Il gatto, un felino con armi da abile e letale predatore

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A cura di: Dott.ssa Francesca Serena

predatore
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Il gatto possiede delle vere proprio armi da predatore. Armi che lo rendono infallibile e spietato quando vuole catturare una preda. Vediamo insieme quali sono!

LA BOCCA

I gatti hanno denti altamente specializzati da vero predatore; servono per l’uccisione della preda e per strapparne le carni.

Il premolare ed il primo molare compongono insieme la coppia carnassiale da ogni lato della bocca, che funziona efficientemente per tagliare la carne come un paio di forbici.

Questo, già presente nei canidi, è fortemente sviluppato nei felini. La lingua del gatto ha delle spine ruvide, o papille, utili per la conservazione e lo strappare la carne dalle ossa della preda.

Queste papille sono piccoli uncini volti all’indietro rivestiti di cheratina che inoltre servono al gatto per la pulizia del pelo.

La struttura della loro bocca permette ai gatti di usare vari vocalizzazioni per comunicare, compreso miagolare, fare le fusa, sibilare, ringhiare, lo squittio, il cinguettio, lo scatto delle mandibole e il brontolio.

LE ZAMPE FELINE

I gatti, come i cani, sono digitigradi, camminano direttamente sulle punte, con le ossa del piede che compongono la parte più bassa del piede visibile.

I gatti sono capaci di camminare con molta precisione, perché come tutti i felini direttamente registrano; cioè appoggiano ogni zampa posteriore (quasi) direttamente nella stampa della zampa anteriore corrispondente, minimizzando il rumore e la visibilità delle impronte.

Ciò inoltre fornisce loro un appoggio sicuro per le zampe posteriori quando attraversano terreni accidentati.

GLI ARTIGLI: ARMI DA PREDATORE LETALE

Come quasi tutti i membri della famiglia dei Felidae, i gatti hanno artigli retrattili. Gli artigli crescono a partire dall’ultima falange delle dita e sono ancorate con tendini, sono fatti da pelle modificata: una cuticola esterna fatta di proteine dure (cheratina) protegge il derma.

Gli artigli del gatto vengono tenuti inguainati per protezione durante il movimento. A riposo i legamenti inguainano gli artigli.

I gatti snudano gli artigli contraendo i muscoli flessori digitali, e mettendo in tensione i tendini flessori del lato ventrale del piede.

Nella loro posizione normale e rilassata gli artigli sono inguainati in apposite tasche cutanee con la pelle e la pelliccia intorno ai rilievi della punta.

Ciò mantiene gli artigli affilati impedendo l’usura dovuta al contatto con il terreno e permette l’inseguimento silenzioso della preda.

Gli artigli sulle zampe anteriori sono in genere più taglienti di quelli sulle zampe posteriori.

I gatti possono sfoderare volontariamente gli artigli su una sola o su più zampe e usarli nella caccia o nell’autodifesa, per arrampicarsi, per “fare le paste” o per applicare una pressione extra, quando serve, sulle superfici morbide.

Gli artigli troppo ricurvi possono rimanere impigliati nella moquette o nei tessuto spessi, cosa che può provocare lesioni se il gatto non riesce a liberarsi.

La maggior parte dei gatti hanno cinque artigli sulle zampe anteriori e quattro o cinque sulle zampe posteriori.

A causa di una antica mutazione tuttavia, gatti domestici e gatti selvaggi possono presentare “polidattilia” (specialmente nella Costa Est del Canada e nella Costa Est del nord degli Stati Uniti) e possono avere sei o sette dita. Il quinto artiglio anteriore (il dewclaw) è prossimale agli altri artigli.

Più prossimamente, c’è una protrusione che sembra essere un sesto “dito”. Questa speciale struttura delle zampe anteriori, sulla parte interna dei polsi, è il rilievo del carpo, che troviamo anche sulle zampe dei grandi felini e dei cani. Non ha funzione nel camminare normale, ma è probabilmente un dispositivo anti-slittamento utilizzato nel salto.

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