Il merlo, un uccello facilmente riconoscibile

Il merlo è uccello di medio–piccole dimensioni che presenta uno spiccato dimorfismo sessuale. Vediamo altre caratteristiche di questo simpatico passeriforme.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Tra maggio e giugno passando vicino a un giardino o anche solo tenendo le finestre aperte, complice la bella stagione, si sentono chiaramente canti, richiami e suoni di allarme di molti uccelli tra cui il merlo.

Se si è fortunati, si può udire anche il richiamo insistente dei piccoli ancora nel nido di tantissimi volatili, ma i più frequenti e ben riconoscibili sono certamente i merli, che appunto in questo periodo allevano la loro prole.

Il merlo, uccello inconfondibile anche nell’aspetto

Il merlo (Turdus merula) appartiene all’ordine dei passeriformi.

Uccello di medio–piccole dimensioni (24-26 cm) presenta uno spiccato dimorfismo sessuale.

Il maschio ha un piumaggio totalmente nero, il becco giallo e un sottile anello perioculare giallo.

La femmina invece esibisce un piumaggio mimetico marrone, con macchie e striature scure su petto e ventre, e il becco di colore giallo scuro.

I giovani all’involo presentano un piumaggio molto simile alla femmina, ma hanno un becco, sia all’esterno che internamente, di un colore giallo vivace.

Tipico di questo uccello è anche il suo modo di spostarsi sul terreno, dove snida e caccia piccoli insetti o lombrichi: il merlo non si muove camminando, bensì saltellando e portando in alto la coda e abbassandola a ogni spostamento.

Alimentazione

Di base uccello insettivoro, il merlo si nutre prevalentemente di piccoli invertebrati, ragni, miriapodi, lombrichi, coleotteri, lepidotteri, ma può catturare e nutrirsi anche di girini o gasteropodi.

La sua dieta viene integrata da svariate bacche (biancospino, sambuco, agrifoglio, ginepro, rosa canina, prunus) piccoli frutti o frutta matura (ciliege, more di gelso, fichi, uva, cachi, pere).

Nelle zone costiere non disdegna assaggiare anche le olive.

Habitat e distribuzione del merlo

Il merlo riesce ad abitare in vari ambienti: dalla brughiera alle zone umide, dai boschi con sottobosco folto a zone marittime.

Si ambienta facilmente in ambiente urbano, sfruttando siepi, alberi, rifugi di vario genere.

Lo si trova in tutta Europa, ad eccezione delle regioni più settentrionali.

In Italia è sostanzialmente un sedentario, ma negli ambienti settentrionali tende a migrare, per lo più di notte, per svernare in aree a clima più mite.

La popolazione europea è abbastanza stabile, può subire riduzioni per lo più limitate a precise aree per cause infettive (ad esempio influenza aviaria) o predazione eccessiva durante la riproduzione.

Riproduzione

I merli sono monogami: la coppia, prima della riproduzione, che avviene alle nostre latitudini da aprile ad agosto, sceglie un buon territorio che difende da estranei in modo molto tenace.

Il maschio esegue delle particolari parate nuziali fino all’accettazione della femmina.

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Il nido in genere è costruito dalla femmina, anche se il maschio talvolta partecipa portando del materiale.

Le uova deposte, in numero di 4-6, colorate di verde-azzurro con fini macchie brunastre, vengono covate per 15 giorni.

I pulli rimangono nel nido per 15 giorni, poi restano nelle vicinanze e sono imbeccati dai genitori fino allo svezzamento (altre 3 settimane).

Curiosità sui merli

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Alcuni esemplari maschi presentano piumaggio leucistico ovvero penne remiganti o timoniere bianche.

Sono stati rinvenuti anche merli albini: totalmente bianchi con occhi rossi.

In natura il merlo è un uccello che vive in media 2 o 3 anni, ma in cattività può raggiungere i 20 anni.

Comportamento antipredatorio

I piccoli involano all’età di 15 giorni, ma non sono ancora indipendenti.

Uscendo dal nido e disperdendosi nel territorio distolgono l’attenzione di predatori, che altrimenti potrebbero distruggere l’intera nidiata in un colpo solo.

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