Il calore nella gatta: quanto dura e come gestirlo?
Il ciclo riproduttivo della gatta presenta caratteristiche uniche rispetto alle altre specie animali. La gatta è un animale poliestrale stagionale a fotoperiodo positivo. Cosa vuol dire? Significa che l’attività sessuale inizia 1 o 2 mesi dopo il solstizio di inverno e termina 2 o 3 mesi dopo il solstizio d’estate.
Convivenza tra cane e gatto serena? Ecco qualche consiglio utile
Sebbene non si possa avere una certezza di come andrà la convivenza tra cane e gatto, si possono tuttavia adottare alcuni accorgimenti, utili per rendere la convivenza tra i due animali più serena possibile.
Sindrome da grattacielo: quando il gatto cade da un balcone o dai piani alti
La sindrome da grattacielo, dall'inglese “High-Rise Syndrome” (HRS), si caratterizza per le lesioni conseguenti a traumi riportati dal gatto (o cane) quando cade da un’altezza pari o superiore a due piani. Questo fenomeno si verifica maggiormente nelle zone urbane e nei periodi più caldi dell’anno, momento in cui la maggior parte delle persone apre le finestre, consentendo agli animali l’accesso all'esterno. Nonostante possa interessare animali di tutte le età, i giovani sono quelli principalmente coinvolti, probabilmente perché più curiosi e maggiormente predisposti all'esplorazione.
Covid-19, come prevenire (e gestire) lo stress nei gatti?
Confinati in casa assieme ai loro proprietari, i gatti vedono cambiate le loro routine e possono andare incontro a stress e problemi comportamentali. I cambiamenti imposti dalle misure di contenimento per controllare la diffusione del Covid-19, difatti, possono portare non solo gli uomini ma anche gli animali ad avere problemi di stress, che vanno gestiti per non farli degenerare.
Sindrome vestibolare nel cane e nel gatto: sintomi e cause
La sindrome vestibolare è una condizione patologica che può colpire sia il cane che il gatto, senza alcuna differenza di sesso e di età. Viene definita “sindrome” perché è caratterizzata da una serie di alterazioni cliniche tipiche, come l’head tilt (testa ruotata), lo strabismo (asimmetria delle pupille), il nistagmo (movimento ritmico e incontrollato dei globi oculari), l’atassia e il drifting (incoordinazione con tendenza a cadere verso un lato).
Insidie e pericoli per gli animali domestici: SOS tossici “casalinghi”
E’ pensiero comune che gli avvelenamenti nel cane e nel gatto avvengano principalmente al di fuori delle mura domestiche: nulla di più sbagliato! Numerose insidie e pericoli si nascondono nelle nostre case. Quali sono questi “sos tossici”? Ecco alcuni esempi per dimostrare come principi attivi ad uso comune possano essere in realtà estremamente nocivi per i nostri amici a quattro zampe.
Terapie palliative e cure di fine vita in Medicina Veterinaria
Le terapie palliative si occupano in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che per la sua natura non risponde più a trattamenti specifici. Esse mirano ad aumentare il comfort e a minimizzare la sofferenza del paziente durante tutte le fasi di una malattia incurabile, trattando il suo disagio fisico e considerando nel contempo le sue necessità sociali ed emozionali.
Il comportamento di caccia nel gatto è presente già in tenera età
Il comportamento di caccia nel gatto si sviluppa intorno alle 5 settimane di età e non sembra collegata alla quantità di gioco a cui il gattino si è dedicato. È invece strettamente collegata all’apprendimento, in particolar modo quello materno: la madre porta nel nido prede vive e incoraggia i gattini a praticare il morso letale sulla nuca.
Come stimolare il gatto nella ricerca dell’alimento?
Se in natura il gatto si nutre solo di prede catturate, a casa è fondamentale dare importanza al tempo necessario per la ricerca dell'alimento. Quando il gatto riceve il cibo dal suo proprietario, il tempo dedicato all'alimentazione è decisamente ridotto.
L’importanza del gioco e dell’attività fisica nel gatto che vive in casa
Nel gatto che vive esclusivamente in casa (e che non ha la possibilità di accesso all’esterno) è possibile il riscontro di disturbi comportamentali legati alla scarsa stimolazione offerta dal territorio. Questi disturbi possono spaziare da semplici atteggiamenti di maggior irrequietezza dell’animale, a volte scarsamente percepiti dai proprietari, fino a veri e propri stati ansiosi; non a caso, questo disturbo comportamentale viene definito dalla scuola francese “ansia da luogo chiuso”.