosa comporta tutto questo? Più grande è l’occhio e più grande è l’immagine proiettata sulla retina.

Gli uccelli che sono attivi al sorgere dell’alba hanno proporzionalmente occhi più grandi di quelli crepuscolari.

Ma per il volo gli occhi, con il loro contenuto liquido, sono organi pesanti, che risultano poco compatibili, rendendo la testa pesante.

Il peso deve dunque essere ben distribuito e alcuni espedienti aiutano ad alleggerire la strutture.

Ad esempio ossa mineralizzate e pneumatiche, sacchi aerei che si spingono nel collo, assenza di denti, baricentro spostato al centro del corpo con organi più pesanti, come lo stomaco, posti vicini al centro di gravità.

Struttura anatomica dell’occhio dei volatili

Il bulbo oculare è conformato in modo da massimizzare la percezione visiva.

Negli uccelli non è sferico bensì appiattito a poli, “a fungo”.

Ha infatti una parte semisferica anteriore dove è accolto il cristallino e le strutture della camera anteriore (cornea, iride), e una più ampia posteriore.

Nei rapaci notturni la forma del globo oculare invece è pressoché cilindrica/tubulare.

Caratteristica peculiare dell’occhio dei volatili è la presenza di una struttura ricca di vasi, convoluta e ricca di pliche, posizionata nel fondo, in prossimità alla papilla ottica: il pecten.

Questa formazione è fondamentale per fornire ossigeno, trofismo e come regolatore e sensore della pressione oculare.

Gli occhi negli uccelli non sono mobili come quelli dei mammiferi, ma fissi.

Per migliorare la messa a fuoco o le immagini, i volatili muovono la testa o modificano l’apertura pupillare mediante la contrazione dei muscoli ciliari connessi a 10-18 ossicini sclerali, che determinano anche la forma dell’occhio.

La retina è totalmente avascolare. La capacità visiva è però maggiore rispetto ai mammiferi, in quanto la retina si trova in un piano molto vicino alla messa a fuoco per una porzione maggiore.

occhi uccelli rapace

Il campo visivo è diverso

Il mondo è visto dagli uccelli in modi differenti nelle varie specie o categorie.

I predatori necessitano di precisione e acutezza, ma diurni e notturni mostrano occhi molto diversi.

Le prede, come nei mammiferi, necessitano di ampiezza maggiore anche se a discapito della nitidezza, ma ci sono delle eccezioni.

Grossolanamente le tipologie di visioni negli uccelli possono essere suddivise in 3 tipi.

  1. Nel primo tipo la visione frontale è modesta; gli animali in questo caso non vedono infatti la punta del loro becco. Possiedono comunque una visione binoculare, una buona visione laterale e assenza di visione posteriore. Questo è il caso ad esempio di merli, pettirossi e parulidi.
  2. Un secondo tipo, a cui appartengono gli anatidi o le beccacce, è caratterizzato da volatili con occhi posti lateralmente. Sono quindi quasi del tutto sprovvisti di una visione frontale, ma dotati di una visione del mondo decisamente panoramica in tutte le direzioni (laterale, alto, retro), fondamentale per scorgere in tempo i predatori. Probabilmente questi uccelli vedono 2 immagini separate, catturate da ciascun occhio.
  3. Infine, il tipo con visione frontale è rappresentato dai rapaci notturni, che sono caratterizzati da un’ottima visione binoculare, assenza di visione posteriore (ovviata dalla notevole mobilità delle vertebre cervicali). In queste specie la vista deve supportare l’udito, molto più fine, per scorgere in scarsa illuminazione piccoli movimenti od ostacoli al volo e alla predazione.

Altre specie si collocano in sottogruppi che riprendono in parte le caratteristiche dei 3 tipi, in gradi e variabilità atte alla sopravvivenza della specie.

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