I tumori testicolari sono relativamente frequenti e rappresentano il 90% circa delle neoplasie dell’apparato genitale maschile del cane.
Sono invece neoplasie rare nel gatto, in quanto questi animali vengono frequentemente castrati entro l’anno di vita.
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A che età e in quali razze è più frequente l’insorgenza dei tumori testicolari nel cane?
La massima insorgenza si ha intorno ai 10 anni dell’animale. Alcune razze sembrano maggiormente predisposte come il Boxer, il Pastore tedesco, il Cocker e il Labrador.
Tra i fattori di rischio per lo sviluppo della patologia possiamo trovare il criptorchidismo ovvero la ritenzione del testicolo nella cavità addominale, a causa della sua mancata discesa nel sacco scrotale.
In questo caso la trasformazione neoplastica è probabilmente correlata alla maggiore temperatura presente in addome.
Anche l’esposizione a sostanze chimiche o pesticidi e gli eventi traumatici sono considerati fattori di rischio, sia nell’uomo che nel cane.
Tipologia di tumori testicolari
I più comuni tumori testicolari sono il seminoma, il sertolioma e il tumore delle cellule interstiziali
Il sertolioma interessa frequentemente i testicoli ritenuti.
Sintomi dei tumori testicolari nel cane
Nel cane si può osservare una tumefazione, un gonfiore o un ingrossamento addominale, inguinale o scrotale, che deve subito allertare il proprietario e spingerlo a un’urgente visita dal Medico veterinario.
In caso di tumori testicolari del cane è frequente anche l’iperestrogenismo cioè l’aumento degli estrogeni, che determina nel maschio la sindrome da femminilizzazione.
Questa è legata alla produzione di ormoni femminilizzanti (estrogeni) da parte della neoplasia. In questi animali si riscontrano problemi di fertilità.
Si può osservare anche alopecia bilaterale, iperpigmentazione cutanea, assottigliamento cutaneo, sviluppo delle mammelle, secrezione mammaria di liquido (galattorrea), atrofia del testicolo controlaterale.
Inoltre, in questi soggetti possono svilupparsi delle neoplasie mammarie che invece, di solito, sono rarissime nel maschio.
Tra le alterazioni del sangue possiamo trovare la riduzione dei globuli rossi (anemia), delle piastrine (piastrinopenia) e dei globuli bianchi (leucopenia), conseguente all’azione degli estrogeni sul midollo osseo.
Prognosi e trattamento
In genere nel cane, al contrario che nell’uomo, i tumori testicolari sono benigni.
Circa il 10-15% di queste neoplasie è però di tipo maligno, con metastasi a livello inguinale, ai linfonodi iliaci e sub-lombari, nonché a polmoni, fegato, milza, reni e pancreas.
Il trattamento più indicato in questi animali è la castrazione, che può essere risolutiva nel caso non siano presenti alterazioni del sangue e metastasi.
Nel caso di neoplasie maligne, la chemioterapia può alleviare i sintomi, ridurre il volume del tumore o, qualora siano presenti metastasi, rallentarne la diffusione.
Tra le molecole più utilizzate troviamo il mitoxantrone e i sali del platino.
Naturalmente, qualsiasi terapia va eseguita presso strutture specializzate nel trattamento oncologico sotto la direzione di uno specialista del settore.