
Quali sono gli errori più comuni che si possono fare nell’alimentazione di un coniglio domestico? Cos’è importante ricordare per non fare sbagli?
Abbiamo parlato più volte in passato di alimentazione del coniglio che si potrebbe riassumere molto brevemente con un concetto molto semplice: il coniglio è un erbivoro stretto.
Questo significa che la sua alimentazione dovrebbe essere principalmente a base di fieno e/o erba.
Purtroppo, il desiderio da dare qualcosa di più che gratifichi il nostro amico a quattro zampe oppure la disinformazione sull’argomento possono portare ad errori più o meno grandi, ma capaci di compromettere anche seriamente la salute dell’animale.
Vediamo alcuni degli errori più comuni che si possono compiere “a tavola”.
Indice dei contenuti
Cambiare repentinamente alimentazione
Questo è uno degli errori di alimentazione del coniglio più frequenti e può causare problemi seri.
Il microbiota o “flora intestinale” del coniglio dipende fortemente dal tipo di alimentazione e si stabilizza in base alla dieta.
Cambiando troppo rapidamente o troppo spesso il regime alimentare, questo complesso insieme di microorganismi non ha il tempo di “riequilibrarsi”.
Pertanto attenzione quando acquistate o adottate un coniglio: informatevi bene su cosa mangiava prima e, se l’alimentazione non era adeguata, operate gradualmente i cambiamenti.
Somministrare mangime contenente semi o grandi quantità di cereali
Questo tipo di mangime non è adatto all’alimentazione del coniglio poiché, lo ricordiamo, questo animale è un erbivoro (= mangia erba) e non un granivoro (= mangia semi).
I semi sono molto calorici, pertanto favoriscono l’obesità, e ricchi di carboidrati, quindi non adatti al microbiota dell’animale.
Inoltre, non consentono un’adeguata masticazione e un corretto consumo dei denti. Meglio evitarli!
Somministrare esclusivamente mangime pellettato
Il pellet (purché adeguato e ad alto contenuto di fibra) deve essere considerato un’integrazione.
Pertanto, se proprio volete somministrarlo, fatelo con molta moderazione.
Il mangime pellettato è calorico, non richiede una lunga masticazione e riempie in fretta.
Quindi sulla lunga distanza può favorire problemi ai denti e obesità.
Pertanto, se ne consiglia l’utilizzo con moderazione, ricordando che non è indispensabile.
Non fornire abbastanza erba o fieno
L’erba non fa male, anche se spesso è considerata uno degli errori di alimentazione del coniglio.
Importante è che sia fresca, priva di specie vegetali tossiche, esente da prodotti chimici (ad esempio inquinanti, erbicidi o insetticidi).
Però, l’animale deve essere abituato a mangiarla, altrimenti lo si può abituare gradualmente.
Se si possiede un giardino, sfruttiamolo per raccogliere erba o far brucare il pet oppure potremmo farla crescere anche in un vaso in casa.
Il fieno altro non è che erba essiccata.
Fieno ed erba hanno un elevato contenuto di fibra, fondamentale per la buona salute dell’animale e devono rappresentare all’incirca l’80% della razione quotidiana.
Avendo a disposizione altre opzioni più appetibili (ad esempio mangimi, frutta o snack), il coniglio potrebbe fare lo schizzinoso e preferire cibi meno adatti o addirittura dannosi, quindi meglio non viziarlo.
Un po’ di attenzione deve essere prestata verso fieni ad alto contenuto energetico e di calcio, come ad esempio l’erba medica.
Il fieno e l’erba migliore sono quelli provenienti da “prato polifita”, con presenza di diverse specie erbacee.
Offrire un solo tipo di verdura e farla a pezzettini
La verdura che offriamo al nostro coniglio deve essere il più possibile varia, almeno 4 o 5 tipi diversi.
Non c’è bisogno di tagliarla: intera favorisce la masticazione e aiuta a trascorrere il tempo.
Attenzione a quali verdure scegliere: non tutte sono ugualmente indicate, alcune vanno somministrate con molta parsimonia, mentre per altre non ci sono restrizioni.
Offrire troppa frutta o carote
Questi alimenti sono molto appetiti, ma devono essere somministrati con moderazione, perché molto ricchi in zuccheri.
Possono infatti favorire l’obesità e lo squilibrio del microbiota, inoltre potrebbero essere preferiti ad altri alimenti più adatti (fieno o erba).
Frutta e carote si possono offrire, ma con molta moderazione e nell’ambito di una dieta equilibrata.
La frutta disidratata, presente in alcuni mangimi o sotto forma di snack, è ancora più calorica e quindi da evitare se possibile oppure proporre con moltissima parsimonia.
Anche in questo caso, ricordiamo che c’è frutto e frutto, non tutte le tipologie sono adatte all’alimentazione del coniglio.
La frutta secca
La frutta secca (noci, nocciole, mandorle, ecc.) andrebbe evitata, perché davvero troppo calorica e ricca in grassi.
Pane, biscotti, crackers e dolci
Questi assolutamente no! I conigli ne sono ghiotti, ma questo non vuol dire che facciano bene, anzi.
Oltre a essere inadatti, a volte possono essere anche tossici (ad esempio la cioccolata).
Quindi, meglio farne a meno.
Gli snack per roditori
Gli snack per roditori sono piuttosto dannosi per il coniglio, poiché composti prevalentemente da semi e sostanze zuccherine.
Se avete letto quanto sopra, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Come snack o premio, meglio preferire un pezzettino di frutta o di carota (sempre con moderazione).
Quanto mangia il tuo coniglio?
Non lo sai o non lo hai mai verificato? Questo è uno tra gli errori nell’alimentazione del coniglio che spesso non viene considerato.
Mangiare troppo o troppo poco o addirittura smettere di mangiare non va bene.
Bisogna sempre controllare il consumo di alimento per individuare quanto prima possibile eventuali variazioni, soprattutto se si verifica alterazione o assenza dell’appetito.
L’acqua è solo acqua
Attenzione: l’acqua non è un vero e proprio alimento ma è fondamentale per la vita.
Non diamogli l’acqua per poi dimenticarcene.
L’acqua deve essere sempre a disposizione in abbondanza, fresca, pulita e sostituita di frequente.
Il contenitore che la contiene, sia esso la ciotola o il beverino, deve essere igienizzato e disinfettato.
E il consumo? Anche quello va monitorato.
Il coniglio che mangia erba fresca o verdura beve di meno rispetto a quello che viene alimentato con il secco.
Comunque il consumo di acqua è un dato importante per quel che riguarda la salute dell’animale e se presenta variazioni importanti va prontamente segnalato al Medico veterinario.