L’importanza della prima visita nel coniglio

L’acquisto di un “nuovo compagno” di vita è sempre un momento molto importante. I numeri parlano chiaro: con oltre due milioni di soggetti, il coniglio merita a buon diritto un posto sul podio insieme a cane e gatto in quanto mammifero preferito dagli italiani come animale da compagnia.

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

prima visita nel coniglio
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A differenza del cane e del gatto, per i quali il ciclo di vaccinazioni in età pediatrica ed il trattamento contro gli endoparassiti sono ormai una consuetudine, che rappresenta anche l’occasione per una prima visita dal veterinario, per il coniglio e per le altre specie non convenzionali ancora c’è molto da fare affinché nella mentalità comune entri questo principio.

L’esperienza ci insegna che, ancora troppo spesso, capita che il coniglietto venga acquistato, portato a casa ed infine condotto a visita solamente in caso di bisogno, per problemi o patologie.

La corretta informazione

Soprattutto nel caso di proprietari neofiti, con poca o nessuna esperienza in fatto di conigli, la prima visita dal veterinario, che dovrebbe essere eseguita subito dopo l’acquisto, è l’occasione per discutere di tutto ciò che è importante per il corretto mantenimento di questa specie: dall’alimentazione al comportamento, dalla gabbia ai giochi, dalla necessità di movimento ed interazione con il proprietario od altri animali alla sterilizzazione, ancor più importante della visita in se è proprio il tempo trascorso a parlare ed a confrontarsi con il professionista, cosa che consentirà di evitare gli errori più comuni, poiché una corretta gestione è il primo passo per avere un coniglio in buona salute.

prima visita nel coniglio

Per quanto l’informazione tramite internet, i consigli del negoziante o di qualche amico che già possieda uno o più conigli siano spesso una fonte preziosa, non dimentichiamo che non sempre tutto ciò che leggiamo o che sentiamo è corretto, ed anche per questo è necessario confrontarsi con il veterinario, possibilmente esperto in animali non convenzionali, che con la sua esperienza potrà aiutarci a riconoscere le informazioni giuste da quelle sbagliate o imprecise.

Tanto per fare un esempio, capita ancora molto spesso di leggere che “il coniglio è un roditore”… tale idea è del tutto sbagliata, in quanto zoologicamente questo animale viene inquadrato come “lagomorfo”, e pertanto già da qui è possibile capire con quanta facilità possano circolare indicazioni errate o lacunose.

Il coniglio è in salute?

Oltretutto, anche se il nostro coniglietto al momento dell’acquisto sembri essere in perfetta forma, può capitare che in sede di visita vengano riscontrati problemi che in futuro potrebbero minare la salute dell’animale.

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Dopo un’anamnesi approfondita, volta ad indagare la provenienza del soggetto, le condizioni di detenzione, l’alimentazione e qualunque altra informazione il proprietario possa riferire riguardo il tempo trascorso a partire dal momento dell’acquisto, il veterinario procede sempre con una visita completa che include la valutazione dello stato di salute generale, per poi scendere più nel particolare, ad esempio verificando lo stato del mantello e della cute (presenza di ectoparassiti, di lesioni o di pelo imbrattato (secrezioni oculari o nasali, diarrea od urine, ecc.)), delle mucose, della conformazione dei denti e della corretta occlusione, dello stato del sensorio, dell’equilibrio, del movimento e della respirazione… insomma vengono valutati, per quanto possibile, tutti gli apparati.

L’esame delle feci andrebbe sempre eseguito per verificare l’assenza di endoparassiti, tra i quali i coccidi sono sicuramente i più frequenti e subdoli: molti coniglietti, al momento dell’acquisto, presentano nelle feci le oocisti di questi protozoi intestinali ed epatici invisibili ad occhio nudo che, magari non nell’immediato, potrebbero causare problemi di salute al soggetto in questione; per non parlare poi di altri endoparassiti (vermi) che possono interessare l’apparato digerente e respiratorio… pertanto è bene recarsi a visita portando sempre con se un campione di feci fresche o, meglio ancora, l’intera gabbia con tutta la lettiera (purché non sia stata pulita poco prima) al fine di procedere direttamente al “prelievo”: poter osservare l’aspetto delle feci è, per il veterinario, un’utile informazione da inserire nel quadro di valutazione generale.

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Ultimo, ma non certo per importanza, il veterinario provvederà anche a controllare il sesso dell’animale in quanto, cosa non infrequente, può capitare di scoprire che il coniglietto acquistato è un maschio invece di una femmina (o viceversa) a causa di errori precedenti nel sessaggio.

Dopo la visita, alla quale abbiamo accennato brevemente solo per non annoiare il lettore, il veterinario provvederà a confermare o meno il buono stato di salute del coniglio, consigliare il proprietario riguardo eventuali errori di gestione, prescrivere eventuali trattamenti (solo se necessari) e a fornire indicazioni riguardo la prevenzione dei parassiti esterni (se del caso) e sulle profilassi vaccinali che, ove ritenuto opportuno, potranno anche essere eseguite immediatamente.

Inoltre si potrà e si dovrà parlare anche della necessità della sterilizzazione (o della castrazione) come strategia preventiva per quel che riguarda alcune patologie e problemi comportamentali. Approfondiremo questi argomenti singolarmente nei prossimi articoli.

A cura del Dott. Cristiano Papeschi

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