Tra gli ectoparassiti che più frequentemente possono infestare i nostri amici a quattro zampe, pulci e zecche sono sicuramente i più diffusi e pericolosi, in quanto oltre all’azione diretta che esercitano a discapito dei loro ospiti, come la sottrazione di sangue, sono in grado di causare anche numerosi danni indiretti, tra cui spicca la trasmissione di altre malattie parassitarie, batteriche, protozoarie e virali.
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Patogeni trasmessi da pulci e zecche
Più in particolare, i principali patogeni che le pulci possono trasmettere all’animale sono altri parassiti come il Dipetalonema reconditum e Dipylidium caninum, e le malattie come la piroplasmosi, l’ehrlichiosi, la malattia di Lyme, la rickettsiosi canina e l’epatozoonosi canina.
Le pulci e le zecche sono organismi invertebrati appartenenti al phylum degli artropodi, cui appartengono più di un milione di specie diverse.
Al contrario della maggior parte dei loro “fratelli artropodi”, che conducono una vita libera nell’ambiente esterno, le pulci e le zecche si sono adattati a vivere da parassiti: traggono vantaggio a spese dall’essere vivente che li ospita, causandogli danni più o meno gravi.
Come combattere pulci e zecche
Considerando il ciclo biologico di questi due parassiti, è evidente che la lotta nei loro confronti deve essere “spietata” e “costante”.
In particolare questa deve avvenire su due fronti: ambientale e individuale.
Trattamento individuale
Per le pulci, dato che larve e pupe rappresentano la maggior parte della carica infestante, per gli ambienti “chiusi”, come un appartamento, la prima forma di lotta è la normale pulizia (aspirazione, lavaggi con acqua ad almeno 60 °C), in grado di allontanare fisicamente buona parte dei parassiti.
Trattamento ambientale
Anche la disinfestazione ambientale con molecole idonee può essere utile, ma i risultati sono più confortanti con le pulci che con le zecche, poiché queste ultime sono in grado di nascondersi non solo nelle crepe, nelle intercapedini e in qualsiasi irregolarità delle superfici ma anche nel terreno.
In tutti i casi, per la scelta del principio attivo da utilizzare è sempre bene chiedere consiglio al veterinario di fiducia che, in base alle caratteristiche dell’ambiente da trattare, è in grado di fornire le indicazioni più utili ed efficaci.
Qual è la mossa vincente per proteggere il proprio animale da pulci e zecche?
Sicuramente il trattamento individuale, in quanto, prima o poi, entrambi questi parassiti escono dai loro “nascondigli” ambientali e salgono sul cane per poter effettuare il loro pasto.
Attualmente, per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche sono disponibili moltissimi prodotti, che si differenziano non solo per modalità di somministrazione ma anche per spettro di efficacia e meccanismi d’azione.
Quindi, anche e soprattutto per il trattamento del singolo individuo, è fondamentale consultare il veterinario, poiché la scelta della “terapia” più idonea deve prendere in considerazione diversi fattori: caratteristiche del singolo cane, stile di vita, convivenza con altri cani o altri animali e presenza di reazioni di ipersensibilità al morso dei parassiti, in particolare delle pulci.
In ogni caso, non bisogna dimenticare che, sebbene la stagione calda sia per pulci e zecche quella più favorevole, non si deve mai accordare loro nessuna tregua.