La funzione del gioco è quella di preparare i gattini alla vita da adulto, oltre che consentire il miglioramento dell’idoneità fisica, della coordinazione e dell’equilibrio del gatto.
Durante il gioco si ha l’imitazione dell’aggressione: le posizioni ludiche simulano sia le posizioni di offesa sia di difesa, anche se le zuffe, i colpi, le intimidazioni avvengono con meno vigore rispetto a una vera lotta. L’attività ludica declina a partire dai 5 mesi d’età, ma non scompare mai completamente.
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Diversi tipi di gioco per i gattini!
Si possono distinguere due tipi di gioco: quello con gli oggetti (importante per il futuro comportamento predatorio) e quello con i fratelli (importante per il comportamento sociale).
Per quanto riguarda il gioco sociale, le mamme gatte diventano meno tolleranti con i gattini intorno alla sesta settimana. Questo spinge i piccoli ad aumentare il gioco con gli altri gatti.
Il gioco sociale inizia intorno alla 3ª o 4ª settimana di età, per declinare dopo le 14 settimane, in concomitanza con la crescente indipendenza dei gattini dalla madre, l’aumento del comportamento sessuale e la dispersione dei compagni di nidiata.
Sembra che femmine allevate in assenza di fratelli maschi non sviluppino mai una gamma completa di attività ludiche sociali.
Quindi i gattini maschi sarebbero essenziali per il corretto sviluppo sociale delle femmine.
Il gioco con gli oggetti incomincia invece intorno alle 3 settimane di età, per aumentare verso il secondo mese. I giocattoli preferiti sembrano essere quelli con caratteristiche simili a quelle delle prede.
Attenzione ai giochi “pericolosi”
Uno dei massimi divertimenti del micio è il gioco con fili, lacci e stringhe e in generale oggetti di forma allungata (anche lo spago da cucina o il sottile laccetto di plastica per la chiusura dei sacchi della raccolta differenziata!).
Il filo o lo spago possono essere ingeriti completamente oppure uno dei due capi può rimanere impigliato alla base della lingua, avvolgendosi attorno ad essa.
In ogni caso è necessario rivolgersi al medico veterinario senza cercare di tagliarlo o estrarlo da soli, qualora si evidenziassero dei pezzi che penzolano dalla bocca o dall’ano, onde evitare conseguenze molto serie per la salute del gattino coinvolto.