Il coniglio e gli arricchimenti ambientali (parte terza)

Continuiamo e concludiamo il nostro viaggio su come rendere più stimolante ed entusiasmante la giornata del nostro coniglio con qualche altro consiglio pratico…

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

coniglio e arricchimenti ambientali
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In gabbia, dentro un recintino, libero per casa o all’interno di una stanza dedicata, i giochi e gli accessori sono elementi ambientali.

Qui ci si può davvero sbizzarrire, poiché in commercio esistono tante soluzioni ma se ne possono creare anche di semplici ed economiche con materiali di uso comune e facilmente reperibili.

Il primo accessorio che non deve mai mancare è una tana confortevole, uno spazio chiuso e di piccole dimensioni (ma sufficienti a consentire all’animale di girarsi su se stesso) accessibile attraverso un foro circolare: se pensate allo stile di vita del coniglio in natura, ve ne sarà più chiara la funzione.

Questo animale scava cunicoli nel terreno all’interno dei quali realizza un piccolo ambiente, la tana, dove trascorre la maggior parte della sua giornata al sicuro dalla minaccia dei predatori.

Pertanto, anche in casa, quando il coniglio desidera isolarsi o sia spaventato e cerchi un riparo, la tana sarà quel luogo all’interno del quale ritrovare la serenità, il posto in cui non deve assolutamente essere disturbato fino a che non deciderà di solo di uscire.

Dei comunissimi tubi in PVC, di diametro sufficiente a consentire il passaggio del coniglio al loro interno, sono arricchimenti ambientali economici e graditi così come le scatole di cartone grezzo, da rosicchiare e distruggere a piacimento.

Ancor più divertente è collegare più scatole e tubi insieme, in modo da simulare un sistema di gallerie e di tane sotterranee, idea che sarà molto gradita dal coniglio.

Anche i rotolini di cartone, quelli della carta igienica o della carta assorbente da cucina, sono dei giochi molto apprezzati da questi pets e possono a loro volta essere trasformati in giochi più complessi, magari riempiendoli di fieno o nascondendo al loro interno dei bocconcini prelibati.

Possono essere proposte anche delle palline o dei giochi in plastica dura per bambini, i tipici giochi per la dentizione, zerbini od oggetti in fibra di cocco, oggetti in vimini al naturale, eventualmente anche dei peluche (privi di parti in stoffa, plastica o metallo che si possono staccare ed essere ingeriti), degli asciugamani o delle federe da fare a pezzi oppure degli oggetti in legno non trattato (ad esempio cucchiai da cucina).

Per chi abbia la possibilità di recuperarne e proporne al proprio animale, anche dei rami o dei tronchetti sono un’ottima occasione di gioco, ma attenzione al tipo di legno in quanto non tutti sono indicati: consigliamo, ad esempio, salice, tiglio, nocciolo, faggio, ulivo, castagno europeo e frassino.

Poiché il coniglio è un esploratore ed è molto curioso, anche solo cambiare periodicamente la disposizione dei giochi potrebbe rappresentare una novità stimolante.

Il cibo come passatempo

Il coniglio compie numerosi pasti nell’arco della giornata e consuma alimenti che richiedono una lunga masticazione.

Per quanto possa sembrare strano, anche il cibo risulta essere un passatempo e, di conseguenza, può essere considerato tra gli arricchimenti ambientali.

Pertanto, lasciare a disposizione dell’animale il fieno a volontà, insieme ad un po’ di verdure fresche per variare il menù, gli permette non solo di alimentarsi secondo le proprie esigenze ma anche impiegare molto tempo per farlo.

Al contrario, fornire grandi quantità di mangime, soprattutto se ricco in cereali e semi, non solo può essere deleterio per la salute ma riduce notevolmente il tempo che altrimenti sarebbe stato destinato all’alimentazione in quanto, essendo concentrato, andrebbe a coprire rapidamente i fabbisogni energetici.

Inoltre, esistono in commercio dei contenitori e delle rastrelliere per il fieno, un esempio sono quelle a forma di palla con grandi fori dai quali fuoriescono i fili d’erba essiccata, di diversa forma e fattura che, grazie al loro design particolare, ne rendono più difficile la prensione e spingono l’animale ad impiegare più tempo, energie ed ingegno per compiere il pasto.

La vita all’aria aperta

Ed infine, per chi ne abbia la possibilità, concedere un po’ di tempo all’aria aperta al proprio coniglio non è assolutamente male.

L’accesso ad un terrazzo può essere una buona soluzione per chi vive in città, ma è necessario metterlo in sicurezza evitando che il coniglio possa oltrepassare la ringhiera o la paratia con un salto o passando in mezzo alle sbarre e cadere nel vuoto o imbattersi in altri rischi ambientali.

L’animale potrà stare tranquillamente all’aperto quando il clima lo permetta, facendo attenzione agli sbalzi di temperatura e ai colpi di sole e di calore e lasciando sempre a disposizione acqua e cibo in abbondanza.

Andranno anche messe in sicurezza o eliminate eventuali piante tossiche ed i vasi in generale, che il coniglio potrebbe utilizzare come rampa di lancio per oltrepassare le barriere.

Il giardino rappresenta il non plus ultra della libertà, ma tratteremo questo argomento in un articolo dedicato di prossima uscita.

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