Allevamento dei colombi, una pratica diffusa fin dall’antichità

Presenti in corti e cascine nel Medioevo e utilizzati durante le due Guerre mondiali come messaggeri alati, grazie al loro straordinario senso di orientamento, sono arrivati ai giorni nostri con numerose razze e incroci.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

allevamento dei colombi
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Fin dalla antichità i colombi sono stati allevati per la carne, le uova e per ornare parchi e giardini. Testimonianze della facilità di allevamento dei colombi sono state ritrovate nei geroglifici degli antichi egizi che li consideravano sacri abitatori dei templi, caratteristiche, metodi di allevamento e ricette furono descritte da Omero (nel 950 a.C) e da Catone (200 a. C).

Presenti in corti e cascine nel Medioevo e utilizzati durante le due Guerre mondiali come messaggeri alati, grazie al loro straordinario senso di orientamento, sono arrivati ai giorni nostri con numerose razze e incroci.

Varie razze con diverse peculiarità

Il piccione domestico appartiene all’ordine dei colombiformi (i cui rappresentanti oltre ai noti colombi comprendono anche gli esotici Goura), alla famiglia colombidi, specie Columba livia.

Nelle mostre e nei mercati si possono osservare ed acquistare varie razze dalle dimensioni molto variabili: dai possenti King e Texani selezionati per la carne, ai piumaggi cangianti e particolari di razza Cappuccino, dalla Jacobean alla Modenese.

Tutti comunque accomunati da grande adattabilità, confidenza con l’uomo, docilità.

Cure e accorgimenti l’allevamento dei colombi

Questi uccelli sono estremamente sociali, è sconsigliato allevarli in solitudine.

La parola d’ordine per una buona convivenza è: igiene.

Animali allevati in ambienti sporchi o contaminati, non controllati igienicamente, non curati e accuditi utilizzando i presidi necessari alla loro buona salute molto facilmente contraggono malattie anche zoonosiche (Salmonellosi, Clamidiosi), ma con elementari regole di buona condotta e rispetto del loro benessere questa categoria di uccelli riserva moltissime soddisfazioni.

Gabbia, lettiera, mangiatoie devono essere sempre pulite e disinfettate giornalmente, i residui di acqua e cibo rinnovati con regolarità.

È importante anche valutare costantemente lo stato del piumaggio e della cute, in particolare della cera (cute alla base del becco) e delle zampe. Se vengono rilevati parassiti o lesioni l’animale va portato prontamente in visita da un veterinario esperto.

Alimentazione

I piccioni sono granivori, ma non disdegnano anche germogli ed erbe spontanee. In commercio si possono reperire facilmente miscugli di granaglie contenenti mais, sorgo, avena, grano, orzo, riso, lenticchie, carruba, lino, fagioli e semi di girasole.

Anche miscele di cereali e legumi utilizzati per l’alimentazione umana possono essere utilizzati per variare o compensare la dieta, soprattutto in caso di ritrovamento di piccioni selvatici feriti o giovani non ancora autosufficienti.

Il grit deve essere lasciato a disposizione per consentire le funzioni essenziali di triturazione del cibo nello stomaco muscolare e apporto di carbonato di calcio.

Le colombaie, ottime strutture per l’allevamento dei colombi

I colombi vengono in genere allevati in voliere contenenti nidi a cassetta per ogni coppia, riparate da intemperie e con un corridoio o una stanza comune riscaldata nei mesi invernali.

Nelle regioni a clima più mite i colombi possono vivere in colombaie aperte con accesso all’esterno tutto l’anno.

È sconsigliato lasciare liberi allo stato brado i colombi, seppur estremamente fedeli al luogo di nidificazione, per ridurre contatti con animali selvatici (e quindi malattie trasmissibili), predazioni o bracconaggio.

Il fondo delle gabbie deve essere coperto di giornali o lettiera per uccelli (paglia, tutolo di mais) rinnovato frequentemente. Alcuni allevatori preferiscono fornire gli alimenti in varie ciotole, dividendo per tipo le varie granaglie.

Nel prossimo articolo analizzeremo le varie razze di colombi allevate in Italia.

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