Il coniglio può avere le pulci?

Il coniglio può avere le pulci? Ebbene sì, è possibile! Ecco cosa fare se questo piccolo animale da compagnia è infestato da tale parassita.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini, Dott. Cristiano Papeschi

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Un coniglio con le pulci? Sì, può succedere anche a questo piccolo animale da compagnia di essere infestato da questo parassita.

Più o meno tutti i proprietari di cani e gatti sanno cosa sono le pulci.

Con buona probabilità, almeno una volta nella vita del loro pet hanno avuto a che fare con questo fastidioso insetto, che può colpire però altri animali.

Nel mondo esistono oltre 2.500 specie diverse di pulci, molto simili tra loro in quanto a morfologia e ciclo biologico.

Gli esemplari adulti di entrambi i sessi di questo parassita esterno si nutrono di sangue.

Sono infatti parassiti ematofagi obbligati.

Il ciclo biologico della pulce in breve

In linea generale, il ciclo biologico della pulce consta di uno stadio di uovo, generato dalle femmine dopo l’accoppiamento e il pasto di sangue, di tre stadi larvali (stadio I, II e III) e dello stadio adulto.

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I parassiti adulti si nutrono del sangue dell’ospite grazie al loro apparato buccale modificato che gli permette di pungere la cute.

Subito dopo la deposizione le uova cadono dal corpo dell’animale e finiscono al suolo.

Al loro interno, in condizioni di umidità e temperatura favorevoli, si sviluppa una larva di I stadio.

Questa rimane a terra dove cercherà di annidarsi al riparo dalla luce e si nutrirà di detriti organici e delle feci delle pulci adulte che contengono sangue digerito.

Nell’arco di alcune settimane, le larve muteranno due volte per raggiungere il II e il III stadio del loro sviluppo.

Successivamente si trasformeranno in pupe.

La pupa, se le condizioni ambientali continuano ad essere favorevoli, darà origine ben presto all’adulto.

In caso contrario si manterrà quiescente anche per mesi in attesa di “tempi migliori”.

Una volta emersa la pulce adulta cercherà un ospite sul quale salire per compiere il pasto di sangue e dare vita a nuove generazioni di uova.

Le pulci del coniglio

La maggior parte delle pulci riconoscono una o più specie di preferenza, ma possono nutrirsi anche su ospiti di altre specie.

Insomma, pur di mangiare si accontentano.

La pulce Spilopsyllus cuniculi preferisce il coniglio e la lepre, ma non disdegna di parassitare anche il cane e il gatto.

È un parassita particolare, di piccole dimensioni (max 1 mm di lunghezza).

Si localizza prevalentemente a livello del padiglione auricolare, ma può essere ritrovata anche su altre parti del corpo.

In caso di convivenza con cani e gatti, l’insetto parassita può infestare anche queste specie.

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Le punture della pulce possono causare piccole lesioni, irritazione cutanea, comparsa di ponfi e prurito.

S. cuniculi, inoltre, può anche essere vettore di mixomatosi, soprattutto se la pulce ha eseguito prima il pasto di sangue su soggetti infetti.

Non solo le sue, ma anche quelle degli altri

Le infestazioni da Spilopsyllus cuniculi nei conigli che vivono in ambiente domestico non sono molto frequenti.

Questo perché questi conigli da compagnia provengono in genere da allevatori o privati che li mantengono con molta cura e attenzione e, in caso di presenza del parassita, li trattano subito.

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Molto più frequenti sono le infestazioni nei conigli da compagnia che vivono in giardino o in campagna, in quelli da carne allevati in maniera “rurale” e nei selvatici.

Nonostante ciò, i conigli con le pulci non sono poi così rari.

Questo perché spesso, in caso di convivenza, vengono parassitati dalle pulci di cane e gatto: Ctenocephalides felis o da altre specie ancora.

Antiparassitari nel coniglio: sì o no?

In caso di infestazione da pulci nel coniglio è sempre consigliabile rivolgersi al proprio Medico veterinario di fiducia.

Dopo aver individuato il parassita ed emesso la diagnosi, il veterinario provvederà a indicare il prodotto più adatto.

C’è da considerare che sono pochissimi i prodotti antiparassitari registrati per il coniglio.

Qualora fosse necessario impiegare un presidio per altre specie animali, bisogna ricordare che alcune molecole (ad esempio il fipronil) largamente impiegate per il cane e il gatto sono estremamente tossiche per i lagomorfi.

Inoltre, il solo trattamento dell’animale non sempre è sufficiente per debellare il problema.

Le uova, le larve e le pupe di questi insetti sono infatti presenti nell’ambiente.

Quindi ricevere le giuste “dritte” per la sanificazione dell’ambiente in cui vive il coniglio, della tana, dei pavimenti, dei tappeti, dei divani, ecc., è fondamentale per ottenere un buon risultato.

In presenza di più animali, non solo conigli ma anche altri pet da compagnia, tutti i soggetti presenti andrebbero trattati dietro indicazione del veterinario curante.

È importante precisare che molti antiparassitari sono soggetti a prescrizione medico-veterinaria.

Ricordiamo, infine, che il problema delle pulci non è esclusivo della primavera e dell’estate.

Il parassita sopravvive tranquillamente all’interno delle nostre case anche per tutto l’inverno.

 

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