Purtroppo, a volte, può capitare che il cane si mostri aggressivo verso le persone, sia appartenenti al gruppo famiglia sia estranei. Questa forma di aggressività da dominanza, o meglio competitiva, tra il cane e gli esseri umani solitamente si sviluppa in coincidenza della maturità sociale dell’animale, intorno ai 18-24 mesi.
La tendenza dei cani a sviluppare questa forma di aggressività dipende principalmente da fattori genetici e da fattori ormonali ma è sempre importante tenere in considerazione i disturbi su base ansiosa che, rendendo l’animale incerto, potrebbero portarlo alla ricerca del controllo all’interno di un gruppo sociale.
Sembrerebbe che in parte gli androgeni aumentino la tendenza all’aggressività e questo giustificherebbe il fatto che l’aggressività da dominanza sia principalmente riscontrata nel cane maschio intero sebbene sia possibile trovarla anche in soggetti castrati e nelle femmine.
In aggiunta a tutto ciò, ovviamente, un ruolo determinante lo ricopre l’apprendimento e la gestione del cane da parte del proprietario.
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Quando si verifica? Vediamo qualche esempio
Solitamente il cane si mostra aggressivo quando il proprietario cerca di accarezzare l’animale mentre mangia, di toccare la sua ciotola, di mettersi sopra di lui, se cerca un contatto visivo diretto e prolungato, di lavarlo, tagliargli le unghie, di manipolarlo in qualche modo, di accarezzarlo sulla testa, di prenderlo per mettere il guinzaglio, di rovesciarlo sulla schiena e/o di sgridarlo.
Come reagisce il cane?
In genere i cani “dominanti” mettono in atto dei comportamenti tipici quali ad esempio appoggiare la zampa o bloccare con il corpo il movimento del proprietario, ringhiare, tentare di mordere, cercare un contatto diretto visivo con le persone e non accettando le comuni posture di subordinazione.
Inoltre l’aggressività da dominanza si può manifestare sia verso i membri del gruppo famiglia sia verso persone estranee.
Cosa fare se il cane è aggressivo?
La terapia dell’aggressività da dominanza è complessa e principalmente basata sulla riorganizzazione delle dinamiche familiari e della gestione dell’animale.
Sicuramente l’utilizzo della forza fisica o delle punizioni potrebbero peggiorare la situazione in quanto contraddicono il sistema di deferenza utilizzato nella società umana e canina.
Spesso i proprietari chiedono al medico veterinario se, nel caso dei soggetti interi di sesso maschile, la castrazione possa essere la soluzione a tale problematica.
La castrazione non è la soluzione del problema
Come linea generale è importante ricordare che la sola castrazione del cane maschio non è la terapia (né tantomeno la prevenzione) per l’aggressività da dominanza ma che però può essere considerata come un valido aiuto, all’interno di un programma di recupero comportamentale, in quanto efficace nel limitare e diminuire la reattività, rapidità ed intensità del comportamento aggressivo dell’animale.
Inoltre, visto che è fondamentale la componente appresa del comportamento, la castrazione avrà minore effetto quando effettuata in cani adulti/anziani e maggiore se fatta agli esordi del comportamento aggressivo.
Per quanto riguarda l’aggressività da dominanza nelle cagne la sterilizzazione invece non avrà nessun effetto benefico per tale disturbo comportamentale.