Dirofilaria repens e le zoonosi emergenti in Europa

A causa del potere zoonosico e della crescente diffusione, questa malattia sta assumendo maggiore interesse presso la comunità scientifica.

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dirofilaria repens
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Attualmente le infezioni umane da Dirofilaria repens sono considerate zoonosi (malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo) emergenti in Paesi come Italia, Francia, Ungheria, Russia, Ucraina e penisola balcanica.

pastore belga

Nel cane assumono importanza nella diagnosi differenziale dalla filariosi cardiopolmonare, considerando le difficoltà di identificazione morfologia tra le due specie di microfilarie.

D. immitis, diffusa in tutto il mondo, è considerata la specie più pericolosa poiché può frequentemente causare morte negli animali infetti, mentre D. repens, presente solo nel vecchio mondo, è stata in passato considerata una specie meno patogena.

Tuttavia, negli ultimi anni, diverse segnalazioni ne hanno evidenziato il ruolo patogeno, sottolineando come questo possa essere stato per troppo tempo sottostimato.

5 regole da utili ricordare per conoscere meglio questo parassita:

    1. Dirofilaria repens è un nematode filaride agente della filariosi sottocutanea del cane del gatto e nell’uomo anche di una forma oculare. Gli ospiti vettori e intermedi del parassiti sono i culicidi, con nuove specie come Aedes Albopictus e Aedes coreichus, grazie ai cambiamenti climatici favorevoli che accelerano lo sviluppo delle larve nell’insetto.
    2. D. immitis, diffusa in tutto il mondo, è considerata la specie più pericolosa poiché può frequentemente causare morte negli animali infetti, mentre D. repens, presente solo nel vecchio mondo, è stata in passato considerata una specie meno patogena. Tuttavia, negli ultimi anni, diverse segnalazioni ne hanno evidenziato il ruolo patogeno.
    3. In Italia D. repens è responsabile della dirofilariosi umana che si manifesta con formazioni granulomatose sottocutanee, sottomucose e polmonari, la cui diagnosi differenziale con altre patologie risulta spesso articolata.
    4. Stiamo assistendo a una progressione della dirofilariosi verso aree europee precedentemente considerate indenni, in particolar modo i Paesi dell’Est. La diffusione non è solo traversale (da ovest ad est), ma anche longitudinale (da sud a nord).
    5. Il controllo dei soggetti portatori di microfilarie attraverso il trattamento farmacologico permette di contenere il reservoir animale, la specie canina, ospite del parassita, al fine di evitare la rapida espansione della malattia in aree indenni, considerandolo come misura atta a preservare anche la salute pubblica e ridurre la prevalenza negli insetti vettori come Aedes Albopictus (o “zanzara tigre”).
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