L’oleandro è una pianta tanto bella quanto pericolosa, soprattutto per cane, gatto e altri animali come la cavia.
Nerium oleander è una pianta della famiglia delle Apocynaceae, ampiamente diffusa anche nel nostro Paese, a scopo ornamentale: è facilmente riconoscibile per le sue foglie lanceolate e i fiori a calice profumati, il più delle volte rosa (ma anche bianco, rosso, giallo o salmone), presenti per tutta l’estate.
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Tutte le parti della pianta di oleandro sono tossiche
Tutte le parti della pianta sono tossiche, per la presenza di eterosidi simili a quelli della digitale, il principale è l’oleandrina.
Le dosi tossiche sono molto basse: l’ingestione di due foglie è sufficiente per scatenare gravi disturbi in un cane di 10kg e una dose di soli 30g può rivelarsi mortale per un bovino o un cavallo.
Questo tipo di avvelenamento nei carnivori inizia con vomito, presto seguito da diarrea (talvolta emorragica) con dolore addominale, debolezza e abbattimento. Questa sintomatologia clinica è l’unica visibile, perché i problemi cardiaci più gravi possono essere evidenziati solo con una visita.
Tossicità non scompare con l’essiccazione
La tossicità non scompare con l’essiccazione: questo è importante soprattutto per i pet, perché il cane non mangia la pianta in vaso o in giardino, ma le foglie cadute possono incuriosirlo, per gioco o per appetito.
Per il gatto va fatta attenzione a non lasciargli bere l’acqua che si accumula nel sottovaso, perché potrebbe essere tossica.
Non solo cane e gatto, attenzione anche alla cavia che è molto golosa dell’oleandro!
Attenzione alla cavia, che è molto golosa di questa pianta: se è presente un oleandro in giardino non va lasciata libera né la gabbia va posta vicino a questa pianta.
Il vomito è impossibile in questa specie. Dopo l’ingestione di un pezzetto di foglia, si osserva abbattimento marcato associato ad anoressia, tremori, convulsioni, posture anomale, alterazione dello stato di coscienza, ecc.; sono presenti anche disturbi cardiaci caratteristici e la letalità è frequente, perché le possibilità terapeutiche sono limitate.
Se il cane ingerisce foglie di oleandro: cosa fare?
In Medicina Veterinaria la terapia è puramente sintomatica, non esiste un antidoto specifico. Se vediamo l’animale ingerire parti della pianta, è fondamentale recarsi immediatamente dal Medico Veterinario.
La stessa regola vale anche a fronte di un semplice dubbio sul fatto che l’animale abbia ingerito foglie o fiori di oleandro trovati lungo le sue passeggiate o sul terrazzo di casa (magari quando abbiamo visto l’animale soffermarsi su qualche cosa di strano oppure quando ha cercato di mangiarlo).
FONTE: LaSettimanaVeterinaria