Intossicazione da metalli nel pappagallo

Le cause di intossicazione più frequenti nel pappagallo sono nascoste in diversi oggetti o parti della casa. Vediamo quali.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Tra i vari pericoli domestici a cui si deve porre attenzione per la salute del pappagallo ci sono vari oggetti o arredi che contengono particelle di metalli pesanti, una volta ingerite, soprattutto se in modo continuo, possono causare intossicazione e vari disturbi, anche gravi.

Piombo e zinco i principali imputati di intossicazione nel pappagallo

Le intossicazioni più frequenti sono causate da microparticelle di piombo e zinco contenute in diversi oggetti o parti della casa: stucchi, vernici, piccoli oggetti come ad esempio bigiotteria, stagnola delle bottiglie di vino, linoleum, pesi per le tende, giocattoli (di fabbricazione non controllata o non espressamente indicati per animali, ma purtroppo anche in alcuni giochi per animali).

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Lo zinco in particolare è contenuto nelle gabbie nuove, in alcuni giochi (campanellini) per pappagalli, oppure in vernici utilizzate per colorare i giocattoli.

Come noto i pappagalli usa no molto il becco per esplorare, assaggiare, giocare e parti di essi possono essere ingeriti facilmente.

Pappagalli liberi in casa possono ingerire per curiosità o per gioco orecchini, piccoli oggetti, munizioni o parti di lenza da pesca lasciate incustodite (piombini).

Anche solo il passaggio con la lingua su sbarre zincate o campanellini durante il gioco o l’arrampicata delle sbarre crea un pericoloso contatto con lo zinco contenuto in essi.

Altri metalli pericolosi posso essere rame, cadmio, nichel, alluminio.

Attenzione al cibo?

Il piombo si trova disperso nell’ambiente a causa delle attività umane.

L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha posto attenzione sulla presenza di metalli pesanti nel cibo a destinazione umana per scongiurarne l’accumulo nel corpo.

L’esposizione al piombo, ad esempio, è legata alle acque potenzialmente contaminate, tè, caffè, cereali, verdure, crostacei e molluschi.

La valutazione del rischio in Italia ha dimostrato che l’esposizione è decisamente limitata.

Il pericolo dunque per i pappagalli non può essere legato alla dieta?

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Per i nostri amici alati c’è un pericolo, ma legato alla modalità di somministrazione e arriva soprattutto dallo zinco.

Appendere uno spicchio di frutta direttamente tra le sbarre zincate della gabbia fa sì che l’acido contenuto nella frutta disciolga e leghi ioni zinco al succo e possa quindi essere ingerito.

Sintomi a cui prestare attenzione

I sintomi principali di una intossicazione da metalli pesanti sono: malessere, inappetenza, rigurgito e vomito, urinazione eccessiva, tremori, convulsioni, paresi degli arti posteriori.

In alcune specie, come amazone o cinerino, può essere rilevata presenza di sangue nelle urine (urine rosate- marroncine definite “chocolate milk” in caso di intossicazione da piombo).

Diagnosi e terapia

Molto importante è l’osservazione attenta dell’animale, del suo comportamento normale, dei giochi e dell’ambiente in cui vive.

La tempestività nel segnalare un’ingestione inappropriata rende tutto più semplice e meno traumatico per l’animale: se ancora contenuto nell’ingluvie, l’oggetto può infatti essere rimosso rapidamente.

Mediante radiografia i corpi estranei contenenti metalli pesanti possono essere facilmente individuati.

In casi di esposizioni croniche un esame del sangue specifico rivela il dosaggio di piombo o zinco in circolo, ma anche un controllo degli enzimi come lattato deidrogenasi, aspartato transaminasi, fosfochinasi, acido urico danno indizi su compromissioni di organi come fegato o rene.

Un dosaggio superiore ai 50 microgrammi/dl è diagnostico di intossicazione da zinco.

In casi intermedi si può solo emettere un sospetto diagnostico, che va correlato ad anamnesi, sintomi, sensibilità di specie (cacatua ed ecletti mostrano in genere livelli zinco sierico superiori ad altri pappagalli).

Terapia in caso di intossicazione da metalli nel pappagallo

La terapia deve essere mirata e tempestiva. In genere si somministrano per bocca o iniezione sostanze chelanti che legano i metalli e ne facilitano l’eliminazione.

Talvolta i corpi estranei contenenti metalli possono essere eliminati mediante lassativi o rimozione chirurgica.

Il pappagallo a seconda dei sintomi e della gravità può necessitare di un ricovero per assicurare una nutrizione forzata, fluidoterapia, terapie di supporto.

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