Antiparassitari per coniglio: ecco tre cose da sapere

L’utilizzo degli antiparassitari per il coniglio deve sempre avvenire rispettando la massima cautela e tutte le raccomandazioni riportate dal medico veterinario. Per una loro corretta applicazione, andiamo a vedere alcuni utili accorgimenti da seguire.

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

antiparassitari per coniglio
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Il coniglio, per alcuni aspetti, è molto diverso dal cane e dal gatto e pertanto sugli antiparassitari deve essere posta molta prudenza. Non sono molti i prodotti registrati per il trattamento dei parassiti esterni nel coniglio e anzi, a dire il vero, sono davvero pochi.

Detto questo, andiamo avanti con un breve approfondimento del problema sugli antiparassitari e vediamo insieme tre cose da tenere ben a mente quando decidiamo di applicare gli antiparassitari per coniglio.

  1. Rivolgersi sempre al medico veterinario

Pertanto, prima di applicare un qualunque antiparassitario su questo animale bisogna sempre interpellare il medico veterinario, il quale ci consiglierà la molecola più efficace e mirata contro il tipo di parassita che abbiamo bisogno di eliminare o la cui infestazione vogliamo prevenire.

Inoltre, se si impiega un prodotto non registrato per la specie coniglio, sul foglietto illustrativo non saranno neanche presenti le indicazioni sulle modalità di somministrazione, la cadenza e soprattutto il dosaggio, che sarà il medico veterinario a definire sulla base del peso dell’animale.

2. Mai applicare un dosaggio eccessivo

Quindi, mai applicare arbitrariamente un qualunque prodotto sul nostro pet in quanto anche un dosaggio eccessivo potrebbe determinarne la tossicità.

Tra le diverse molecole disponibili in commercio, quella che più di tutte viene indicata come pericolosa nel coniglio è il fipronil, un principio attivo molto efficace ed utilizzato nel cane e nel gatto ma considerato estremamente tossico in questa specie.

3. Attenzione quando si somministra antiparassitari a cane/gatto

Da porre molta attenzione anche nel caso di convivenza tra coniglio ed altri animali, sui quali è caldamente sconsigliato applicare il fipronil il quale, anche solo per contatto accidentale, ad esempio tra un gatto ed un coniglio, potrebbe risultare tossico per quest’ultimo.

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