Il mio coniglio può soffrire di cuore?

“Il coniglio può soffrire di cuore?”. Ovunque c’è un organo ci sono sicuramente delle patologie che possono minacciarlo. Vediamo se è così anche per il cuore dl coniglio.

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini, Dott. Cristiano Papeschi

cuore coniglio
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Rispondiamo subito alla domanda riportata nel titolo: “il coniglio può soffrire di cuore?”.

La risposta è “Sì”. Perché ovunque c’è un organo ci sono sicuramente delle patologie che possono minacciarlo. E questo vale anche per il cuore del coniglio.

Il cuore del coniglio

Il cuore è l’organo che ha il vitale compito di pompare il sangue attraverso l’apparato circolatorio, in modo che possa portare nutrimento a tutti i tessuti, essere ossigenato a livello polmonare e depurato a opera di fegato e reni.

Un malfunzionamento del cuore comporta un’alterazione più o meno marcata della circolazione, che si ripercuote su tutte le grandi funzioni organiche.

In caso di un suo arresto… beh, non c’è bisogno di ricordarlo!

Rispetto ad altre specie animali, il coniglio possiede un cuore proporzionalmente più piccolo in relazione alla massa corporea.

La sua frequenza cardiaca, ovvero il numero di battiti al minuto, è piuttosto elevata.

In condizioni normali, ovvero a riposo, questa “pompa” batte circa 130-150 volte ogni minuto.

In condizioni di stress, come ad esempio durante la visita del veterinario, la frequenza invece può arrivare come niente fosse a 300 battiti al minuto.

Quando il cuore del coniglio non funziona bene

Il fatto che un cane o un gatto possa soffrire di cuore è ormai un concetto ben metabolizzato.

I proprietari sono consapevoli che è possibile che a una certa percentuale dei loro pet venga diagnosticata una patologia cardiaca congenita o acquisita.

Con il coniglio è diverso, poiché la cardiologia degli animali non convenzionali è una branca specialistica che solo negli ultimi anni ha subito un balzo in avanti.

Oggi si possono indagare e diagnosticare molte affezioni che un tempo erano ignote.

Al momento, ad esempio, sappiamo che il coniglio può soffrire di insufficienza cardiaca congestizia, cardiomiopatia ipertrofica, disturbi valvolari, ipertensione, tamponamento cardiaco, aritmie, endocarditi e miocarditi (legate a infezioni sistemiche).

Sono anche noti alcuni difetti congeniti, sebbene piuttosto rari, come ad esempio dotto arterioso pervio, difetto interatriale e difetto interventricolare.

I segni clinici di un problema cardiaco nel coniglio

Senza entrare nel dettaglio delle varie patologie, è importante che il proprietario sia al corrente dell’esistenza di affezioni che possono interessare il cuore.

Un coniglio con patologie cardiache importanti o in fase avanzata può presentare sintomi generici ma evidenti, come cambiamento nel comportamento, affaticamento immotivato e scarsa resistenza all’attività fisica, debolezza, pigrizia e anoressia.

cuore coniglio paura

Possono evidenziarsi anche segni molto più gravi come sincope, difficoltà respiratoria, respirazione con il collo esteso, esoftalmo (sporgenza anormale del bulbo oculare) e formazione di edemi.

Più difficile accorgersi delle patologie cardiache lievi o in stadio iniziale, poiché spesso si presentano in maniera asintomatica.

Come se non bastasse, un coniglio può anche morire in maniera improvvisa per uno spavento o per uno stress iperacuto a causa dell’elevato rilascio di catecolamine.

Quindi attenzione!

L’importanza della visita

Il coniglio è un animale preda, che tende a nascondere gli stati di malessere fino a che ne ha la possibilità.

Proprio per questo motivo è spesso difficile per il proprietario cogliere i primi segnali, fino a che il problema non è ormai in fase avanzata.

Le patologie cardiache sono spesso sottodiagnosticate perché, soprattutto negli animali giovani, iperattivi e spaventati è difficile condurre una visita approfondita.

In particolare a livello cardiaco, per la respirazione accelerata e i battiti elevati.

cuore coniglio visita veterinaria

Qualora il Medico veterinario riscontrasse qualche alterazione alla visita generale o all’auscultazione potrà proporre al proprietario degli esami specifici per fugare il sospetto o approfondire la diagnosi.

Può consigliare una radiografia del torace, per valutare forma e dimensione del cuore, un elettrocardiogramma e la misurazione della pressione.

Un esame poco invasivo molto utile per la diagnosi di patologie cardiache è inoltre l’eco-cardiografia.

Altri esami complementari potranno essere poi eseguiti valutando caso per caso.

Proprio perché le cardiopatie nel coniglio sono meno facili da diagnosticare rispetto al cane e al gatto, ma comunque possibili, è meglio non sottovalutare il problema.

Bisogna subito segnalare al proprio Medico veterinario di fiducia qualunque alterazione degna di nota.

E senza dimenticare l’importanza della visita periodica (almeno ogni 6 mesi), con particolare attenzione ai soggetti giovanissimi, a quelli di recente acquisto o adozione, dei quali non si conosce la storia clinica, e agli anziani, nella qual fascia di età esistono tante patologie possibili, ivi comprese quelle cardiache.

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