Quali sono le origini del canarino? Scopriamole insieme

L'esploratore normanno Jean de Bethencourt, approdato nelle isole della Macaronesia, scopri la presenza di questi piccoli uccelli canori e visto il loro veloce adattamento alla vita in gabbia, ne catturò un discreto gruppo e li trasportò Spagna.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

origini del canarino
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Molte leggende e altrettante storie circolano sulle origini del canarino e sulla nascita dell’allevamento del canarino come specie domestica. Le isole Canarie abitate fin dal 200 a.C. dal popolo Guanci vennero colonizzate dapprima dai normanni e poi dagli spagnoli a partire dal 1400.

Proprio in questi anni l’esploratore normanno Jean de Bethencourt, al servizio del re spagnolo Enrico III di Castiglia, approdando nelle isole della Macaronesia (arcipelaghi dell’oceano Atlantico settentrionale situati al largo delle coste africane) scopri la presenza di questi piccoli uccelli canori e visto il loro veloce adattamento alla vita in gabbia, ne catturò un discreto gruppo e li trasportò Spagna.

Negli anni seguenti i canarini selvatici vennero catturati in massa e trasportati negli allevamenti nella penisola iberica. Gli esemplari ottenuti in cattività dettero origine a una fiorente e redditizia attività, monopolizzata dagli spagnoli che vendevano a peso d’oro solo gli esemplari maschi.

I successivi eventi storico politici e fortuiti incidenti, come il naufragio di una nave spagnola nei pressi dell’isola d’Elba contenente diverse coppie di canarini, permise all’allevamento del canarino di espandersi in tutta Europa.

Il canarino, privilegio e status delle ricche famiglie patrizie

Il canarino era uno status symbol e veniva allevato all’inizio solo dai nobili e dai più ricchi. La stessa Regina Elisabetta I ne fu una appassionata cultrice nel XXVI secolo proprio in seguito al dono di Sir Walte Raleigh, navigatore e corsaro, di ritorno dalle Isole Canarie.

Ne ebbe cura personalmente, li allevò e li fece riprodurre. In segno di benevolenza, regalava coppie dei suoi canarini ai suoi ospiti più importanti.

Lo stesso Shakespeare, quando la selezione portò a fissare il colore giallo come prevalente nella livrea dei canarini reali, si complimentò con la sovrana dichiarando che “gli occhi della regina potevano trasformare in oro tutto ciò che vedevano”.

I primi veri canarini totalmente gialli però arrivarono solo nel 1700, quando il loro allevamento si era ormai espanso in tutta l’Europa (Italia, Germania, Belgio, Francia, Inghilterra, Svizzera e Turchia) con scambi e selezioni tra i vari estimatori.

Dopo la mutazione di colore seguirono altre variazioni di piumaggio o di portamento, riproducendo con opportuni incroci canarini con alterazioni o diversità dall’antenato selvatico: si selezionarono in questo periodo i primi canarini arricciati.

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