Vermi intestinali nel cane e nel gatto: sono davvero un problema?

I vermi intestinali del cane e del gatto sono un problema anche negli animali adulti, non solo nei cuccioli o nei gattini. Ma lo possono essere anche per l'uomo. Ecco perché è importante la loro prevenzione.

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A cura di: Dott.ssa AnnaPaola Rivolta

Vermi cane golden
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Quando adottiamo un cucciolo di cane o gatto, sappiamo benissimo che potrebbe avere dei vermi intestinali e che quindi va sverminato.

Una volta adulto però difficilmente se ne parla ancora.

Eppure il problema delle infestazioni da parassiti intestinali c’è anche nell’animale adulto.

Sono moltissimi i vermi che possono parassitare l’intestino dei nostri animali, ma i più frequenti sono:

  • i cestodi o vermi piatti;
  • gli ascaridi o vermi tondi;
  • gli anchilostomi o vermi a uncino;
  • i tricocefali o vermi a frusta.

Tutti gli animali sono a rischio di parassitosi intestinali, non è una prerogativa solo dei cosiddetti “outdoor”.

Per verificare o meno la presenza di questi vermi, l’esame essenziale è quello delle feci.

Si tratta di un esame facile da eseguire ed economico. Necessita però di essere ripetuto (3 volte in 3 giorni) per una maggiore precisione diagnostica, in quanto l’eliminazione del parassita non è costante, ma può essere intermittente.

Difficilmente troviamo parassiti adulti, più facilmente le uova o le larve.

Come si trasmettono i vermi intestinali nel cane e nel gatto?

La via di trasmissione è quella oro-fecale: l’animale viene a contatto direttamente con le feci, o indirettamente in ambienti sporchi di feci, e le lecca o le ingerisce.

Come si può contenere la presenza dei parassiti?

Una pratica importante è la rimozione delle deiezioni dall’ambiente, in modo da non diffondere eventuali parassitosi.

Vermi cane veterinario

Il trattamento del nostro pet deve poi basarsi sui protocolli ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) con prodotti appropriati che agiscono contro i parassiti intestinali.

È importante seguire le indicazioni del Medico veterinario, in quanto le profilassi sono diverse a seconda dello stato di salute, dell’età, dello stile di vita, ecc.

I vermi piatti e gli ospiti intermedi

La prevenzione dei vermi intestinali nel cane e nel gatto però prevede altri aspetti.

Se andiamo nello specifico, è fondamentale parlare dei cestodi (Echinococcus granulosus, Echinococcus multiocularis e Dipylidium caninum).

Questi vermi sono dotati di una testa che si attacca alla parete intestinale tramite uncini o ventose.

Il corpo invece si sviluppa in una serie di segmenti progressivi detti proglottidi.

Questi vermi si localizzano nell’intestino di cane e gatto e rilasciano le uova o le proglottidi con le feci nell’ambiente.

Una volta ingerita da un altro animale (mammiferi, roditori, pulci, pidocchi, uccelli), la larva si localizza nell’intestino di questo ospite intermedio.

Il ciclo biologico si completa poi con l’ingestione dell’ospite intermedio che contiene la larva da parte dei nostri pet, dove questa si sviluppa in adulto.

L’ospite intermedio di Dipylidium caninum è la pulce o il pidocchio masticatore.

Nel caso in cui ci sia un’ingestione accidentale (con il grooming, il mordicchiarsi, il leccamento) di questi insetti, avviene quindi l’infestazione del cane o del gatto.

Per questo è importante tenere sotto controllo anche le pulci e i pidocchi tramite l’applicazione di prodotti adeguati.

Quali sono i sintomi della presenza delle tenie e/o cestodi?

L’infestazione da vermi intestinali può essere a volte asintomatica.

In altri casi è possibile prurito a livello anale, ove possono essere visibili piccoli “chicchi di riso” di uova o proglottidi, come anche nelle feci.

Il pericolo per l’uomo

Sia Dipylidium caninum che Echinococcus granulosus ed Echinococcus multiocularis possono causare delle zoonosi (ovvero infestare anche gli umani).

L’uomo può venire infestato, in quanto ospite intermedio, tramite l’ingestione delle uova presenti in alimenti contaminati (vegetali), acqua contaminata o contatto diretto col cane/gatto.

La patologia si chiama echinococcosi (o idatidosi) cistica.

Il parassita all’interno di una formazione di tipo cistico può localizzarsi a livello polmonare, dove causa tosse e dispnea, a livello cerebrale, con sintomi neurologici, o a livello epatico.

La rottura della cisti idatidea può causare reazioni anafilattiche anche gravi.

vermi cane gatto

La prevenzione dei vermi intestinali

La prevenzione dei vermi intestinali nel cane e nel gatto è quindi importantissima e si fa tramite basilari norme igieniche e il controllo sanitario.

Ecco 5 azioni importanti per prevenire i vermi intestinali nel cane e nel gatto:

  1. raccogliere le deiezioni nell’ambiente e gettarli nei rifiuti. Questo è importante per prevenire la diffusione agli altri animali, ed è valido anche durante le passeggiate in montagna dove la fauna selvatica può incorrere in problemi;
  2. lavarsi sempre le mani dopo aver pulito la lettiera del gatto o raccolto le feci del cane;
  3. controllare che il pet non ingerisca feci o carcasse di animali;
  4. utilizzare periodicamente un prodotto antiparassitario specifico per i vermi intestinali o un prodotto endectocida, ovvero attivo contro gli ectoparassiti (come le pulci) e gli endoparassiti (ovvero i vermi), secondo le linee guida ESCCAP;
  5. fissare con il proprio Medico veterinario la visita di controllo e fare un esame delle feci.

 

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